👽ᴡʜᴀᴛ ᴅᴏ ʏᴏᴜ ꜱᴇᴇ, ᴡʜᴇɴ ʏᴏᴜ ʟᴏᴏᴋ ᴀᴛ ᴍᴇ?👽

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[ L I V ]

Non mi alzai dal letto tutto il giorno, piansi come se non ci fosse un domani.
Dopo qualche ora sentii bussare alla porta della mia camera.

"Non voglio vedere nessuno"
Sentii la porta aprirsi comunque, poi qualcuno sedersi accanto a me nel letto facendo attenzione a non farmi del male, chiunque fosse non poteva vedermi date le coperte fin sopra la mia testa.

"Liv"
Era la voce di Pete.

"Mi spiace essere entrato comunque, so come ci si sente, anch'io i primi giorni sono rimasto scioccato"
Sospirò.

"Ma giuro che ti abituerai presto, hai me e Dom e più avanti incontrerai altri membri del nostro gruppo, entrerai a fare parte della nostra cherchia e ti troverai benissimo"

Mi accarezzò piano la testa da sopra le coperte, sentii i suoi passi allontanarsi dal mio letto e la porta chiudersi, pensavo se ne fosse andato via.

Tirai la testa fuori dal letto ed era ancora lì, mi sorrise e si rimise a sedere sul letto.

[ P E T E ]

"Se vuoi ti racconto la mia storia"
Scosse la testa.

Sarò onesto, Liv era una bella ragazza, averla aiutata mi faceva sentire un eroe quindi si, se fosse stato qualcun altro probabilmente non mi sarei aperto così tanto con lei.
Ma se un giorno dovesse avere qualcosa di serio a che fare con me voglio che sappia tutto, so di andarci pesante ma non voglio stravolgere tutto a metà della relazione perchè lei pensa di stare con una persona stabile mentalmente, quindi preferisco essere trasparente fin da subito con lei.

"Possiamo semplicemente parlare, di quello che vuoi, di qualsiasi cosa ti passa per la testa"
"Io non volevo venire in questo schifo..."
"Oh coraggio, hai conosciuto me"
Le sorrisi dolcemente.

"Andiamo a fare un giro? Se non vuoi non ti costringo, la mia è solo una proposta"
Esitò un secondo guardandomi negli occhi.

"Senti, so che ci conosciamo da poco ma voglio farti capire che questo posto non è così male. Quindi ti fideresti di un ragazzo che è chiuso qui qualche anno e che sembra abbia un disperato bisogno di sangue?"
Le strappai una risata, questo mi bastava.
Le tesi una mano, la afferrò sorridendomi.

[ L I V ]

Pete era così dolce e carino, sapevo che saremmo diventati cari amici.

Uscendo dalla stanza vidi un ragazzo seduto in divanetto scavato nel muro, il tutto creava una sorta di nicchia.
Anche se seduto potevo intuire la sua altezza, era alto quanto Pete, se non poco di piú.
Aveva i capelli biondo platino, era evidente il fatto che li avesse tagliati da poco, indossava una maglia a maniche corte che lasciava scoperti tutti i suoi tatuaggi.
Lo guardai meglio in viso: i suoi occhi erano azzurri, avevano un qualcosa di profondo.
Il suo naso era perfetto, non troppo lungo, non troppo corto, non troppo basso nè troppo alto, era a punta, ma non era una punta francese, era rivolta verso il basso ma ripeto, non troppo.
Notai solo quando si voltò a guardare Pete che aveva un piercing alla narice destra.
Le labbra erano sottili, la forma del suo viso perfetta...
Era la perfezione, davvero.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 02, 2020 ⏰

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