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Hero's POV


"Carol Denvers è tosta." Ammetto quando sullo schermo montato nel parcheggio di questo cinema all'aperto il proiettore ci avvisa dell'inizio dell'intervallo.

Josephine è stesa praticamente sui sedili anteriori della mia auto, ha la testa poggiata sul mio petto, i suoi piedi scalzi toccano la portiera dell'auto mentre mangia popcorn dolci e beve coca cola light.

"Ecco perché li sotto qualcuno si è eccitato..." ribatte alludendo al mio amichetto che tenta di fuoriuscire in un modo o nell'altro dalla patta dei pantaloni.

"O forse perché proprio stasera hai scelto di indossare una gonna amplia e stesa cosi ti lascia tutte le cosce scoperte e riesco ad intravederti l'intimo?" chiedo retorico visto che da quando si è messa cosi difficilmente sono riuscito a guardare lo schermo di fronte a me per più di due minuti di seguito attirato dalle sue mutandine di pizzo nere.

"Niente che tu non abbia già visto." Sbotta alludendo al nostro pomeriggio al lago.

Non siamo riusciti a ricreare quello stesso grado di intimità durante questa settimana. Difficilmente ci siamo visti nelle nostre rispettive camere da soli, visto che per gli impegni di entrambi è più facile beccarsi tra una lezione e un'altra o in caffetteria. E stare sempre in compagnia degli altri di certo non ci ha aiutato. Però ci baciamo. E anche tanto. 

Adoro le sue labbra. Creano dipendenza.

"Sicuro che non ne vuoi un po'?" chiede allungandomi un paio di popcorn.

"Lo sai... non mi fanno impazzire." Ammetto sincero.

"Mmmh..." mugola lei prima di alzarsi improvvisamente interrompendo il contatto tra di noi.

"Dove vai?" chiedo subito visto che stavo decisamente molto comodo. "Perché ti sei..."

Ma prima che possa continuare, Josephine avanza verso di me con le sue ginocchia e mi monta sopra lasciandomi senza parole. Prende un paio di popcorn dal contenitore e se li mette in bocca, masticandoli lentamente per poi congiungere le nostre labbra facendomi assaporare indirettamente il sapore dello snack.

Non ho mai fatto con nessuna una cosa cosi intima. Intima ed erotica aggiungerei.

"Allora?" chiede maliziosa tirandomi con forza il labbro inferiore con i denti.

"Mmmh..." mugolo eccitato quando inizia a sfregarsi contro la patta dei miei pantaloni urtando il mio rigonfiamento.

"Cosa?" domanda di nuovo visto che non ha ricevuto risposta. "Ti trattieni perché hai paura che qualcuno ci guardi?"

La mia macchina è quella più vicina allo schermo quindi davanti a noi non c'è rischio che ci vedano. Non posso dire la stessa cosa ai due lati anche se stasera c'è poca gente, e ora che ci faccio caso le poche vetture che ci sono hanno allestito dei separé per non essere disturbati nonostante sia un luogo pubblico.

"Non ci guardi." La correggo severo. "Ti guardi."

Ho sviluppato una leggera gelosia nei suoi confronti. Nulla di esagerato per ora ma comunque difficile da controllare soprattutto quando ho iniziato a notare il modo in cui i ragazzi la guardavano. Perciò difficilmente la faccio avvicinare alla nostra confraternita. Troppi ragazzi e mi da fastidio farla girovagare per casa mia come se nulla fosse.

"Non ricominciare." Sussurra alzando gli occhi al cielo.

Senza pensarci due volte le do uno schiaffo sul sedere nudo facendole spalancare gli occhi. Ci frequentiamo da poco è vero, ma non voglio ignorare i miei istinti solo perché ho paura di farla scappare via. E poi è stata lei a cominciare... se non avesse voluto spingersi cosi oltre non si sarebbe messa a cavalcioni su di me considerando che indossa una semplice gonna.

It's youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora