Capitolo 2

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LUCAS P.O.V.

Dopo aver accompagnato Samuel, Vanessa e Luna a scuola, torno a casa. Oggi è la mia giornata libera dal lavoro. Dovrebbe essere una giornata rilassante ma da un po' di tempo a questa parte, non è un'aria di relax quella che si respira a casa.

Tra me e mia moglie Annie, le cose non stanno andando molto bene. Quando c'è Vanessa evitiamo di discutere perché sia io che Annie, siamo entrambi del parere che i bambini non dovrebbero mai vivere in un'ambiente malsano in cui i genitori non fanno altro che urlarsi addosso tutti i giorni.

Ovviamente questo non è il nostro caso, ma cerchiamo comunque di lasciarla fuori dalle nostre discussioni.

Vanessa è la cosa più bella che ci sia mai capitata e per i primi anni di matrimonio eravamo tanto felici.

Poi qualcosa è cambiato. Ci siamo allontanati un po' alla volta.
Voglio ancora molto bene a Annie, ma non so se sento ancora ciò che provavo quando l'ho conosciuta. E credo che per lei sia lo stesso ormai.

Tuttavia, credo che lasciarci faccia male sia a me che ad Annie. Siamo un po' l'uno il 'porto sicuro' dell'altro.

"Ah,sei tornato", mi dice Annie con una punta di tristezza. Sospiro: mi fa male sentire quel tono amareggiato nella sua voce.

"Si, ho accompagnato i ragazzi a scuola. Ho preso anche qualcosa al supermercato prima di tornare a casa", le dico cercando di avere un dialogo che non sia fatto di monosillabi.

"Grazie Lucas.. Io.. Noi dobbiamo parlare Lucas". Ecco. Queste sono le frasi che più temo.

"Lo so, Annie. Io.. io non so cosa ci stia succedendo e cosa possiamo fare per venirne fuori".

"Lucas, ormai è troppo tempo che la cosa va avanti. Non fa bene ad entrambi. I-io ci ho pensato e credo che la situazione più sensata sia prenderci un periodo di pausa".

Fa male sentirle dire quelle parole, ma è vero: abbiamo bisogno di capire se ci sarà un futuro per noi. Anzi, dobbiamo capire se c'è ancora un 'noi'.

"Ti capisco. Va bene. Annie io giuro che farti star male è l'ultima cosa che voglio. È evidente che continuando così, facciamo star male entrambi", Annie mi guarda e annuisce.

"Cosa diciamo a Vanessa?" dico poi io.

"La verità. Lei capirà. Dobbiamo solo spiegarle che per lei, in ogni caso, non cambierà nulla. Avrà sempre un padre e una madre amorevole che le vogliono un mondo di bene". Questa volta sono io ad annuire.

"Hai ragione", dopo un momento di esitazione dico: "Io allora prendo qualcosa e vado a stare qualche giorno da David. Se dovessi aver bisogno di me in qualsiasi momento della giornata, sai dove trovarmi..".

"Certo. Non esiterò a chiamarti.. Mi-mi dispiace Lucas" ed Annie scoppia a piangere. Io vado verso di lei e l'abbraccio.

"Dispiace anche a me" le dico mentre la lascio piangere sul mio petto.

Dopo qualche minuto ci ricomponiamo e sciogliamo l'abbraccio. Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo e poi mi incammino verso le scale per prendere la mia roba.

                       

                            *************

Sono fuori di casa. Salgo in macchina e.. mi fermo a pensare. Cosa accadrà ora? Sarà davvero la fine della storia tra me e Annie? O un nuovo inizio?

Dó un ultimo sguardo alla porta della casa che io ed Annie abbiamo condiviso per ben 7 anni e parto verso casa di David e Lauren.

Ho conosciuto David in un momento molto particolare della mia vita: avevo 22 anni. Stavo cercando lavoro dopo aver saputo che Annie aspettava un bambino. Ricordo che i miei genitori non la presero molto bene. Non siamo mai stati una famiglia benestante e la notizia li sconvolse. Mi dissero di cercare un lavoro perché, giustamente, loro non avrebbero potuto mantenere tutta la mia famiglia.

Ricordo che ero in crisi. Avevo paura di far nascere un bambino, il mio bambino, in un ambiente non troppo sano. Avevo paura di non poter provvedere a lui o a lei.

Poi, come stavo dicendo, ho conosciuto David. Ero su una panchina con la testa tra le mani. Un altro colloquio di lavoro era andato male ed ero letteralmente disperato. Venne a sedersi un uomo accanto a me di all'incirca dieci anni in più di me. Mi chiese cosa facessi lì e perché sembrassi così giù di morale. Gli spiegai la situazione e lui con un sorriso mi disse semplicemente "Vieni a lavorare per me. Io e mio padre possediamo una piccola impresa. È un lavoro molto umile, ma paga bene". Io lo guardai, non capendo bene il motivo per cui uno sconosciuto mi stesse offrendo un lavoro. Poi mi sbarazzai di questo pensiero e, sorridendo e piangendo di felicità, lo abbracciai.

Cominciai a lavorare per lui e nei mesi successivi conobbi sua moglie Lauren e  il suo bellissimo figlio, Samuel di 10 anni. Anche Lauren all'epoca aspettava un altro bambino.

A David sembrava piacere passare del tempo assieme e per me era lo stesso. In breve tempo diventammo grandi amici e sapevamo che da quel momento in poi avremmo sempre potuto contare l'uno sull'altro quando le cose non andavano come ci aspettavamo.

È per questo che anche in questo momento difficile chiederò a David e Lauren di passare qualche giorno a casa loro. Non so dove altro andare.

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Ad aprire la porta è Lauren. Mi sorride e.. "Ciao Lucas! Entra pure, David è ancora a letto con un gran mal di testa". Poi si accorge della roba che ho portato con me e mi chiede cos'è successo. Io le spiego che io ed Annie ci stiamo prendendo un periodo di pausa.

Senza esitare per neanche un secondo, Lauren mi dice che posso stare da loro per tutto il tempo di cui ho bisogno. Sorrido e la ringrazio.

Lauren mi dice "Puoi metterti nella stanza di Samuel. Lì c'è un altro letto, come già saprai". Io annuisco e faccio per andare verso la stanza di Samuel quando sentiamo il telefono squillare.

Mi fermo, aspettando che Lauren risponda, pensando che magari è Annie che vuole dirmi qualcosa. Ma...

"Oddio.. COME STA?!" urla Lauren al telefono. Sento farfugliare al telefono cercando di capire chi sia, ma purtroppo non riesco.

Lauren comincia a piangere e con la voce rotta dice "I-i-io.. Arriviamo subito".

Io la guardo confuso, poi si gira verso di me e visibilmente preoccupata e triste mi dice..

"È Samuel..."

Why not me? - My dad's best friend (Samuel & Lucas) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora