Why not me? - My dad's best friend (Samuel & Lucas)

Prologo

Avete presente quel momento in cui state dormendo ma lentamente cominciate a svegliarvi perché sentite una sensazione di fastidio invadervi tutto il corpo per poi scoprire che, come al solito, non avete più quelle fottutissime coperte addosso? Ecco. The story of my life. Praticamente tutte le mattine la stessa storia. Mi chiedo: cosa la metto a fare la sveglia se tanto sono le coperte la causa del mio risveglio? Con questo pensiero mi alzo dal letto, disattivo la sveglia che avrebbe suonato da lì a qualche minuto, ed una volta assicurato di essermi ripreso del tutto, comincio a vestirmi e..
"SAMUEEEEEL!! LUNAAA!! È ORA DI ANDARE A SCUOLAA!!".
Ecco la seconda sensazione fastidiosa al mattino: mia madre che urla come una pazza. Quanto vorrei poter svegliarmi in un ambiente caldo, calmo e tranquillo di mattina. Suppongo che non sia fattibile. Una volta vestito, mi guardo allo specchio per sistemare, o almeno provare a sistemare, i miei capelli. Giacché sono davanti allo specchio, colgo l'occasione per presentarmi: sono Samuel Holligan, 17 anni, sono alto 1 metro e 70 centimetri, ho capelli di colore castano chiaro, occhi grigi e direi di avere un fisico abbastanza tonico. Mi piace allenarmi in palestra, leggere un buon libro, guardare serie TV e cose così. Ah, e sono gay. Anzi, per utilizzare le gentili parole di James, il mio bullo preferito, sono 'solo uno sporco finocchio'.

I miei genitori sanno di me da oltre un anno e la prima cosa che mi dissero fu che non importava e che io ero sempre loro figlio anche se mi fossero spuntate orecchie blu e capelli verdi. Che strana cosa da dire tra l'altro.

Sistemati i capelli, esco dalla mia camera e vado in cucina dove trovo già mia sorella, Luna, pronta per andare a scuola, e mia madre intenta a prepararci la colazione.
"Buongiorno"
dico rivolto ad entrambe per poi baciare sulle guanciotte rosse la mia sorellina Luna.
"Aww Samueeel!", mi dice lei schifata ed io sorrido malizioso.
"Dov'è papà?" dico poi io rivolto a mia madre.
"È a letto con la febbre alta. Proprio per questo, oggi sarà Lucas ad accompagnare te, Luna e Vanessa a scuola".
'Cavolo' pensai, 'non pensavo di vederlo già di prima mattina'.

Lucas è il miglior amico di mio padre nonché la persona della quale sono innamorato da quando avevo 15 anni.

Sicuramente è una parola forte "amore", ma è l'unica parola che posso utilizzare per dire ciò che sento per Lucas. È strano alla mia età dire di essere innamorato di qualcuno, ma è così. Tuttavia, ciò che impedisce a questa storia d'amore di esistere è che Lucas, oltre ad essere il migliore amico di mio padre ed avendo ormai quasi superato i 30, è sposato con una donna di nome Annie ed hanno una bambina di 7 anni di nome Vanessa, nonché migliore amica e compagna di classe di mia sorella Luna.

Qualche sera fa, ho sentito la mamma e il papà parlare proprio di Lucas e del fatto che le cose tra lui ed Annie non vadano più bene. In quel momento ho provato un senso di tristezza e di speranza allo stesso tempo. So che è sbagliato, ma quando provi qualcosa di molto forte nei confronti di una persona, non riesci neppure a controllare ciò che senti.
"Oh, okay.", dico io cercando di sembrare il più neutrale possibile.

Finita la colazione, faccio per prendere lo zaino ed uscire e, mentre guardo mia sorella chiudere la porta di casa dopo che entrambi abbiamo salutato la mamma, vediamo la macchina di Lucas sbucare dall'angolo della strada e venire verso di noi.

"Ciao ragazzi! Preso tutto? Dai salite che siamo già in ritardo", dice Lucas mentre guarda l'orologio.
Io rimango imbambolato qualche secondo guardando i suoi bellissimi occhi blu, i lineamenti maschili del suo viso e la camicia bianca che indossa che mostra perfettamente ogni singolo muscolo del petto e dei bicipiti.
Uff, sarà meglio che mi controlli se non voglio avere problemi lì giù.
Dopo essermi ripreso, io e Luna saliamo in macchina salutando Lucas e Vanessa.

Nel viaggio verso scuola io e Lucas non abbiamo potuto fare altro che ascoltare Luna e Vanessa blaterare su un episodio di un cartone animato che entrambe seguono, ovviamente sorridendo sentendole parlare con quelle vocine adorabili.

Una volta arrivati davanti scuola di quest'ultime due, Lucas dice ad entrambe "Ragazze, questa è la vostra fermata. Mi raccomando fate le brave e soprattutto prestate attenzione in classe!".
Dopo un rapido "Si, certo" da parte di entrambe, Lucas riparte verso la mia scuola lanciandomi un'occhiata di tanto in tanto, mettendomi estremamente a disagio. Dopo l'ennesima occhiata mi dice,
"Allora Samuel, come va? A scuola c'è ancora quel cretino del figlio dei Vargas che ti dà fastidio?".

Lucas sa che sono gay, ma non si è mai comportato in maniera diversa nei miei confronti, come invece fa la maggior parte della gente dopo che viene a saperlo. Dopo qualche secondo capisco che si riferisce a James e dico
"Beh si, ma ormai ci sono abituato".
Lucas mi guarda accigliandosi e mi dice "Non dovresti. Che diritto ha di prenderti in giro per qualcosa che non puoi controllare? È semplicemente un deficiente! Non lasciare mai che dei cretini cambino la percezione che tu hai di te stesso. Promettimi di non credere mai a ciò che dicono" mi dice Lucas facendosi serio tutto d'un tratto e guardandomi con uno sguardo preoccupato.
"Beh a volte è davvero dura.. ma ci proverò" rispondo io accorgendomi di esser quasi arrivato a scuola.

A quel punto, scende un silenzio imbarazzante tra noi due e mentre mi preparo a scendere dall'auto prendendo lo zaino, Lucas mi tocca la spalla e guardandomi negli occhi con un'espressione indecifrabile comincia a dire " Samuel, io..."
"Si?" rispondo io.
"..nulla. Volevo dirti che se mai dovessi avere bisogno di parlare con qualcuno di qualsiasi cosa, io ci sono." e dicendo questo mi dà un bacio sulla guancia.
Non capendo bene cosa sia appena successo, lo saluto velocemente, scendo dall'auto e rimango fermo a guardare Lucas allontarsi.

Ok, non era il modo in cui mi sarei aspettato che sarebbe cominciata la mia giornata, ma di certo non posso lamentarmi.