Chapter 11

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C'era un rumore metallico che proveniva da una macchina.

Biip biip biip.

Aprii gli occhi. Le palpebre erano tanto pesanti, pensai di aver dormito un giorno intero.
Guardai alla mia sinistra, tra il muro e il lettino dove ero stata messa, c'era quella macchina. Era attaccata a me tramite il mio braccio e mi misurava la pressione.
Come se mi servisse, pensai. La staccai e smise di fare quel fastidioso rumore.
Alzai gli occhi, ancora mezza addormentata. La stanza era verde chiaro chiaro, metteva tranquillità.
Infermeria, indovinai.
Facendomi forza mi misi seduta con le gambe a penzoloni sulla sinistra del lettino.
Strofinai gli occhi con entrambe le mani, e vidi che sulla sedia difronte a dove ero seduta, vi dormiva il Capitano, che teneva ancora il pollice e l'indice della mano destra sulla guancia e sulla tempia, per reggere la testa. Probabilmente mi stava aspettando.
Guardai l'orologio sulla parete, segnava le 3:26 di mattina.
Piano piano aprì gli occhi anche il Capitano, che indossava ancora la sua tuta blu con la stella sul petto. Mi chiesi se mai se la togliesse, quella tuta.
Chissà se ci va pure a dormire.
"Buongiorno" disse cercando di aprire il più possibile gli occhi.
"Hey, Capitano" risposi
"Chiamami Steve"
"Okay" risposi sorridendo.
"Come stai?" mi chiese, andando lentamente con il peso sul bordo della sedia e mettendo le braccia sulle ginocchia, per poi stringersi le mani.
"Bene, e tu invece?"
"Bene, grazie a te. Volevo solo ringraziarti"
"Non ti preoccupare" dissi sorridendo
"Come sei riuscita a farlo?" chiese sbalordito
"Io..non lo so" ma mi fermai. Pensai subito alla StarkTower e agli alieni.
"E Pepper? Dov'è? Sta bene?" dissi tutto d'un fiato, preoccupata.
"Dorme, in una casa vicino alla base. Fury dice che qui non poteva stare. Era uscita prima che gli alieni entrarono, così dice Banner. Lei dice di aver sentito presenze, in casa, così era uscita per prendere una boccata d'aria. Beh, è stata fortunata"
"Già"

Anche non conoscendolo, mi feci un'idea di Loki. Come mai tanta voglia di tormentare la gente?

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Sentii delle voci echeggiare lungo la strada che stavo percorrendo nella base e indietreggiai, curiosa.
Una voce di un uomo, pensai.
Mi avvicinai ad una porta, dove la voce sembrava più forte. Misi le mani sulla porta, poi l'orecchio, per sentire meglio.
"Banner" dissi, pensando che fosse la sua di voce.
Ad un tratto la porta s'aprì.
"Dobbiamo trovarlo" disse Bruce, che mi dava le spalle.
Difronte a lui c'era Tony che, con l'indice curvo appoggiato sulla bocca e gli occhi assottigliati, annuiva. Poi, si distrasse, accorgendosi di me.
"Riley" disse avanzando verso di me, sembrava essere sollevato, nel vedermi.
"Tony" dissi sorridendo, aspettando che lui fosse abbastanza vicino a me.
Poi, mi abbracciò, tenendo salda la mia testa con la sua mano e l'altra che mi circondava la vita.
"Stai bene" affermò.
"Si, sto bene"
Chiusi gli occhi, gustandomi a pieno quell'abbraccio, come mai in tutta la mia intera vita. Non ero tanto di abbracci.
Infondo, mi serviva.
Riaprii gli occhi, senza staccarmi dall'abbraccio, e vidi Bruce che sorrideva, imbarazzato.
Così ritornai in me, facendo allontanare Tony.
"Trovare cosa?" chiesi a Bruce
"Il Tesseract" rispose invece Tony.
"Il cosa?" rigirai la testa verso Bruce, che sta volta riuscì ad essere più veloce di Tony.
"Il Tesseract. Un portale da un mondo ad un'altro. Come credi ci siano arrivati qui gli alieni?"
"Di sicuro non a piedi" risposi secca.
"Dobbiamo prenderlo prima che ritornino, e trovare un modo per distruggerlo" disse Tony.
"Io vado a farmi una doccia calda, ho lavorato tutta la notte, mi ci vuole un po' di riposo" disse Bruce appoggiando il suo camice bianco sull'appendi abiti.
"Cerca di trovare un modo per distruggerlo, intanto" continuò
"Sarà un po' difficile senza averlo qua" rispose.
"Già" disse Bruce facendo traballare la voce, ridendo.

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C'era un fosso, circondato da enormi alberi verdi e alcuni con foglie arancioni. Era un posto bellissimo, e anche un nascondiglio perfetto.
Mi avvicinai piano, avevo paura.
Mi ritrovai sull'orlo del grande buco, sporgendomi per vedere cosa ci fosse nascosto.
Vidi solo un leggero bagliore, là infondo.
Volevo vedere cosa fosse.
Cercando di non cadere, scesi.
Man mano che andavo giu, il bagliore si faceva più intenso e di un blu magnifico, un blu mai visto in tutta la mia esistenza. Forse nemmeno in tutta l'esistenza umana.
Il percorso fece una svolta a destra e lì, la luce mi accecò gli occhi. Ci vollero pochi secondi, poi gli occhi si abituarono a quel bellissimo blu, e man mano riuscii a vedere cosa emanava quella luce.
Un cubo, blu, e con dei segni disegnati sopra.
"Il Tesseract" mi echeggiò una voce nella testa.

Mi svegliai. Era solo un sogno, pensai.
Mi alzai di colpo. Dovevo dirlo a Fury.
Mi alzai con un balzo dal letto della mia camera, correndo per aprire la porta.
Percorsi a passo svelto il corridoio, cercando di trovare Fury.
Poi, la sua voce, che vagava in tutto il corridoio metallico.
"Tu sai come fare?" disse a chi stava camminando accanto a lui.
"No, Signore" disse, ora con la sua voce inconfondibile, Steve.
Svoltai l'angolo, riuscendo finalmente a vederli.
"Io lo so" dissi, sventolando la mano.
"Io so dove trovarlo"

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"Beh? Com'era il posto?" disse Bruce con le braccia conserte, aspettando ansiosamente una mia risposta.
Io presi un foglio e facendo qualche smorfia iniziai a disegnare.
"Grossomodo, era così" dissi finendo il disegno, alzandolo per mostrarglielo.
Lui sbarrò gli occhi.
"Mio Dio" disse, passandoglielo a Fury, girando il foglietto ruotando il pollice e l'indice.
Lui lo prese con forza, accartocciandolo.
"Se si trova qui" disse mostrando la pallina di carta "sei fottuta".

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"Ecco, è qui" disse Bruce indicando il buco "Proprio a due passi dalla base"
"Scendi" mi disse Fury, indicando a sua volta la fossa.
Alzai un'attimo la testa, ammirando gli alberi. Erano precisi identici al mio sogno.

Scesi, scesi sempre di più. Girai, ed eccolo lì, il cubotto, il creatore di un mucchio di problemi.

Salve! Ecco l'undicesimo c:
Volevo ringraziare tutti quelli che commentano e leggono la mia storia, ne sono davvero felice, e continuate a farlo c:
Al prossimo capitolo

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