Alcione

quattro

Vik non mentiva, non ricordava la località del ponte zannuto.

Ci guidò però fino al villaggio alle porte della foresta e lì iniziammo a parlare con gli abitanti-bot per trovare un modo di procurarci una mappa. Ci dividemmo in tre gruppi: noi tre ragazze in uno, Vik, Orion, Fire-rocket e Titus nel secondo e infine Digit, Chi e Yngue nell'ultimo.

Introdurrò i miei compagni maschi poco per volta così da farne un quadro generale.

Vik, nickname di Viktor, come ho detto più e più volte, è il nostro leader: ha una grande determinazione e vuole prepararci al meglio facendoci fare molte missioni per potenziare i parametri e alzare il livello delle abilità speciali. Quando vuole intraprendere una missione non ci lascia finché non l'abbiamo completata, spesso esausti. Non c'è da pensare però che ci costringe a trascurare scuola e impegni: ogni inizio settimana stiliamo assieme un programma rispettando i tempi di ognuno; siamo molto organizzati. Nel gioco conserva il suo aspetto: capelli cinerei e occhi verdi ghiaccio, statura imponente e una struttura longilinea e usa l'arco.

Anche nella vita reale è un bravo ragazzo, rappresentante nel consiglio studentesco nel mio liceo, frequenta il quinto e iltimo anno ed è ben visto da tutti i suoi professori. Pratica scherma e suona il violino, proviene da una famiglia a capo di una rinomata azienda commerciale (sta studiando cinese con un tutore privato) però non se ne vanta. I suoi genitori però pretendono molto da lui, lo vogliono sempre pieno d'orgoglio e al primo posto in qualsiasi cosa faccia. Ammiro molto Viktor per il fatto che non molla: usa i videogiochi per riscattarsi un po' e sfogare tutte le tensioni a cui è sottoposto.

Per quello che posso intuire, penso che preferisca gli uomini alle donne come compagni di vita, lo ha lasciato spesso intuire con parole e azioni ma non è ancora ufficiale come cosa -oltre a noi nessuno lo può pensare e non vogliamo corrano voci che potrebbero procurargli guai con i suoi genitori.

Geoffrey è in classe mia, al quarto anno, ed è la mente del gruppo e Vik il braccio. Stratega fenomenale, ci ha sempre spiegato chiaramente quali azioni compiere però lasciandoci comunque libertà di scelta. I due riescono a sfruttare le nostre qualità al meglio garantendo il successo; lui è uno spadaccino.

E' un gran lettore, oltre che videogiocatore: mi ordina certi libri (lavoro in libreria) che impiegano diverse librerie affiliate e corrieri per la consegna, non demorde mai neanche di fronte alle spese. Ha un piccolo lavoretto nell'officina di suo padre e suo nonno come una sorta di segretario: tra scartoffie e computer ci sa fare, spesso viene anche chiesto il suo aiuto dagli anziani del quartieri per capire il funzionamento dei telefoni o computer, anche per problemi con le pensioni. In classe aiuta come può a tenere la calma e ha certe amicizie utili per avere un'idea delle verifiche. Ha un'interessante conoscenza dell'architettura greca e gotica, sembra un professore di storia dell'arte quando ne parla: gli brillano addirittura gli occhi.

Fire-rocket è Marco, il fratello maggiore di un anno di Ellys; non lo conosco molto dato che si è unito a noi solo nell'ultimo mese e evita sua sorella, di conseguenza me e Idla, il meglio che può. E' il capitano della squadra di basket della sua scuola, differente dalla mia, e ha una grande passione per la moto. E' una testa calda, ricordo bene molte volte in cui è tornato a casa livido reduce da risse scoppiate per un nonnulla. Quando è tranquillo ha un'espressione leggermente malinconica senza volerlo, all'inizio pensavo fosse sempre triste ma, come mi garantì Ellys, era normale. Anche lui arciere, si è specializzato anche in pozioni, soprattutto curative, rendendolo in gergo "l'healer" del gruppo.

Dei quattro rimasti ne parlerò più avanti, per non confondere le idee.

Dopo una decina di minuti e diverse arrabbiature ottenni una pista parlando con il fabbro. Ci disse che aveva dei problemi con una creatura che spaventava i viandanti che cercavano di attraversare un ponte zannuto.