Same Love

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Lorenzo aveva sorpreso e strabiliato tutto il pubblico di X Factor, giudici compresi, con un pezzo immortale di Modugno e un inedito che aveva fatto commuovere anche Fedez, si era aggiudicato un posto in finale praticamente ancor prima di ricevere i quattro “sì” alle audizioni. Madh, invece, aveva dovuto faticare un po' di più; subito dopo essersi esibito era stato accusato da uno dei giudici, Morgan, di essere arrivato lì con la Mengonite ed aveva dovuto faticare parecchio per far venir fuori quella personalità che tutti -compreso Morgan- erano sicuri avesse ma che era stata offuscata da manierismi inutili e devianti.
I due ragazzi si erano incontrati ai bootcamps, un Madh all'apparenza troppo sicuro di sé e un Lorenzo timido ma amichevole, che si erano scambiati soltanto un saluto e un cordiale sorriso. All'improvviso entrambi si erano ritrovati nello stesso gruppo, quello degli under uomini, a gareggiare l'uno contro l'altro, nel tentativo di ottenere entrambi il posto che sognavano e a cui ambivano praticamente da sempre. Fu strano per entrambi ritrovarsi in quella posizione, ma fu più bizzarro il fatto che si ritrovassero l'uno accanto all'altro ad aiutarsi per l'esibizione che avrebbe deciso il loro destino in quel programma; Madh ascoltava Lorenzo con un mezzo sorriso stampato sul viso e Lorenzo cercava in tutti i modi di isolare il vero Madh da quei manierismi, chiedendosi tra sé e sé se quel ragazzo sarebbe potuto diventare un suo potenziale rivale oppure no. Passarono entrambi, entrando a far parte -con Leiner- del gruppo di Fedez e da lì iniziò un rapporto che neanche loro stessi sono mai stati capaci di definire chiaramente. Si ritrovarono a vivere nello stesso loft, l'uno accanto all'altro, condividendo la camera e il bagno, mangiando e provando insieme, passando dall'essere due sconosciuti che vivono in due isole diverse a due coinquilini che passano la maggior parte del tempo insieme.
Era stato Madh il primo a cambiare il proprio modo di vedere Lorenzo, ampliando quella visione che aveva avuto sin dall'inizio, quando vide in tv l'audizione tanto amata da tutti; un sorriso spontaneo si era formato sul suo viso, quando aveva visto quel ragazzo dal viso dolce e la voce angelica, ed era proprio quello che si formava sul suo viso ogni volta che Lorenzo lo guardava o si rivolgeva a lui. Il tutto si era ampliato giorno dopo giorno, puntata dopo puntata, esibizione dopo esibizione. Aveva preso coscienza delle proprie reazioni fisiche ogni volta che Lorenzo si avvicinava a lui; sorrideva non appena quello lo guardava, gli prudevano le mani quando Francesca dei Komminuet lo abbracciava e lo riempiva di baci sulla guancia, e gli si svuotava lo stomaco ogni volta che lo vedeva seduto sul davanzale interno della finestra, con lo sguardo perso nel vuoto e un’espressione malinconica sul viso. L'aveva abbracciato spesso, cercando di consolarlo quando quello gli confessava -nel silenzio della notte- di sentirsi fuori posto, di non sentirsi a casa, e di non riuscire a reggere il peso delle aspettative che tutti avevano nei suoi confronti; l'aveva stretto a sé e gli aveva sussurrato parole di conforto all'orecchio, perché credeva in lui e sapeva che ce l'avrebbe fatta; ma più si avvicinava a quel ragazzo, più diventava quasi un’ancora per lui, più le sensazioni che provava si amplificavano e minacciavano di sopraffarlo.

Lorenzo lo rendeva vulnerabile, faceva venir fuori il Marco che si era sempre nascosto dietro Madh e lasciava che tutte le sue difese crollassero, lasciandolo indifeso e pronto a far qualsiasi cosa pur di veder sorridere quel ragazzino dal sorriso capace di far sciogliere anche il più solido dei ghiacciai. A lui i ragazzi neanche piacevano, eppure più e più volte si era ritrovato a pensare che... sì, probabilmente Lorenzo gli piaceva e anche parecchio, nonostante non sapesse ancora bene cosa il suo corpo desiderasse e in che modo il suo cuore battesse per quel ragazzo appena conosciuto.
“Cosa ci fai ancora qui? La cena è pronta da almeno dieci minuti.”

Madh si voltò, distendendo le gambe che aveva incrociato quando si era seduto sull'erba del giardino fuori dal loro loft, e trattenne quel sorriso che minacciava di formarsi spontaneo sul suo viso alla vista di quello che ormai considerava il suo migliore amico lì dentro.
“Non ho fame, Straw” rispose, facendo spallucce e distogliendo lo sguardo dal suo viso, tornando ad osservare il cielo stellato, sperando che il ragazzo andasse via, lasciandolo ai propri pensieri.
Come una parte di lui già sapeva, Lorenzo fece il contrario, si avvicinò a lui e gli si sedette di fianco, piegando le ginocchia e poggiando il mento su di esse, voltando il viso verso di lui, inclinandolo appena, osservandolo curioso e forse anche un po' preoccupato.
“Che succede?” chiese semplicemente, rompendo il silenzio di quella serata e facendo sobbalzare Madh, che una domanda come quella proprio non se l'aspettava.
“Mh?” chiese a sua volta, voltando lentamente il viso verso il suo e venendo investito da una miriade di sensazioni quando quegli occhi azzurri ed eccessivamente espressivi vennero a contatto con i suoi. Scosse la testa, cercando di tornare in sé, e portò nuovamente lo sguardo al cielo.
“Sei qui da ore. Dopo l'incontro con Fede, in saletta, ti sei nascosto qui e non hai più parlato con nessuno, perciò mi chiedevo se fosse successo qualcosa. Perché sicuramente c'è qualcosa che non va in te, oggi” spiegò meglio Lorenzo, assumendo un tono più serio, voltando il viso a sua volta verso il cielo, perdendosi ad osservare le stelle.
“Con Fede è andato tutto alla grande” disse Madh, scuotendo appena la testa, portando le mani a stringersi tra loro, ritrovandosi a torturarsele nel tentativo di ricacciare dentro di sé quelle parole che rischiavano -quel giorno più che mai- di complicare ogni cosa, di rovinare tutto. “Semplicemente non ho appetito e non ho neanche voglia di stare a contatto con la gente.”

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