Sinceramente,non saprei dire da quanto durasse la "faida" tra me e il viziato Styles.Styles,viziato,stronzo,pervertito,casinista...se le vado a cercare nel vocabolario scommetto sono tutte nello stesso paragrafo.Gli ho dato cosí tanti soprannomi che il suo nome é quasi completamente sbiadito dalla mia mente.Purtroppo c'é quel "quasi" che rovina tutto.Per mia sfortuna quell'essere ha un nome:Harry.E non provate a paragonarlo al coraggioso Harry Potter.Harry Styles é tutto l'opposto del mio maghetto preferito.L'unica cosa che spero abbia in comune con quest'ultimo é la "maledizione".Vabbé tralasciando i dettagli,non é che Harry Potter avesse una vera e propria "maledizione".Aveva una sotto-specie di "linea di connessione" con Voldemort,che se non mi sbaglio,se uno moriva di conseguenza schiantava anche l'altro.Quindi-se non sto sparando cazzate-spero che lo stronzo Styles abbia qualcosa di simile.Stavo rimuginando su questi pensieri insensati quando con qualche difficoltá,con una forcina cercavo di aprire la finestra di camera sua.Caterin mi aspettava di sotto nel giardino-nascosta in una siepe spinosa,ma questi sono dettagli-per avvisarmi in caso arrivasse qualcuno.Non era la prima volta che facevo lavori del genere.Non mi sorpresi quando con un pó di pressione,l'anta della finestrella si spalancó.Dalla mia postazione potevo vedere la camera di Harry in ogni singolo e schifoso dettaglio.Un letto a baldacchino bianco occupava la maggior parte della stanza,parallelo ad esso,una piccola libreria in legno e una scrivania piena di scartoffie a parer mio solo ingombranti.Nelle mensole regnavano decine di foto incorniciate da cornici artigianali.Uno stereo se ne stava isolato in un angolo.A rovinare questo lato della camera che lo fa apparire come un sacro santo cristiano che va ogni domenica a messa,é purtroppo l'altro,che smentisce tutto.A parte il casino che era una cosa inguardabile(vari vestiari buttati a casaccio quá e lá)non era quella la cosa che mi sconvolgesse.Uno specchio costituiva il 99% della parete opposta circondato da quintali di boccette di profumo.Giá da questo inizi a comprendere la sua ossessione per se stesso.Con un balzo degno di cat woman mi avvicinai allo specchio.Il mio riflesso pareva distorto,ma penso-o spero-sia stata solo una mia impressione.Rimasi incantata nel fissare quella che sono io.Ciocche biondo rame incorniciano un volto dall'apparenza delicato ma dalla durezza del ferro,mentre due occhi azzurro cielo continuano a fissarmi.Restai impalata,a far scorrere lo sguardo su quella che sono adesso.Una sconosciuta.Ecco chi sono per me.Non mi accorsi che le mie palpebre si fossero chiuse,fino a quando dei rumori di passi mi risvegliarono dal mio stato di trance.«Cazzo cazzo cazzo!»borbottai rastrellando la sua stanza alla ricerca di un nascondiglio adatto a me.E per fortuna che Caterin mi doveva avvertire.Certo,ottimo lavoro Cate.Mi strinsi nella mia giacca in pelle,per trattenermi dal mettermi a piangere.Non poteva andare cosí.Destiny devi finire ció che hai iniziato.Cercai nella giacca la boccetta maleodorante.La tasca era piena di cianfrusaglie,l'unica cosa utile era la mia tessera scolastica.Trovata la boccetta,iniziai ad aprirla,tenendomi a distanza di sicurezza.Anche solo un goccio di quella schifezza e ti sarebbe rimasta per tutta la giornata la puzza di m****.Almeno su quello Cate mi aveva avvertita.«Mi sono dimenticato il cellulare!»la voce di Harry si avvicinava alla stanza,nonostante fosse attutita dalle mura.Calma Destiny.Appoggiai con attenzione la boccetta sulla scrivania e feci sorvolare lo sguardo nella stanza.Iniziavano a salirmi tutti i brividi su per la spina dorsale mentre sentivo i passi avvicinarsi.Con uno scatto dell'ultimo secondo,versai il mio profumo dall'essenza alla "merd"nella prima boccetta chanel che mi capitó a tiro.La maniglia scricchioló quando mi gettai come una pazza nell'armadio di Harry.Una sagoma scura attraversó la camera con un sospiro.Attraverso le fessure dell'anta dell'armadio,potevo vedere la sua preoccupazione dipinta sul volto.Io immobile come una statua,trattennii il fiato.Ti prego,ti prego,ti prego non aprire l'armadio.«Si é fottuttamente volatilizzato?!?»imprecó rumorosamente prima di rovistare tra i fogli ammucchiati sulla scrivania.Involontariamente iniziai a tremare.«Guarda nei jeans di ieri!»gli propose la voce di una donna,sicuramente sua mamma«E non dire parolacce!»lo ammonii.Il riccio rispose alla donna con uno sbuffo teatrale,dirigendosi immediatamente verso un paio di jeans gettati sul pavimento.I suoi occhi verdi si illuminarono quando tiró fuori da una tasca un'oggetto metalizzato.Con quattro passi precisi lo appoggió sul tavolino davanti allo specchio.Si chiuse accuratamente i bottoni della camicia e con sguardo arrogante,prese la fantastica boccetta chanel che io avevo brillantemente sostituito.Ingoiai le mie stesse risa quando lo vidi spruzzarsene un pó sul colletto della camicia.Inspira e espira Des.Con espressione compiaciuta uscí fuori dalla stanza.Restai dentro il suo guardaroba fino a quando sentii i suoi passi svanire del tutto.Con prudenza mi affacciai dalla finestra:Cate era ancora lí sotto con una faccia dispiaciuta e colpevole.«Grazie per avermi avvertita!»le dissi sarcasticamente.Con un salto le fui accanto.
«Scusami Des ma é apparsa all'improvviso la sua auto qui davanti e non ho avuto il tempo di...»
«Non importa»la interruppi leggermente scossa.Mi ero quasi fatta scoprire da Styles.«il piano é andato comunque a buon fine»le sorrisi maleficamente infilandomi le mani nelle tasche.Cate non disse nulla,il suo sorrisino lasció intendere il suo entusiasmo.
Come pensate continuerá?
So che é corto ma i capitoli si allungheranno con il tempo. ;)
Per favore lasciate un commentino *-*
Marty xx
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Pretending it's okay[H.S.]
Fanfiction"Ormai la mia parte la recito cosí bene,che non mi rendo piú conto della differenza tra finzione e realtá."