capitolo 2 (nuovo)

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Non sapevo chi fosse, riuscivo solo a vedere qualcuno coperto fino alla testa con un mantello nero dirigersi verso la foresta proibita.

*
Non avevo idea di cosa fosse scattato precisamente nel mio cervello in quell' instante. Reagii impulsivamente e iniziai silenziosamente ad inseguire quella sospettosa figura nel cuore della foresta.

La persona si fermò pochi metri più avanti, io mi nascosi dietro un fitto arbusto sperando che non mi notasse.

Non era da sola

Si avvicinarono altre persone vestite allo stesso modo.

"Qual è il motivo di questo raduno?" disse una voce femminile stridula e carica di follia.

Ero troppo lontana per poter scorgere qualche dettaglio dei volti, dato che il resto del corpo era avvolto nel mantello color pece.

"Semplice." rispose un tono maschile dall' aria sofisticata e possente. Alzó la manica dell' avambraccio sinistro mostrandola ai presenti.
"Credo che tutti voi abbiate notato il colore del vostro marchio ultimamente. È nitido. Immagino sappiate tutti cosa significhi, giusto?"

Tesi l' orecchio, non era facile cogliere ogni parola pronunciata.

"Non è mai stato così nitido, nemmeno quando.." disse un' altra donna, con una voce più dolce.

"Quando?" le rispose un ragazzo, aveva meno di vent'anni a giudicare dal timbro di voce.

La donna lo guardó con aria preoccupata.

"Da quando Voldemort ha fatto ritorno." esordì un' uomo.

Quando udii quel nome la mia schiena venne attraversata da un brivido.

Erano sicuramente mangiamorte.
Due anni fa alla finale della Coppa del Mondo di Quidditch ci fu un loro assalto. Notti così non si dimenticano.

Non dissero altro, scomparirono nella notte smaterializzandosi.

Tornai verso il castello restando vigile, entrai cercando di non fare il minimo rumore, scesi nei sotterranei ed entrai nel dormitorio.

Avevo paura. Se si verificasse lo stesso episodio del '94, troppe vite innocenti ne finirebbero vittime.

Cominciai a farmi domande, non riuscivo, non potevo dormire in quel momento. Se dei mangiamorte erano vicino alla nostra scuola significa che qualcuno qui dentro era coinvolto.

Le mie compagne dormivano profondamente, ciò mi faceva credere che non siano loro le complici.

Quella persona potrebbe essere chiunque, un insegnante, custode, studente..un' amico. Tutti.
Dovevo stare attenta, tenere alta la guardia.

Se all' interno della scuola ci fosse qualche animago?

In quel momento lanciai un' occhiata alla mia civetta.
"Devo essere impazzita per sospettare anche di Maze." dissi quasi stupita da me
stessa.

***
La mattina dopo ero ancora lì, immobile nel mio letto a braccia conserte a fissare il soffitto; non avevo chiuso occhio.

"Alzati Samantha" disse Pansy guardandomi. Aveva i capelli tutti arruffati e il trucco del giorno prima ancora sbavato sugli occhi, quasi mi scappò una risata nel vederla conciata così.

Indossai la divisa e strinsi leggermente la cravatta verde e argento al collo.
Entrai in Sala Grande scrutando la maggior parte delle persone, meglio non fidarsi di tutti.

" MA BUONGIORNO!" questa voce mi fece sobbalzare.

"Nicholas! Mi hai spaventata!"

"Oh che tragedia" disse prendendomi in giro. "Accidenti che occhiaie! Il tuo trucco non è abbastanza forte da coprirle. Hai dormito stanotte?"

"Grazie, Nicholas. Gentile come sempre. E no, non dormito stanotte."

"Come mai? Pensavi ad un ragazzo, ammettilo." scherzò lui

"Chi pensava a chi?" Si intromise la mia migliore amica.

"Sam pensava ad un ragazzo la scorsa notte."

"Smettila, idiota" dissi ridendo dandoli un piccolo pugno sulla spalla.

"Buongiorno ragazzi" disse Alexander

"Buongiorno Alex" dicemmo all' unisono.

"Stai bene Sam? Hai una faccia." esordì lui.

"Siete simpatici stamattina eh? Vado a fare colazione, non riesco a sopportarvi senza aver mangiato."
Dissi facendoli l' occhiolino e andai a sedermi al tavolo della mia casa.

Controllai il nuovo orario e scoprii di avere Difesa contro le Arti Oscure con i grifondoro alla prima ora. Questo significava due cose:

Primo, Nicholas mi avrebbe rotto le scatole tutto il tempo facendomi perdere punti.

Secondo: Piton.

**
Fui tra i primi ad entrare in classe e, ovviamente, Nic non era ancora lì.
Trovava un certo gusto nel far arrabbiare Piton.

"Eccomi zombie, ti sono mancato?" disse Nicholas varcando la soglia della classe facendo, inevitabilmente, voltare tutti.

"Tu non sai quanto" dissi con una dolce nota di sarcasmo nella voce.

In quel momento la porta sbatté con violenza e Piton entrò nella stanza prendendosela con tutti i ritardatari che non avevano ancora trovato un posto, compreso Nic.

***

Stavo scrivendo ordinatamente gli appunti della lezione fino a quando un pezzetto di pergamena non atterrò sul mio banco.
Guardai immediatamente verso Nic che ricambiò lo sguardo sorridendo e lessi il suo biglietto.

"Che fai? Mi annoio."

"E devi proprio scassare a me?:)
Fai qualcosa di utile, prendi appunti." Scrissi su un altro pezzetto di pergamena facendolo lievitare fino al suo posto.

"Non prendo appunti, copio sempre da te ;)"
Comunque ai sentito qualcosa ieri sera?" scrisse rilanciando il biglietto.

"Nicholas. 'Ai' si scrive con l' H..
Cos' hai sentito ieri?"

"Noto con piacere che alla signorina Sheperd e al signor Woods non interessa la mia lezione. Cinque punti in meno ad entrambe le case."
Disse Piton freddo, con il suo solito tono lento e severo.

Fulminai Nicholas con lo sguardo mentre ricevevo alcune occhiatacce da parte dei serpeverde, non era mai successo che perdessimo punti a causa mia.
I grifondoro no, ormai erano abituati a perdere punti per colpa di Nic.

"Sarai contenta adesso. Grazie mezzosangue." Sputò acido il ragazzo di fronte a me.

"Non sai quanto sia dispiaciuta, Malfoy." Dissi con tono sarcastico guardandolo con aria torva.

Spazio autrice:
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Si. Ho ripubblicato il secondo capitolo cambiando un po' di cose, sia per la storia, sia per la stesura.
Spero vi piaccia, a breve uscirà il terzo:)

Baci💚

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