What separate me from you

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Se c'è una cosa che odio di più delle carte di Mitomagia messe in disordine, quella è l'amore non corrisposto.

Dopo la mia "cotta adolescenziale" per Percy, mi ero ripromesso di non innamorarmi di uno che non fosse ufficialmente gay. O almeno, bisex.
Evidentemente devo stare abbondantemente sulle palle a quel pazzo con il pannolino, perché ha deciso di rifarsi due risate, tirando
un'infinità di frecce, tutte su di me. Urrà.

Che poi, non poteva scegliere un altro soggetto?! Noo, ovviamente doveva farmi innamorare di Mr. casinista, dico-solo-stronzate, sexy, chiappesode sono-estremamente-etero Leo
Valdez. No, davvero, grazie. Non bastavano tutte le seghe
mentali -ho detto mentali, eh- che ho fatto su Percy, adesso pure
Leo mi ci voleva?!

Dovete sapere che questa cotta non è saltata fuori dalla sera alla mattina. Io e Leo ci siamo avvicinati molto negli ultimi mesi. Abbiamo cominciato ad uscire, a inviarci messaggi, a parlare di più. Siamo diventati migliori amici, e qualcosa -almeno per me- è scattato.

Insomma, capitemi, chiunque si innamorerebbe di uno che è bello
anche quando esce dall'officina, con la fronte imperlata da
goccioline di sudore e con il grasso spalmato sulla faccia,
facendo risaltare i lineamenti da elfo. Quando poi cerca di pulirsi con il dorso del guanto, anch'esso sporco, solo per
peggiorare la situazione, tu non puoi non perderti in quel suo sguardo concentrato e nei suoi movimenti quasi meccanici. Come quando si scosta i ricci ribelli da quello spettacolo che sono i suoi occhi, quando incontrano la luce del sole. Due pozze color carbone con qualche filamento dorato, sparso qua e là, come se, al posto delle iridi, ci fosse un cielo stellato...

Sì, ragazzi, sono andato. E di brutto.

Ma il signor Caliente non può essere bravo solo nel costruire le cose. Ovviamente no! Deve saper anche suonare magnificamente la chitarra. Una festa per i miei ormoni da donna mancata.

In questo momento lo sto guardando mentre le sue dita si muovono delicate sulle corde della chitarra acustica, strimpellando un motivo latinoamericano. Passo dal fissare le sue dita lunghe e affusolate al suo viso illuminato dalla luce soffusa del fuoco. Sul suo viso campeggia un lieve sorriso, che fa andare i miei neuroni in vacanza alle Caraibi e le farfalle nel mio stomaco cercano di uscire... Anche se, forse, l'ultima cosa è più dovuta alla fame. Sicuro.

Abbiamo deciso di fare un nostro falò personale, almeno una volta alla settimana. Questa idea non poteva venire se non dalle ragazze.
- Renderà più unito il gruppo - dicevano. Qui di unito io non vedo proprio niente, se non le bocche delle nostre tre coppiette.

Mentre loro slinguazzano amorevolmente, io fisso SexyValdez finire la sua canzone, per poi immergermi nelle sue fossette, non appena mi rivolge un sorriso. Quelle fossette potrebbero nascondere i segreti dell'universo, per quanto sono profonde. Non sto scherzando.

- Hey, ragazzi -dice attirando l'attenzione degli altri -Ho avuto una fantastica idea!-
- È un'evento da ricordare - proclamo, suscitando le risate degli altri.
- Come il fatto che tu abbia pronunciato più di una sillaba. OHHHHHHHHHHH -Touchè.
Sbuffo girando la testa dal lato opposto, fingendomi offeso, mentre lui -lo stronzo- ride di gusto.

- Comunque, perché non formiamo una band? - In questo momento vorrei avere una macchina fotografica per immortalare le facce di tutti. Noto un mix di stupore, approvazione e lo sguardo adessotibuttonelTartaro e se la cosa non mi scandalizzasse così tanto, mi lascerei scappare una risata.

- Andiamo! -continua lui - Io so suonare la chitarra, Jason anche, Percy tu se non sbaglio sai suonare il basso e Frank la batteria. Saremo un gruppo fantastico, faremo cover delle nostre band preferite e ci chiameremo "i semidei più sexy del mondo" - Leo. Sparati.

What Separates Me From YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora