trentanove

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johnny si svegliò per primo il secondo giorno. ten dormiva di nuovo sul pavimento, entrambi però sapevano di non volerlo. ten stava russando dolcemente mentre gli uccelli cantavano, johnny sorrise guardando il ragazzo.

fuori dalla sua camera d'infanzia poteva sentire la sua famiglia parlare, nonostante lui e ten non fossero imparentati in alcun modo, sentiva come se lui facesse parte della famiglia, ma nemmeno lui capiva cosa significasse.

ten sussultò improvvisamente dalla posizione in cui era sdraiato il che spaventò johnny. i suoi occhi si aprirono e si sedette dritto.

"ten?! stai bene?" chiese johnny con la paura nei suoi occhi mentre ten prendeva dei respiri profondi, il più grande guardò gli occhi del più piccolo riempirsi di lacrime all'improvviso, il che gli ruppe il cuore.

"ho- ho avuto un incubo" ammise ten, distogliendo lo sguardo così che johnny non pensasse fosse stupido. johnny vide ten asciugarsi gli occhi e si spostò sul letto così che ten avesse spazio per sdraiarsi.

"sdraiati qui, ten" disse johnny, cercando di convincere ten a guardarlo, ten annuì, la sua testa era abbassata mentre annullava lo spazio tra di loro, avvicinandosi al torso di johnny.

"cosa succedeva nell'incubo?" chiese johnny, assicurandosi che ten fosse a suo agio mentre le sue labbra venivano toccate dai suoi capelli (?).

"non... me lo ricordo" disse ten tranquillamente "mi dispiace johnny, sono stato con te solo per due giorni e sto già piangendo per delle cose stupide."

"non sei stupido..."

"sto piangendo per un incubo, johnny" ten rise, il suo naso era tappato per il pianto mentre johnny asciugava una lacrima dalla sua guancia "mi sto comportando come un bambino."

"non ti stai comportando come un bambino" lo confortò johnny "gli incubi sono fottutamente paurosi, amico!"

ten ridacchiò, prendendo un respiro profondo prima di asciugarsi di nuovo gli occhi, e sentire le sue calde guance macchiate dalle lacrime.

"è okay, sono con te" johnny sorrise, spostando i capelli dalla faccia di ten "sono le otto di mattina... potremmo dormire di più, sai?"

"è quello che faremo" ten annuì, chiudendo i suoi occhi e riposando la sua testa sul petto di johnny.

gli occhi di johnny si spalancarono all'improvvisa posizione in cui si trovavano, ten aveva la sua testa sul petto di johnny e le loro gambe erano intrecciate. il ragazzo aveva un'intera gabbia di farfalle nel suo stomaco mentre ten tornava a dormire.

sorrise, accarezzando dolcemente i capelli dell'altro ragazzo, addormentandosi.

jealousy - johnten (ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora