Capitolo 1

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Era una calda e afosa estate del 1985 quando arrivammo all' Hotel.

<<Annabelle, finalmente ce l'hai fatta a convincere i tuoi a non trascorrere l'estate con quella mummia di tua nonna! >>.

<< Ahahah!! Allison sei stata la mia salvezza!! Spero tanto che questi tre mesi a Montecarlo non volino, voglio divertirmi e rilassarmi.. che ne dici, disfiamo la valigia??>>.

Nel sistemare i miei abiti mi guardai intorno e rimasi stupita dalla bellezza della suite; notai che in entrambe le nostre camere da letto e nel salone d'entrata, era presente un immenso e raffinato lampadario di cristallo in stile Boemia. Il mio sguardo venne catturato dalla magica atmosfera che i raggi del sole e i cristalli stessi riuscivano a creare. Nell'uscire in terrazza andai a sbattere contro il pianoforte, strumento che sapevo suonare alla perfezione, grazie alle noiose lezioni imposte da mia madre.

Per rompere il silenzio che si era creato, chiesi: <<Allison, allora, ti piace il panorama?>> cosi euforicamente mi rispose :<<Si è davvero fantastico!! Hai visto quanti bei ragazzi ci stanno aspettando in quel pub laggiù? Che ne dici di farci belle e andare a rimorchiare?? Devi assolutamente dimenticare quello stronzo del tuo ex!! Tieni, metti questo, ti aiuterà ad attirare qualche bel garçon!>>.

"Come fa a non capirmi? In questo momento, da me,  pretende troppo..non posso dimenticarmi di lui così presto, dopotutto sono passati solo quattro mesi dalla rottura.."

<<Quindi?? Pensi di muoverti o vuoi farmi invecchiare?? Dai alza quel bel culetto sodo, ti do cinque minuti per prepararti! Sai che odio aspettare!>>.

Prima che mi sbattesse la porta in faccia, cercai di oppormi, ma senza alcun successo. Rassegnata indossai l'abito e  decisi di accompagnarla.

Era la nostra vacanza e non avevo la minima voglia di rovinarla.

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Nel sedermi al bancone del bar mi sentii particolarmente a disagio a causa dei tanti sguardi che quelle innumerevoli persone mi rivolgevano. La colpa di tutto ciò era unicamente di Allison; mi aveva costretta ad indossare quel suo succinto abito, che lei stessa amava, in quanto metteva molto in evidenza la sua figura formosa e sensuale. Invidiavo molto la sua folta chioma selvaggia che incorniciava i lineamenti di una donna ormai matura con quelle sue labbra carnose e i suoi occhioni da gatta. Il suo modo di porsi mi aveva sempre colpita, la sua personalità esuberante e la sua sicurezza, erano da sempre il suo punto di forza; caratteristiche che a me sono sempre mancate!

Il tempo trascorreva tra una chiacchiera e l'altra così le dissi: <<Io non avrei mai avuto il coraggio di tagliare in quel modo i capelli, anche se ti donano molto!>> << Cara, devi capire che le acconciature dai capelli corti stanno bene ad ogni età: sono eleganti sulle donne moderne ed in carriera, di classe sulle signore, sbarazzine e divertenti sulle ragazze più giovani. E poi diciamolo: sono pratici e comodi, soprattutto quando il capello è riccio come il mio!!>>. Come al solito, lei non perdeva occasione per farsi dei complimenti, non era per niente modesta.

Ci stavamo godendo quel tranquillo pomeriggio estivo e quel venticello fresco, che metteva in secondo piano quel caldo africano da più di un'ora, quando un ragazzo si avvicinò e prendendomi la mano mi rivolse la parola: <<Ehi incanto! Questo è il mio biglietto da visita, ho notato che  mi guardavi e ho capito che lo avresti desiderato.>> <<Ehi, ehi, ehi vacci piano..non ti smentisci mai eh?! Scusate ragazze, ma l'ho perso di vista per un momento e ha già fatto la sua figuraccia.. comunque piacere, io sono Holly!>> si presentò la ragazza dai luminosi capelli dorati, sorriso perfetto e occhi color del cielo. << Piacere, Annabelle, lei è Allison.. siamo qui in vacanza e alloggiamo nell'hotel qui di fianco, anche voi siete qui in vacanza?>>. Così in modo altezzoso lei rispose << Sono nata e cresciuta qui, potrei persino definirmi la padrona del posto, non a caso la famigliaLowell  è molto rinomata da queste parti!!>>; a quel punto Allison, imitandola, intervenne dicendo :<<Annabelle, magari la "padrona" del posto sa dirci dove andare alla sera per divertirsi>>. Così, imbarazzata dal contesto, cercai di rivolgere la domanda in modo più educato e dissi :<<Holly, noi siamo qui da poche ore e non abbiamo idea di cosa fare la sera, hai qualcosa da proporci?>>. Il discorso si concluse con la ragazza che bevve l'ultimo sorso del suo drink e in maniera sbrigativa ci invitò a una festa, che si sarebbe tenuta la sera stessa, informandoci che ci sarebbe venuta a prendere in limousine alle 21.00.  Allison era particolarmente entusiasta della proposta e non esitò ad abbandonare il pub.

Il passato che non soDove le storie prendono vita. Scoprilo ora