Il mio futuro è il mio passato

Capitolo 3

Quella sensazione fu nuova...mi faceva male eppure io non preferivo altro che quel sapore,non so perché ma era anche la prima volta che io vedessi un taglio sulla mia pelle.

-Ehiii!Che hai fatto?-era Erik con le sue preoccupazioni appresso come al solito,ma questa volta era bianco con gli occhi spalancati al massimo delle loro capacità.

Appena sentii la sua voce mi girai guardandolo male

Mi si avvicinò di corsa- Taylor!Taylor!Rispondimi!

Si sto bene-dissi io ancora concentrata sul taglio

Ma come hai fatto?- domandò preoccupato

Lo guardai negli occhi,bellissimi tra l'altro,verde acqua-Ho fatto cadere una tazza e raccogliendola..-seguì un minuto di silenzio inquietante.

Alzò la mia testa con le mani nel modo più delicato possibile e mi guardò negli occhi con una luce incredibile che non avevo mai notato prima d'ora.Erik è il mio migliore amico da quando avevo quattro anni,ci piaceva giocare ai videogiochi che ci regalavano per Natale e anche se lui ne sapeva molto di più di me continuava a farmi vincere sapendo che così io sarei stata felice.Non so come farei senza di lui,l'unica volta in cui siamo stati divisi era al campo scuola che ho fatto in Francia perché lui ebbe la febbre.Comunque oggi non l'avevo visto per niente e come sempre arriva al momento giusto ma questa volta mi sentivo diversa,stranamente diversa.

Non mi aveva mai guardato in questo modo...

Che c'è?-dissi io con un sorriso imbarazzato.

Sta sera..-silenzio-non..so sei diversa-accennato sorriso

Io?Diversa?In che senso?Cos'ho in faccia?-spaventata cominciai a toccarmi la faccia cercando qualcosa di particolare così togliendo le mani di Erik dalle mie guance.

No,no,non hai niente in faccia-disse rotolando dalle risate.

Che hai da ridere?-comincai a ridere anche io.

Niente di che-continuando a ridere in un modo assurdo

Certo,niente di che - dissi io facendo una smorfia,mettendo le mani davanti al petto e dandogli le spalle.

In quel momento mi prende per i fianchi e mi tirò verso di se abbracciandomi più forte che poteva.

Non mi stozzare,mi raccomando - dissi io ridacchiando,in realtà adoravo i suoi abbracci specialmente perché lui è molto più alto di me e io ci sprofondo.

Non lo farei mai.-disse lasciandomi dalle due braccia,ma prima ebbi un bacio sulla guancia.

Non ne sarei così certa-guardai sorridendo e con una sensazione che non avevo mai provato..in quel momento mi si avvicinò lentamente,quasi quasi senza che me ne accorgessi..

Eccovi!Finalmente!-disse Samantha sorridendo dalla porta appena socchiusa.-dove siete andati a finire?

Beh in realtà ero venuta qui per prenderti un bicchiere d'acqua ma poi mi sono tagliata ed prima di farlo ho mandato Richard a portarti il bicchiere-dissi io continuando a guardare Erik dritto nei occhi,volevo ancora rimanere fra le sue braccia.

Oddio,non ti dovevi preoccupare-mi si avvicinò dandomi un bacio sulla guancia sinistra e certamente lasciando il segno del sul rossetto fucsia.- E tu che ci fai qui?-rivolge lo sguardo a Erik che stava ancora con gli occhi per aria.

Ehm..ah..io!È vero!Io sono venuto a cercare Taylor,mi hanno detto che è andata in cucina e eccomi qui!-esclamò lui come se fosse ad un interrogatorio.

Ookay..-disse lei dubbiando di quello che aveva appena detto.

In tutto questo tempo non l'avevo mai visto così,col viso sbiancato cercando di fare una spiegazione che non fosse credibile perché se Samntha non fosse entrata chissà cosa sarebbe accaduto.Sentivo il sul respiro vicino alla mia bocca e io suoi occhi color verde acqua osservarmi da vicino,i brividi non sono sempre causati dal freddo.

Ehmm..Andiamo!? - domandaí dopo quel silenzio inquietante,non so se Samantha ci avesse creduto a tutta quella storia ma era meglio così,ormai non sapevo nemmeno quello che provavo per il mio migliore amico.Dopo quello che stava per accadere non so più come andrò avanti perché una parte di me moriva dalla voglia che succedesse ma un'altra no.

Si si! - esclamò lui agitando le mani davanti al sul petto.

Certo! - disse Samantha ancora confusa per la situazione è rimanendo immobile come una statua di ghiaccio.