Skam Italia- Qualche anno dopo

Edoardo 20.12

*nota dell'autrice: scusate, non sono mai stata brava a essere attiva, e tra la scuola e la mancanza di tempo e ispirazione, non ho potuto scrivere nulla, ma ecco qui il nuovo capitolo!
P.s. nella foto é presente anche Benni, fare finta che non ci sia lol, poi capirete*

Edoardo era tornato in Italia da qualche giorno. Stava programmando da diversi mesi una sorpresa -decisamente importante- per la ragazza di cui si era innamorato più di 10 anni prima.

Proprio quella sera aveva deciso di fare una rimpatriata con il gruppo di amici che negli anni era diventato una famiglia. Nonostante le distanze, il lavoro, le famiglie, erano rimasti in buonissimi rapporti e ogni volta che potevano, organizzavano cene, viaggio e pranzi tutti insieme.

«... nulla questa é la mia idea... pensate che possa funzionare?» aveva chiesto il riccio nel bel mezzo della cena.

Dopo qualche momento di silenzio, Eva- quasi in fibrillazione- aveva detto urlando «VUOI FARE LA PROPOSTA AD ELEONORA A MEZZANOTTE DEL SUO COMPLEANNO SULL EMPIRE STATE BUILDING!?!? OMMIODIO STUPENDOOOO» facendosi sentire in tutto il ristorante.

Tutti cominciarono a ridere e a prendere in giro la ragazza. L'idea super romantica che il moro voleva fare ad Eleonora, venne approvata da tutti, anche dai ragazzi meno teneri.

«Ma il matrimonio dove vorresti farlo? In Italia, America...» aveva chiesto Niccolò.
«beh in realtà a me piacerebbe molto farlo in Italia, ma non so se Ele é dello stesso parere»
«Noi sicuramente ci siamo!!!» aveva invece esclamato Silvia con un sorriso a 32 denti, guardando Luchino.
«Finalmente un altro matrimonio...mica potevamo essere gli unici!» aveva detto Giò ridendo mentre dando una leggera spinta a Eva, che aveva cominciato ad avere il viso dello stesso colore dei suoi capelli.
La serata era proseguita tra risate, idee e scleri vari.

Dopo qualche ora Edoardo aveva fatto il suo ritorno a casa, dove aveva trovato Lucia, la sua pazza cugina.
Fin da quando erano piccoli erano stati sempre insieme, diventando così amici che a volte si dimenticavano di avere anche un legame di sangue.

«Ohi..ma che ci fai ancora qua? É tardissimo!» le aveva chiesto il cugino sbalordito.
«Buonasera cuginetto! Passata una buona serata?» aveva risposto arzilla la donna.
«Sì sì...tutto bene, sono solo in po' stanco, ma é andata benissimo. Comunque non hai risposto alla mia domanda...»
«Ohhh che noioso che sei! Sto finendo di pensare al progetto, qua c'é una luce così bella» aveva detto eccitata, indicando con fare teatrale e molto iperbolico il lampadario.
«Sei pazza...abbiamo ancora tempo! Dai vai a dormire che é tardissimo» le aveva detto Edoardo.
«Ma cosa dici?! Sono solo le nove e cinque!» aveva risposto Lucia on un sorriso leggermente da ebete.
«Cia é l'una meno un quarto!! Hai scambiato le lancette...» aveva detto Edoardo mettendosi la mano in faccia e con gli occhi al cielo, in segno di disperazione.

Dopo altri 15 minuti di "battibecchi" tra facepalm e strani movimenti "danzanti" di Lucia, Edoardo era riuscito a convincerla ad andare a letto.

Prima di addormentarsi però, Lucia, già sotto le coperte e in pigiama, aveva detto  al moro: «Ah, comunque oggi ha telefonato Eleonora, ma credo abbia frainteso, ho provato a telefonarle ma non ha più risposto...»

Edoardo, che si stava dirigendo verso camera sua, si era girato di scatto per cercare una risposta più completa da parte della cugina, che però si era già addormentata.

Edoardo, in preda al panico, aveva preso il telefono per cercare di parlare con  Eleonora, ma non aveva ricevuto nessuna risposta.
Il ventinovenne aveva quindi provato a telefonare ad Eva, che, nonostante l'ora abbastanza improbabile, gli aveva risposto dopo pochi secondi.

«Eva? Ehi...scusa se ti chiamo ora, ma é successo un bel casino» le aveva detto Edoardo con un tono preoccupato.
«Ohi! Ciao Edo! Tranquillo, siamo arrivati ora a casa...che é successo?»