Zia Abby è seduta dietro la sua scrivania, in mogano, e ha uno sguardo affranto mentre legge un giornale che tiene tra le mani. Aspetto che sia lei ad accorgersi di me. Dopo un attimo i suoi occhi ricadono sulla mia figura e nel suo volto appare un sorriso.
<< Ciao, Jane >>
<< Zia Abby...va...tutto bene?>> è sicuro che c'è qualcosa che non va.
<<Te lo dico senza fare giri di parole, non è un buon periodo per il museo>>
<<Mi hai inviato quell'email per ottenere da me che cosa, Abby?>> voglio sapere che cosa c'è in fondo a questa storia.
<< Te l'ho scritto, Jane, voglio che tu viva una bella avventura. Tutto qui.>>
Non mi convince per niente...
<< E il progetto? Di che si tratta? Sei tu la proprietaria di questo museo? Cosa c'entro io in tutto questo?>> devo avere delle risposte.
<< Questo museo era uno degli edifici più visitati dai residenti e dai turisti molti anni fa, ha avuto critiche molto positive ed era particolarmente usato anche per ospitare eventi di grande importanza. Dopo un po', abbiamo avuto una crisi e un lungo dibattito perché il museo era costruito su un terreno che serviva a Levriev Poisson per ampliare il suo cosiddetto "impero" di macchine industriali. Come dovresti sapere, Levriev Poisson è un uomo molto astuto e riesce a manipolare le decisioni delle persone molto facilmente; è lui il nostro problema.>>
<<Il famoso Levriev Poisson? La maggior parte delle aziende appartengono a lui! E il dibattito? Cosa vuole Levriev da noi?>>
<< È una storia lunga Jane, e per concludere, si, sono io la proprietaria di questo museo e ho bisogno di te per evitare che venga distrutto! Ti sto affidando un compito molto importante che la stessa vita del museo dipenderà da te.>>
Mi ha lasciato senza parole.
<< Zia, io...non credo di essere adatta a questo compito...e poi, cosa dovrei fare?>>
<< Tu sei la chiave per riportare a questo posto la vitalità che ha perso in passato, devi solo dare un'occhiata al museo e scrivere cosa si dovrebbe cambiare. Tutto qui.>>
Che sarà mai gironzolare per il museo con a portata di mano il mio block-notes? Posso dimostrare a Abby che forse sono la persona giusta per questo ruolo e posso impedire a Levriev di radere al suolo questo edificio.
<< Zia Abby...>>
<< Jane, voglio dirti solo questo. Sei la nostra ultima risorsa per mettere al suo posto quel Levriev>>
<<Zia Abby, io accetto>>
****************
Dopo aver scambiato ancora due parole con Abby, sono uscita dall'ufficio e ho cominciato a gironzolare un po' per i corridoi per vedere che cosa mi aspettava nei prossimi giorni. Devo dire che man mano che mi addentravo nel cuore dell'edificio, l'oscurità mi inghiottiva sempre di più. Ho preso il cellulare e ho attivato la torcia. Ora si che potevo vedere dove mettevo i piedi!
Mentre camminavo, osservavo le antiche pareti che espongono moltissimi artefatti storici, passiamo dall'età dei dinosauri a l'età del neolitico, dalla guerra tra cowboy e indiani per arrivare fino ai giorni nostri. Mi sono diretta su un altro corridoio dove si poteva vedere che era leggermente più illuminato rispetto agli altri e così ho disattivato la torcia. Questo corridoio mi ha condotto in una sala piena di statue; ci sono dei, valorosi guerrieri, pensatori, fanciulle, giovani uomini, cupidi, tutto e di più.
E ora sono qui, in balia di tanta bellezza che mi sembra di essere fuori posto in confronto a loro. Mi fa male pensare che tutte queste statue verranno distrutte se non farò qualcosa. Giro su me stessa per continuare a guardare ancora quei visi che sembrano privi di emozioni fino a quando non mi trovo davanti alla statua di un ragazzo. E che ragazzo. Sembra perso nei suoi pensieri, come se non gli importasse che davanti a lui c'è una ragazza che lo sta guardando. Smetto di fissarlo sentendomi inferiore a lui e mi avvicino alla didascalia che lo identifica, la didascalia cita:
"Questa statua rappresenta il giovane Eustace, grazie a lui molte donne e bambini sono riusciti a salvarsi da un temibile nemico e se non fosse stato per lui una città intera sarebbe stata spazzata via."
Rivolsi di nuovo il mio sguardo verso il famoso Eustace per rimanere intrappolata nei suoi occhi, allungai il braccio verso la sua guancia e l'accarezzai. Era fredda al mio contatto, sfiorai con il pollice le sue labbra per poi accarezzare anche quest'ultime. Tum tum...Tum...tum, sento i battiti del mio cuore che inspiegabilmente accelerano, che sia Eustace a farmi questo effetto?
Mi allontano e ricomincio a respirare, non mi ero accorta che avessi smesso. Credo che Eustace ne abbia abbastanza della mia compagnia così mi dirigo verso il corridoio che mi ha portata qui.
Sto scendendo le scale che mi conducono verso l'uscita del museo e vedo Fletcher davanti a quest'ultima.
<< Fletcher?>> domando.
Si accorge di me e mi ricambia con un sorriso.
<< Dalla prossima settimana inizierò la mia ispezione, faremo di tutto per mandare all'aria gli sporchi piani di Levriev! >>
<< Sono contento che tu abbia accettato l'offerta di Abby, sarà un piacere vedere qualcun altro oltre a me che si aggira nel museo>> ride. << Comunque, sei stata tutto questo in ufficio?>>
<<Oh, ehm...in realtà finito di parlare con Abby sono andata un po' a vedere che cosa mi aspetta la prossima settimana e devo ammettere che è piuttosto buio.>>
<< Sei entrata nella sala delle statue, non è vero?>>
Il suo sorriso sparì per dare posto a uno sguardo serio.
<< Si, è davvero una bella sala>> non so cos'altro dirgli.
<< E dimmi, cosa ti ha colpito di più in quella sala?>>
<< Le espressioni e la bellezza di quelle statue, sembravano persone vere...>> che gli dica del mio breve contatto con Eustace?
<< Un'altra domanda, hai ammirato Eustace più delle altre, non è così?>> cavoli, o mi legge nel pensiero o conosce i nomi di tutte quelle statue.
<< Si, ha ragione.>>
Fletcher mi mise una mano sulla spalla e mi guardò con uno sguardo triste.
<< Jane, non ti ci affezionare troppo a Eustace. È una statua, un essere freddo e di pietra, ti dico questo perché Levriev è molto più potente di quanto tu possa immaginare e sarà difficile batterlo>>
<<Stia tranquillo, riuscirò a portare in vita questo posto. Farò di tutto perché mi zia possa ritrovare quella spensieratezza che ha perso in passato.>>
<<Conto su di te Jane>> disse per poi salutarmi e scomparire dalla mia vista.
Mi diressi fuori dal museo per tornarmene al mio appartamento e per riposarmi un po' da questa giornata che mi ha tolto le forze.
Entro nel mio appartamento vedo che l'orologio segna le 22:30, ho passato tutta la giornata dentro a quel museo? Fortuna che mentre ero sulla via di casa mi sono mangiata un Hamburger come cena. Devo dire che sono abbastanza stanca, così mi faccio una doccia calda per rilassarmi e poi mi metto a letto.
Non riesco ad addormentarmi, non faccio altro che pensare a Eustace. È davvero bello. Mi ha incantata. Penso anche a ciò che mi ha detto Fletcher, Levriev è un uomo molto potente e chissà quanti lo appoggiano, ma, non riuscirà nel suo intento se ci sarò io a fermarlo.
I miei occhi cominciano a chiudersi e così mi addormento senza accorgermene.
Eccoci qui, la nostra Jane si è avventurata per gli oscuri corridoi e ha incontrato una piacevole sorpresa. Comunque il nostro Fletcher sembra sapere qualcosa che non vuole dirci, chissà.
Ci vediamo al capitolo tre,
Baci Eve
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Side by Side, is it possible?
AdventureJane Hock è una ragazza semplice e il suo passatempo preferito è quello di allontanarsi dal mondo reale per avventurarsi nel mondo di carta dei suoi amati romanzi. Alla ricerca di un lavoro, si trova immischiata in un progetto il cui scopo è quello...