secondo capitolo☘️

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Corro fino a casa,quando arrivo inzio a buttare tutto a terra. Vasi,libri,telefoni..
Mi sento uno schifo.
Perché lui?
PERCHÉ?
perché devo sposare la persona più spregevole di questo mondo?
La persona più cattiva?
La persona che mi ha solamente usato?
Il mondo ha qualcosa con me.
Infatti ricevetti una chiamata da un numero.
Era l'ospedale.
Mi informarono che i miei genitori ebbero un incidente e che potrebbero non farcela.
Ora la mia vita non ha più senso.
Corro in ospedale di corsa.
Entrai e chiesi all'infermiera il numero della stanza. La 47.
Mi avviai alla stanza.
Cercai di entrare ma mi dissero di rimanere nella sala d'aspetto.
Mi misi sulla sedia gelida e sporca e iniziai a piangere.
Buttai fuori tutta la tristezza e la rabbia.
Mi faccio schifo,non so che fare da solo.
Devo gestire un'agenzia di fama mondiale. Devo gestire la mia vita.
La mia vita fa schifo.
Mi faccio schifo.
Non riesco a vivere senza mia madre e mio padre. Soprattutto con mia mamma,lei mi è sempre stata accanto,mi dava la buonanotte,mi rassicurava,mi dava consigli,e mi calmava.
Ora sono solo.
Come un cane.
Cosa farò?

°dopo 3 anni°
Ciao,sono...chi sono?
Dalla morte dei miei genitori tutto andò male.
L'agenzia non riuscì ad andare avanti.
Cercai lavoro,ma niente.
Mi ritrovai da solo.
Oggi mi toglieranno anche casa.
Non so che fare.
Sono solo.
Sono seduto su una panchina,in un parco abbandonato.
Non riesco a capire dove sono,chi sia, perché vivo, perché respiro, perché sono su questo fottutissimo mondo.
Non ho soldi per mangiare. Li ho consumati per prendere una bottiglia di birra e un pacchetto di patatine,quelle di 90 centesimi,quelle più scadenti.
Ormai sono pelle e ossa,non mangio correttamente da non so quando.
Non ho amici,ho un telefono ormai rotto tutto.

Bevo un sorso di quella birra scadente.
Il sapore amaro mi invade la gola.
Ma lo adoro,mi fa sentire per un po' libero.
Non sento più quella sensazione di schifo nelle vene.

Mi sento libero.
Canticchio paper hearts mentre prendo un sorso della bevanda alcolica.

Sto cercando di mettere a fuoco la visuale ma per colpa del alcool non riesco.
Sento dei passi.
Un uomo sulla trentina è davanti a me.
Ha un sorriso perverso stampato sulle labbra.
Provo a capire chi sia,ma non riesco.
A un certo punto mi strattona il braccio.
Piango. Ho paura.
Mi porta dentro a un bagno di servizio,vecchio e sporco,del parco.
Ho capito le sue intenzioni,ma non riesco a gridare aiuto. Sono troppo debole. Vorrei che questa fosse l'ultima notte che vivo.
Si inizia a togliere tutto.
Singhiozzo.
Mi tira uno schiaffo.
"Tu adesso devi lasciarmi fare, sennò ti uccido"
Uccidimi,non vedo l'ora
Pensai.
Non riuscì a rispondere,mi lasciai andare sperando che morissi proprio questa notte.
Si spogliò di tutto.
Mi iniziò a toccare dapertutto.
Rabbrividisco.

Riesco a sentire il senso di nausea e il mal di testa a causa dell'alcool bevuto poco fa.
Perché mi avete abbandonato proprio adesso?

Mi spoglia di tutto ciò che ho.
Vergogna,solo vergogna.
Non voglio perdere la mia verginità in questo modo crudo e schifoso.

Mi fa girare a quel muro sudicio e per poco non vomito.

Urlo.

" BASTA"

Non si fermò.
Entrò in me senza pietà e io urlai.
Pregai che smettesse.
Continuò finché non vidi il buio più totale.

Mi svegliai in quel bagno. Ero sopra al water. Ew.
Era sporco.
Iniziai a vomitare, non so per cosa.
Per il disgusto o per l'alcool.
Mi ricordai della sera prima e iniziai a piangere.
Faccio schifo

"no,non lo voglio sposare" namjin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora