Ormai sono giorni che aspetto, che attendo la notizia che potrebbe sconvolgere la mia vita e darle una svolta drammatica e definitiva.
L’agitazione, non riesco più a controllarla. Io che fino ad una settimana prima ero la persona più razionale del mondo, adesso faccio avanti e indietro dalla scrivania alla cucina, sperando, ogni volta che mi riavvicino al computer, di vederla comparire.
Sono le sei di un pomeriggio di Novembre, fuori è già buio, e questo non aiuta il mio umore.
Mi alzo per l’ennesima volta dalla sedia che si trova davanti al computer e, passando davanti all’ingresso, vedo la giacca che indossavo quel giorno, quel giorno di cui non ricordo nulla, se non le accuse che mi sono state attribuite bruscamente da uno dei poliziotti.
Io aspetto, le ore passano e nella mia testa i pensieri sono confusi. Il volto di lei mi assilla, le sue parole, la sua voce e infine il suo sorriso, di cui ormai non può che rimanermi soltanto un indelebile ricordo.
Non so più come difendermi dai pensieri nella mia testa, tutto si placherebbe se apparisse quella mail sullo schermo del mio pc. In quelle poche righe prenderei consapevolezza di quella che sarà la mia vita, dal momento in cui metterò il piede fuori dal tribunale dopo la sentenza. Sono colpevole o innocente? Non lo so nemmeno io, per questo mi limito ad
impazzire seduto davanti al pc .
Nella confusione ho avuto tempo di valutare le due alternative che si presenteranno una volta che aprirò quella mail e che i miei occhi scorreranno su quelle lettere. In un caso la mia vita potrebbe continuare invariata, ma con un grande vuoto sia nel cuore che nella mente, nell’altro caso sarà la fine di tutto, della libertà, della vita.
Mi avevano detto che sarebbe arrivata verso le sei di quel pomeriggio, invece ormai sono quasi le otto.
Non posso dire di essere giovane e di avere ancora tutta la fanciullezza da vivere, ma non sono nemmeno così anziano da accettare di concluderla così.
Mi alzo dalla sedia, ormai senza speranze, e mi dirigo verso la cucina, spero per l’ultima volta. Torno alla scrivania pensando di spegnere il computer per quella sera, e di continuare a sperare il giorno dopo.
Mi chino e i miei occhi la vedono comparire.
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La svolta
RandomQuei minuti che ti dividono dalla lettura di poche righe e che potrebbero sconvolgere la tua vita.