-TRIIIIIIIIIIIIN- sento la sveglia suonare, apro gli occhi e mi guardo intorno, la mia stanza bianco neve con i suoi 700 metri per 400 e il bagno privato con annessa jiacuzzi mi sembra una delle cose più povere a cui avrei potuto aspirare mi manca la mia vecchia casa a Manhattam quella si che era una stanza avevamo addirittura il nostro maggiordomo privato Battista, era come un secondo padre per me, mia madre è morta prima che io nascessi mentre eravamo nel nostro jet in privato verso le isole Ocaiman, Battista mi ha fatto nascere sono nata prematura di 4 mesi ecco perché sono cosi orrenda.
Mi alzo e appoggio il mio piede taglia 34 sul nostro pavimento di marmo di Carrara non lo sento freddo ma neanche abbastanza caldo....Battista pagherà per questo.
Mi dirigo verso il mio bagno privato e inciampo sbattendo il mento contro il lavantino -che goffa che sono!!!- mi rialzo e mi guardo allo specchio, il colpo non ha minimamente influito sul mio volto di alabastro incastonati ci sono i miei occhi color verde smeraldo al centro del viso c'è il mio piccolo nasino all'insu labbra carnose e rosee come una rosa appena sbocciata al sole dell'alba, i miei fluenti capelli sono oro filato, sono alta 1,80 peso 45 kg e porto una quinta coppa C di seno le mie natiche sono troppo properose per dei normali jeans infatti indosso sempre delle minigonne, penso tra me e me "come una può ragazza di 16anni essere così orribile...mi faccio schifo da sola".
Mi chiamo hop, mi sono appena trasferita a Seattle per via degli affari di mio padre non parliamo mai e lo odio non mi ha mai dato niente, scaccio questi pensieri e indosso il vestito che Gucci ha cucito su misura per il mio primo giorno di scuola
Scendo al piano di sotto prendendo l'ascensore Battista mi aspetta nella sala da pranzo ha già preparato il mio piatto preferito latte di alpaca con cereali di grano saraceno a volte mi piace mangiare come la gente normale, mi accoglie con un caloroso "buongiorno signorina" gli sorrido e gli dico
Io:"scusami ma sono in ritardo per il mio primo giorno di scuola chiama Jeffry e digli di prendere la limusin"
Il mio incubo era appena iniziato.
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Non chiamarmi col tuo cognome
FanfictionLei è una ragazza normale diversa dalle altre ma unica nel suo splendore lui un ragazzo con un passato tormentato e un presente offuscato dai fiumi dell'alcool e della droga Lui una scheggia impazzita in quel loro complesso perfetto chiamato amore.