Camgirl

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Era da un po' che facevo quel lavoro e che intrattenevo uomini in cam e di richieste strane ne avevo ricevute tante e ormai non mi meravigliavo più di nulla.

Ormai avevo un giro notevole di persone che richiedevano i miei servigi e ero diventata una professionista davvero affermata nel settore tanto da rinunciare a quella che fino a pochi anni prima era stata la mia aspirazione di sempre, quella di lavorare come psicologa. Laurea con centodieci e lode, chiusa in un cassetto, così come tutti i sacrifici fatti per affermarmi, ormai ero una professionista del sesso virtuale.
Dopotutto anche nel mio lavoro bisognava cogliere gli stati d'animo delle persone, tutto sommato gli studi non erano stati vani, nel mio lavoro contava tanto l'approccio col cliente,sapere come gestirlo e come trattenerlo lì di fronte al video per fargli spendere soldi offrendo in cambio parole e illusioni.

Anche quel giorno avevo iniziato la mia giornata di lavoro e già ero al terzo cliente, avevo guadagnato l'equivalente della settimana delle mie ex colleghe di lavoro e già meditavo come avrei placato i miei sensi di colpa andando a spendere quei soldi.
Mentre meditavo sul come avrei trascorso il mio tempo e speso i miei soldi, una nuova richiesta di video chat arrivò sul mio pc e un po' infastidita risposi a quella chiamata.
«Ciao Amore, cosa posso fare per te,parla e esaudirò ogni tuo desiderio» così gli dissi senza nemmeno guardare il riquadro nel quale appariva il suo volto. Aveva appena pagato per uno show privato e per almeno cinque minuti ero soltanto sua, dopotutto trenta euro per mostrargli le tette e farlo sbavare mentre mi toccavo la fica senza neanche togliere il perizoma non erano affatto male.

«Perché non togli quella mascherina che hai sul viso, vorrei poterti vedere»disse con voce calma e estremamente sensuale.

«No tesoro, devi accontentarti di guardarmi così, io non ti ho chiesto di togliere la tua, in cambio posso togliere per te qualsiasi altra cosa, ma non la mascherina» dissi ostentando sensualità e concupiscenza.

«Fa nulla, vuol dire che immaginerò il tuo viso, ma mi piacerebbe vederti dal vivo, i soldi per me non sono un problema, stabilisci tu dove e quando, ti richiamerò per sapere la tua decisione. Ah quasi dimenticavo ti ho appena inviato una ricarica PayPal di cinquecento euro per il tuo tempo, ci risentiamo presto, nel frattempo pensa alla mia offerta.»
La finestra di dialogo si chiuse e lo sconosciuto sparì lasciandomi senza parole e un senso di inquietudine che mai prima avevo provato.

Presiil mio cellulare e aprii l'applicazione per controllare il mio conto corrente e rimasi senza parole, la ricarica paypal di cinquecento euro era stata effettuata davvero.
«Cosa posso farci se esistono gli imbecilli?» pensai per trovare una giustificazione a quanto era accaduto, dopotutto può capitare di trovare dei soldi in terra e quel giorno era venuto anche per me...

Spensi il computer e decisi che quel giorno lo avrei dedicato allo shopping,dopotutto avevo guadagnato quanto avevo pianificato di spendere per comprare quel completo che tanto mi piaceva.

Feci una doccia per ritrovare la serenità e mi rivestii, controllai il contenuto della mia borsa, diedi un ultimo sguardo allo specchio per vedere se tutto fosse a posto, poi scesi di casa.
Raggiunsi con la metro Piazza di Spagna e dopo poco mi incamminai su via Condotti dove da studentessa avevo sognato futuri radiosi guardando quelle vetrine inavvicinabili, le stesse vetrine nelle quali avevo trovato quel magnifico completo rosso che avrei acquistato stesso quel giorno.

Mi soffermai ancora di fronte quei cristalli incantati a osservare curiosa prima di entrare a fare il mio acquisto, poi presi il coraggio a due mani e varcai la porta che mi separava dalla "caverna di Alì Baba".

«Buongiorno Signora come posso aiutarla?» recitò il commesso con voce gentile e suadente e io un po' impacciata gli indicai il completo rosso che era esposto sul manichino.
«Vorrei provare quello» risposi con voce timida, indegna della ragazza sfacciata che ero diventata.
Il commesso non se lo fece ripetere due volte, si diresse verso uno stand prese uno dei vestiti appesi e ritorno per portarmelo.

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