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Josephine's POV

Ha un cane di nome Diesel. Non fa uso di droghe.

Ama gli animali e la natura proprio come me. Quando non è al college fa volontariato in un canile qui vicino.

Abitiamo a meno di 4 km di distanza. Lui e Felix sono cresciuti insieme.

Il suo compleanno è il 6 novembre. Tra un mese e mezzo.

Tutte queste informazioni le ho recepite durante un pranzo e mi hanno sorpreso. Molto sorpreso. Pensavo fosse un tipo superficiale oltre ad essere un donnaiolo.

Ma mi sbagliavo. O almeno in parte.

Non ci rivolgiamo la parola da giorni e invece ora eccolo qui a casa dei miei genitori per un tranquillo pranzo domenicale.

Quant'è piccolo il mondo?

"Davvero non lo sapevi?" mi chiede raggiungendomi fuori al terrazzo che porta al giardino di casa dei miei.

"Ti giuro non ne avevo idea... è un incubo." Ammetto senza pensare a ciò che sto dicendo.

"Beh grazie..." sussurra ferito bevendo un sorso di acqua con ghiaccio e limone.

Devo smetterla di essere cosi stronza con lui. Io non sono cosi.

O almeno non lo ero. Non prima di Dylan. Dopo di lui ho alzato un muro per proteggermi da tutti coloro che tentano di avvicinarsi troppo.

Prima dell'episodio in biblioteca era tutto tranquillo tra di noi...

"Mi dispiace non volevo..." mi scuso sincera guardandolo negli occhi. "E' che... è strano. Quando... quando l'hai saputo?"

"Venerdi pomeriggio... Alex mi ha detto che avevi un pranzo oggi, io avevo un pranzo... poi la questione del passaggio... non ci ho messo molto a capire."

Alex lo sapeva. Pia sicuro lo sapeva. Tutti lo sapevano tranne io. Che nervi!

"E hai pensato bene di farmi una sorpresa facendoti trovare nel salotto di casa mia con la tua famiglia." Aggiungo visto come sono andate le cose. "Qualcuno poteva almeno avvisarmi."

"Fino a due minuti fa mi hai definito un incubo e ora sarei una sorpresa?" domanda confuso con un sorrisetto divertito sul viso. "E poi ho chiesto io ad Alex di non dirti nulla... è stato più divertente cosi."

Che dovrei dirgli? Che sotto sotto non è cosi male la sua presenza qui? Che sono contenta che sia lui il ragazzo in questione che mi accompagnerà a casa?

"Divertente? Beh grazie vi siete presi gioco di me."sbotto infastidita prima di sbuffare sonoramente.

"Jo perché non ricominciamo daccapo?" mi domanda tutto d'un fiato dopo secondi di silenzio. E' per la prima volta che mi chiama Jo e non posso negare che mi piace molto questo nomignolo pronunciato da lui. "Resettiamo tutto e cerchiamo di essere..."

"Cosa? Amici?" domando perplessa.

Riuscirei ad essergli amica? Credo di si.

Ma non credo che per lui sia lo stesso... fino a qualche giorno fa continuava a provarci spudoratamente con me e ora vuole essermi amico?

"Perché no?" chiede lui tranquillo e io in tutta risposta mi volto verso di lui in attesa che si corregga. Cosa che non tarda a succedere. "Ok hai ragione, non riuscirei mai a esserti solo amico..."

Ecco appunto.

"Il tuo è solo un capriccio Hero." Puntualizzo interrompendolo. "Sei abituato a vedere le ragazze caderti ai piedi e con me non ha funzionato. Perciò stai impazzendo, ma solo una sfida nella tua testa."

It's youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora