Prologo

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In questo momento sta piovendo, le goccioline di pioggia si rincorrono nelle finestre mentre io sono qui, a vedere una città che viene sottomessa da questa nube che credo non ci lascerà presto. D'altronde, cos'è Londra senza la pioggia?

Mi allontano dalla finestra per andare nella mia stanza portando con me il computer, dove mi aspetto che sia arrivata una mail con scritto "Signorina Hock, siamo onorati di annunciare che ha superato la prova in modo efficiente e che fa parte del nostro team, sarà un piacere lavorare con lei". Esatto, sto cercando un lavoro per mantenermi e ho fatto moltissime richieste e nessuno, per ora, mi ha dato una risposta. Mi siedo sul letto sentendo la sua morbidezza al mio tocco, accendo il computer, clicco sulla casella postale e aggiorno la pagina. Nessuna mail. Io sono stata qui ad aspettare per giorni e giorni l'arrivo di una mail che forse non arriverà mai? Ero così felice dell'idea che fossi stata assunta per qualche lavoro, le mie speranze sono scese a zero. Immersa nei miei pensieri, mi è sembrato di sentire il suono dell'arrivo di una notifica, guardo il computer...è una Mail! Subito la apro, il mittente non mi sembra uno dei datori di lavoro che ho conosciuto tramite i colloqui, quindi suppongo di non essere stata accettata per nessun lavoro a cui ho fatto richiesta. Andiamo di male in peggio.
Nonostante tutto, leggo la mail:

"Siamo il team del museo di storia naturale, nel quartiere di Kensington, stiamo cercando persone che siano disposte ad aiutarci per sviluppare un progetto a scopo culturale. Non serve essere preparati per essere assunti, basta presentarsi al museo e chiedere al vecchio Fletcher (il nostro guardiano notturno) di parlare con la proprietaria del museo e il posto è tutto suo, giustamente chi sarà assunto verrà pagato per aver contribuito a questo progetto.
Speriamo che ci pensi e che venga a farci visita.

Cordiali saluti,

Il team"

Ps: ti ho inviato questa mail affinché tu possa vivere un pò di avventura e anche per incontrarci dato che è da molto tempo che non ci vediamo. Se verrai al museo, io e il mio team saremo onorati di averti al nostro fianco, Jane.

Baci, Zia Abby.

Dopo aver letto la mail ho chiamato zia Abby per dirle che mi avrebbe fatto piacere incontrarla, inutile dire che abbiamo parlato per ore e ore. Ammetto che mi mancava la sua parlantina. Alla fine questa giornata non si è conclusa così male come credevo, sentire parlare zia Abby mi ha davvero tolto tutte le energie che mi erano rimaste, ho bisogno di una bella dormita. Chiusi il computer, mi misi sotto le coperte e mi addormentai.

Ancora non sapevo che entrando in quel museo, la mia visione del mondo in cui vivevo sarebbe letteralmente cambiata.

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