Tᴡɪʟɪɢʜᴛ «ᒍYᗩTT»

«8»

Jᴀᴇᴅᴇɴ

Il biondo si sedette affianco a me in quel piccolo ristorante, sotto le lucine che addobbavano il locale, la cameriera mi porse la mia ordinazione e ci squadrò un attimo

"Sei sicuro di non volere niente?" chiese al ragazzo , era una ragazza poco più grande di noi
"No no la ringrazio" rispose il biondo
"Se cambi idea, fammelo sapere" disse, mi guardò un attimo male e poi tornò a fare il suo lavoro

"Davvero non mangi?" chiesi
"La mia è una dieta un po' speciale" rispose
"Mi devi delle risposte" dissi, si guardò un attimo intorno per poi riportare la sua attenzione su di me
"Si, no. Perché due non fa tre. 1,772453" disse
"La radice quadrata di pi greco non mi interessa"
"La conosci?" chiese

"Come facevi a sapere dov'ero?" chiesi
"Non lo sapevo"
"Ho capito"
Presi la mia felpa e cercai di alzarmi ma il riccio mi fermò dal braccio
"Aspetta, non andare via" disse
"Tu mi stavi seguendo?"
"Io mi sento molto protettivo verso di te" rispose
"Quindi mi stavi seguendo"

"Ho cercato di mantenere le distanze, finché non ti serviva aiuto ma poi ho sentito cosa stava pensando quella feccia" disse grattandosi nervosamente la nuca
"Aspetta hai sentito quello che pensavano?" chiesi
"Che significa? Tu leggi nei pensiero?" aggiunsi ironico, il riccio si guardò intorno furtivamente

"Io riesco a leggere nella mente di tutti qui, ma non nella tua" disse
"Ci sono tante cose nella mente delle persone, soldi, sesso, un gatto, ma nella tua, niente"

"È terribilmente frustrante" aggiunse
"Ho qualcosa che non va?" chiesi
"Io ti dico che so leggere nel pensiero, e tu credi che ci sia qualcosa che non va in te" rise massaggiadosi le tempie
"Cos'hai?"
"Non riesco a trovare la forza, per stare lontano da te, nemmeno un attimo"

Il viaggio in macchina fu molto silenzioso
"Grazie mi sono scaldato abbastanza" dissi, avvicinai la mia mano all'interruttore del riscaldamento, la sua mano aveva toccato la mia provocandomi un brivido per tutto il corpo, era fredda

"Com'è fredda" pensai