°che emozione°

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il sole ancora non sorgeva, Shoyo dormiva all'in piedi, Natsu invece, dormiva in braccio alla madre, erano precisamente le 05:28, dovevano prendere un volo per la Sicilia, in Italia.

 Alle 05:40 erano in aereo, Shoyo era dal lato del finestrino, entrava aria fresca e si poteva sentire l'odore di pulito sui tavolini,appena decollarono il ragazzino era in ansia totale, anche se non poteva mostrarsi tale in mezzo a così tanta gente, si faceva mille paranoie su meduse, aerei che potevano precipitare o cose simili.

Mezz'ora dopo arrivò una ragazza magra dai capelli lisci e corti con tanto di codina al lato della testa, aveva una divisa blu, un paio di converse che le calzavano a pennello, e una gonna blu veramente carina, aveva polsi stretti come le caviglie e la vita era anche questa molto stretta e piccola.  Portava un carrello pieno di cibo, nocciole e noccioline, salate e dolci, caramelle, patatine, snack vari, torte, c'era anche del buon cibo giapponese, tra cui onigiri, doraiaki eccetera eccetera.

Shoyo moriva di fame e prese qualche dolciume e qualche snack, che condivise con la sua sorellina Natsu, finito di mangiare passò qualche oretta e finalmente arrivò il momento di atterrare, si sentiva il vento arrivare dalle fessure aperte dei finestrini ma questo non era tanto fresco, anzi, era un vento abbastanza afoso. Il ragazzino e la famiglia presero un taxi e arrivarono finalmente nella casa affitata un mesetto prima, era molto grande, aveva due camere da letto matrimoniali, tra cui una con dentro anche un lettino più piccolo per Natsu, e due camere da letto singole, ma perchè prendere una casa così grande se la loro famiglia era formata solo da quattro persone?

Il ragazzino non si preoccupò di ciò, si mise il costume e supplicò i genitori di portarlo al mare all'istante, allora si prepararono e scesero in spiaggia, shoyo si fiondò in acqua senza esitare e si fece un bel bagno fresco, poi arrivò ora di pranzo e presero gli 'arancini' o 'arancine' come volete chiamarli, una specie di involtini giganti ripieni di riso e carne, o riso e burro.. così li definiva Shoyo.

tornarono a casa sfiniti e dato che Shoyo di dormire di pomerggio non ne aveva intenzione, postò alcune foto nelle sue storie di instagram, e fece qualche chiamata ai suoi cugini, Nishinoya e Tanaka che erano fratelli.

Quelle foto che postò cavolo se erano belle!

Quelle foto che postò cavolo se erano belle!

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Non essere triste per uno come me|| kagehina||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora