my Urge・taekook・[italian translation]

・capitolo 1 ・

IT: Questa storia appartiene a Whynottaekook copiare, scaricare o rubare questa storia nel mio paese è un reato punibile.

EN: This story belongs to Whynottaekook and nobody else. Copying, downloading or stealing this story in my country is a punishable offense.

FR: Cette histoire appartient à Whynottaekook et à personne d'autre. Copier, télécharger ou voler cette histoire dans mon pays est un délit punissable.

VN: Câu chuyện này thuộc về Whynottaekook và không ai khác. Sao chép, tải xuống hoặc lấy cắp câu chuyện này ở quốc gia của tôi là một hành vi vi phạm có thể bị trừng phạt.

Translator: Voglio ringraziare Whynottaekook per avermi lasciata tradurre questa fanfiction!

I want to thank Whynottaekook for letting me translate this fanfic!

"No, per favore! Aprite la porta! Qualcuno!" Taehyung aveva urlato sbattendo ancora il proprio corpo contro la porta, anche se non veniva sentito. Taehyung si era trovato spesso in situazioni simili.
Stava semplicemente cercando di prendere da bere dalla fontana d'acqua quando era stato bendato e spinto nel ripostiglio. Aveva gridato perché l'oscurità era troppo per il Taehyung di 7 anni. Si era rannicchiato nell'angolo dell'armadietto portando le ginocchia al petto prima di iniziare a singhiozzare tra le sue gambe.

Improvvisamente, era risuonano un botto che aveva fatto tacere Taehyung. I suoni erano diventati più forti e vicini. Diverse urla potevano essere sentiti da fuori. Le grida di molti uomini erano udibili. Taehyung aveva riconosciuto le urla di alcuni suoi compagni e insegnanti prima che i corridoio diventassero presto silenziosi.

Aveva aspettato un secondo prima di sentire dei passi avvicinarsi. Aveva cercato di stringersi ancora di più nell'angolo della stanza. Uno sparo era risuonato verso la porta e questo aveva fatto urlare Taehyung per la paura e collassare sul pavimento. Presto la porta si era aperta e di fronte c'era un ragazzo più grande. Jungkook di 9 anni. Jungkook era entrato nella stanza mentre le luci provenienti dal corridoio illuminavano un po' la camera buia. I suoi occhi si erano posati sul piccolo ragazzo steso sul pavimento.
Aveva scrutato la stanza prima di girarsi nuovamente verso Mr. Choi che era il suo maggiordomo personale. Aveva indicato il ragazzo prima di ritirarsi di nuovo da suo padre che era in fondo al corridoio. Un uomo che supplica per la propria vita nella comprensione di suo padre.

"No! Fermati! Ti prego!" un proiettile aveva attraversato la testa dell'uomo implorante prima che suo padre buttasse il suo corpo senza vita di lato. "Abbiamo finito qui." aveva parlato all'interno degli auricolari prima di girarsi verso suo figlio che stava guardando con un sorriso sulla faccia. Dietro di lui Mr. Choi stava tenendo il corpo di Taehyung nello stile da sposa.
"Chi è?" gli aveva chiesto il padre di Jungkook.
"Lui è mio" aveva detto Jungkook con un'espressione vuota. Suo padre aveva sorriso e annuito prima di dirigersi verso le macchine.

Dopo 20 minuti buoni di guida erano arrivati a casa.

Una volta entrati le domestiche avevano salutato il loro giovane signorino Jungkook. "Signorino Jungkook è l'ora del suo bagno" aveva detto una delle domestiche.
Jungkook aveva annuito e l'aveva seguita lanciando un'occhiata a Taehyung che era ancora incosciente prima di andare via. Suo padre, Jisung, aveva guardato l'altra domestica di suo figlio indicando Taehyung.
"Lavalo e dagli dei vestiti nuovi, poi lascialo nella camera di Jungkook quando hai concluso."
Lei aveva annuito e Mr. Choi l'aveva aiutata a portare Taehyung nell'altro bagno per prepararlo.

Timeskip~

Gli occhi di Taehyung si erano aperti e immediatamente si erano scontrati con gli occhi marrone scuro di un ragazzo.
I suoi occhi si erano spalancati e aveva iniziato velocemente ad impanicarsi non sapendo dove si trovava. La stanza era piuttosto grande con sfumature di rosso e nero ovunque. Il letto dov'era steso era molto più grande del proprio ed era coperto da biancheria nera. Aveva guardato il ragazzo e aveva parlato esitante. "Dove sono e chi sei?" aveva detto con le lacrime agli occhi.
Jungkook lo aveva guardato prima di ridacchiare dolcemente. "Siamo nella mia camera, e tu sei mio ora."

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Beh, questo è il primo capitolo, non sono molto pratica e non ho la più pallida idea di cosa sia venuto fuori ma non fate floppare tutto questo, lasciate una stellina dai