Chapter One - In the school

287 22 6
                                    

Trascinai la cerniera del mio zaino fino a chiuderlo. Me lo misi in spalla e, uscendo di casa, m'incamminai verso scuola con mia sorella minore Hellen. Misi le cuffiette nelle orecchie e iniziai ad ascoltare Death Valley dei Fall Out Boy. Adoravo la voce energica di Patrick Stump.

La canzone finì appena mettemmo piede nell'area della scuola. "Kelsey, ci vediamo dopo." dissi a mia sorella che mi lasciò sola immediatamente. Mi avvicinai ad un gruppetto di ragazze e le salutai con un bacio sulla guancia. Miley, Jason e Brianna erano le mie migliori amiche dall'infanzia, c'erano sempre e ti aiutavano in ogni circostanza.

"Buongiorno Fizzy." dissero all'unisono con voce squillante.

"Ciao ragazze, come avete passato le vacanze estive?" chiesi loro, sistemandomi lo zaino pieno di libri pesanti.

"La Grecia è bellissima." rispose Miley "Però i ragazzi per la maggior parte sono orribili." continuò stufa, sbattendo un piede a terra.

"Non ti preoccupare Miley, troverai il ragazzo giusto." la consolò Jason, sorridendo.

"Dai tempo al tempo." aggiunse Brianna con il solito affare saggio. Era la più intelligente fra di noi e la più studiosa.

"Io sono andata a trovare mio cugino a Manchester, tutti i suoi amici sono dei fighi assurdi." disse Jason fiera del suo viaggio e della sua fortuna. Il nostro discorso venne interrotto dal suono prolungato della campanella. Entrammo nell'edificio e ci separammo tutte quante per raggiungere la nostra rispettiva classe. La mia era la 4 B e quindi la più vicina fortunatamente. Assieme ad alcune compagne di classe, feci il mio ingresso in aula e mi andai a sedere vicino ad una ragazza dai capelli rossi, Dakota.

"Bentornati ragazzi." disse la professoressa di matematica, la signora Kounellis.

"Buongiorno professoressa." salutò tutta la classe all'unisono, tranne due ragazzi che ridevano tra di loro. Ashton Irwin, biondo, alto, riccio, capitano della squadra di calcio, bocciato e ovviamente amato dalle ragazze, e Michael Clifford, alto, carino, capelli sempre colorati, suonatore di chitarra e anche lui amato dalle ragazze. Presi il quaderno e scrissi qualche verso alla rinfusa, giusto per passare il tempo durante l'ora.

"The pictures that you sent me they’re still living in my phone,  I admit I like to see them, I admit I feel alone" sussurrò qualcuno alle mie spalle, leggendo le parole scritte sul foglio. Alcune ciocche di capelli solleticavano la mia guancia destra. Mi girai e vidi Michael con un sorriso beffardo stampato in faccia.

"Che belle parole." si complimentò lui, ritornando a sedersi sulla sua sedia. Un leggero rossore apparve sulle mie guance per il complimento.

"Ti piace scrivere poesie?" chiese il ragazzo sottovoce per non farsi sentire da nessuno. Non ebbi nemmeno il tempo di rispondere che la professoressa ci richiamò, dicendo di seguire e stare in silenzio. Diventai rossa in viso e mi scusai a bassa voce.

L'ora passò in fretta e la campanella risuonò in tutta la scuola. Presi la borsa e uscii dalla classe in fretta e furia, dovevo raggiungere le mie amiche immediatamente. Avevo un'ora buca a causa dell'assenza del professore di Lettere e quindi non avevo nessun problema. Stavo per girare l'angolo quando sentii afferrarmi il polso. Qualcuno mi trascinò nell'armadio delle scope, alzai lo sguardo e vidi due occhi azzurri. Era il mio ragazzo, Niall.

-Ciao amore.- disse lui, lasciando un bacio sulle mie labbra secche e screpolate per il freddo.

-Ehi.- sussurrai, approfondendo il bacio sempre di più. In quel momento mandai al diavolo le mie amiche e mi lasciai trasportare dagli ormoni. Fece scendere le mani dalle guance alle cosce e poggiò la schiena al muro freddo. -Dio Fiz, quando mi sei mancata.- sussurrò lui, baciandomi il collo passionalmente.

-Anche tu mi sei mancato, amore.- affermai a mia volta, toccandogli il petto scolpito da sopra la maglietta bianca.

-Stasera c'è una festa a casa di Luke Hemmings, ti và di venire con me?- chiese lui, alzandomi il mento con l'indice destro.

-E non accetto un no.- continuò, sorridendo dolcemente e lasciandomi un altro bacio a fior di labbra. Per te farei di tutto, pensai tra me e me ed annuii in segno di risposta.

258 ~ Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora