3. Ce ne sono due

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Dean mi sorride e io non smetto di pensare a quanto sia carino con quella giacca jeans.
"Cosa mi sta succedendo?
Meli, questa non sei tu"
<<Ehm, ciao>> esordisce, non mi sembra molto a suo agio. <<Ciao>> dico, guardandomi intorno alla ricerca di una ragazza dai capelli rossi.
<<Come... come va? >>
<<Bene, grazie. Tu? >> Anche se è lui che mi ha chiesto di venire, sembro molto più rilassata io. <<Sì, sì, anch'io bene. >> poi si fa coraggio e mi spiega << Sai, alle medie non ci siamo mai, ecco, frequentati molto. A parte in seconda, quando- >> lo interrompo sul nascere.
<< Non serve parlare di quello >> asserisco a mezza voce.
<< Ehm, già, hai ragione. Comunque, da quando, bè, da quando sei anche tu qui, io... >> non sembra trovare le parole giuste. Provo ad incoraggiarlo. <<Tu...? >> chiedo sulle spine. << Io... Al diavolo, io non riesco a staccarti gli occhi di dosso, okay? È per questo che io e Brie abbiamo litigato, ed è per questo che durante le vacanze l'ho lasciata, finalmente. >> dice tutto ad un fiato e quando ha finito sospira, come si fosse tolto un gran peso.
"Oddio
Sta parlando sul serio?
Se è vero, Brooke mi ucciderà"
<<Quindi..? >> domando.
<<Quindi. Quindi volevo chiederti se magari uno di questi giorni ti va di uscire, con me ovviamente. >> mi guarda ansioso.
"Meli, questa è la tua opportunità
È il tuo momento
Chi se ne importa di Brooke
Fallo"
<<Certo! Cioè, va bene. >> sorrido.
<<Perfetto! Forse... Domani? >>
<<Sì, va bene. Allora, ciao>> lo saluto e me ne vado, al settimo cielo.
Faccio per andare verso casa, quando qualcuno mi abbraccia da dietro. <<Allora, com'è andata?>> mi chiede Adele, facendomi sobbalzare.
<<Ah, sei tu>> sospiro sollevata, poi le racconto quello che mi ha detto Dean e lei rimane a bocca spalancata.
<<Non aveva niente di importante da dirmi, eh? >> la stuzzico compiaciuta.
<<E quindi? Mica vi siete fidanzati>> borbotta lei. Rido, scuotendo la testa, divertita ma allo stesso tempo esasperata dal comportamento della mia amica. << Dai, andiamo a casa>> Lei annuisce e ci allontaniamo dal bar.

***

Arrivata a casa mi lascio cadere sul letto, mollo lo zaino per terra e prendo il cellulare. Ci sono quattro notifiche, tre di Whatsapp e una di Instagram. Mia madre mi ha mandato un messaggio dicendomi che papà è andato al lavoro e che lei sarebbe tornata dalla visita medica alle tre, per poi raggiungere mio padre al nuovo ospedale. Entrambi turno serale.

"Un attimo, vuol dire che stasera c'è il babysitter?"

Di lui però nel messaggio non fa cenno. Quindi ho ancora un po' di speranza. Conoscendo mamma, però, me ne parlerà quando sarà tornata. Non l'ha fatto nel messaggio per non rovinarmi la giornata. Mi conosce troppo bene. Mi rendo conto in questo momento che non ho ancora parlato ad Adie della decisione dei miei.
"Pazienza
Anzi, meglio: vuol dire meno prese in giro"
Aspetterà.
Guardo la seconda notifica. Ah, è Adele che mi chiede quando mi vedrò con Dean. Che stalker. Le scrivo una battutina ed evito di rispondere alla domanda, non voglio un losco figuro che ci segue da lontano durante l'appuntamento.
La terza notifica è di mio padre. Mi raccomanda di leggere il messaggio della mamma. Tipico di papà.
Passo ad Instagram. Qualcuno di nome "sn97lamb" mi ha fatto richiesta. Accetto, curiosa di sapere chi sia, ma entro nel suo profilo e per qualche motivo non mostra il profilo e nemmeno i post. Sn97lamb. Mi concentro, cercando di collegare quel nickname a un nome che mi è noto o cercando di ricordare se l'ho già sentito. Niente.
"Devo scoprire chi è"
Immersa nei miei pensieri, non mi accorgo neanche della chiave che gira nella toppa. Mi rendo conto che non sono sola in casa solo quando mia madre trilla: <<Tesoro, sono a casa!>>

Mollo il cellulare e mi accorgo di non aver nemmeno tolto le scarpe. Le sfilo e le lancio dall'altra parte della stanza, poi grido: << Ciao! Arrivo!>>

A casa mia si urla molto. Non per collera o roba simile, ma a causa degli spazi. Abitiamo in una villetta abbastanza grande, appena fuori città. Gridiamo per farci sentire da una parte all'altra dell'edificio. A causa della grandezza della mia casa, quindi, sono rimasta senza voce, come mio padre, un'infinità di volte; ma mia madre mai, per un motivo che conosce solo, o nemmeno, lei. Tutto questo sbraitare in giro per la casa mi ha risparmiato molte sgridate da parte di papà, ma mi ha causato parecchie occhiate stranite da parte degli amici che vengono a trovarmi, i quali si ritrovano a sobbalzare ogni volta che ho bisogno di mia madre.

Raggiungo mamma in cucina e vedo che ha iniziato a preparare la cena.

"Troppa cena"

I miei timori iniziano a mettere le radici. <<Mamma?>> chiedo titubante <<Io non ce la faccio a mangiare tutto>> dico, indicando il cibo in pentola. << Certo che no, ne offrirai un po'>> mi risponde. << Ma tu e papà non sarete al lavoro?>> cerco di rimandare l'inevitabile. << Esatto>> Non mi presta molta attenzione. Meglio, così non vedrà la mia faccia quando lo dirà. <<Quindi a chi dovrei offrire la cena?>> non posso far finta di niente, quindi eccoci qui, a sentire l'ultima cosa al mondo che vorrei uscisse dalla bocca di mia madre. Si gira verso di me. << Al babysitter ovviamente, non te l''avevo detto?>> Il piccolo barlume di speranza al quale ancora mi aggrappavo muore con questa frase. <<Ah, hai ragione>> abbozzo un sorriso tirato, ma dalla sua faccia capisco che non sono una brava attrice. << L'avete trovato, quindi. Com'è?>> se proprio devo averne uno voglio almeno avere un'idea di come sia prima di incontrarlo. << Sinceramente non lo so. Intendo che ho avuto un colloquio con lui al telefono, non ce la facevo con i lavoro ad averne uno personalmente. Ma mi è sembrato una brava persona e anche il suo curriculum e i suoi studi sono a posto. Si chiama... Mane.>> Apro la bocca per farle un'altra domanda ma mi precede: << Non chiedermelo, so solo il cognome.>>

Mia madre quando vuole sa avere proprio la testa fra le nuvole. Sono in divano da mezz'ora, a rimuginare e fantasticare su "Mane". Mia madre si affaccia alla porta. << Melissa, io sto andando. Chiudo a chiave, quindi quando arriva il->> sono sbalordita. <<Cosa?! Vuoi dire che mi lasci da sola ad aspettare una persona che nessuna delle due ha mai visto? Dovrei farlo entrare mentre sono a casa da sola?>> sto letteralmente sclerando. << Amore, altrimenti arrivo in ritardo al lavoro. Facciamo che mi mandi un messaggio quando è arrivato. E sono sicura che sarà una persona stupenda>> conclude con un bacio sulla fronte e fa per uscire. <<Mamma!>> la trattengo ancora un attimo, <<Verrà tutti i giorni?>> chiedo, cercando di capire per quanto tempo dovrò essere trattata da bambina. << Oh no, cara. Non te l'ho detto?>> Sembra sorpresa da sé stessa. <<Ce ne sono due.>> Chiude la porta e sento la chiave che fa scattare il chiavistello.

"Ce ne sono due"

Venti minuti dopo, suona il campanello.


_Spazio autrice_

Ehilà! Spero abbiate apprezzato questo capitolo❤❤❤

Chi è sn97lamb? Cosa succederà tra Meli e Dean? Chi è e com'è Mane? Cosa vuol dire "ce ne sono due"?

Mi sto divertendo molto a inventare il personaggio di Melissa e spero, nel corso della storia, di far arrivare anche a voi le varie sfaccettature del suo carattere.

Baci_

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