Il tintinnio delle posate nei nostri piatti evidenziavano fin troppo bene,il silenzio in cui io,mia madre e mio padre fossimo avvolti.
Tagliavo accuratamente la bistecca posta nel mio piatto,giusto per non alzare lo sguardo sui volti dei miei genitori.
Li sentivo che mi stavano fissando.Harry mi aveva trattenuta e ora mi cadevano addosso le conseguenze.
Ero tornata a casa con un'ora di ritardo.
Ed ora mi stavo preparando al peggio.Ingoiai a fatica un pezzetto di carne quando sentii mia madre pronunciare il mio nome con freddezza.Alzai gli occhi per vedere le loro pupille puntate nelle mie come due avvoltoi.
«Destiny»ripeté mia madre con enfasi.La crocchia le raccoglieva i capelli biondi-bianchicci,nessuna ciocca le scivolava via.Tutto era fottutamente perfetto in lei.
«Perché sei tornata a casa tardi oggi?»
Sospirai.
«Avevo delle lezioni di recupero che mi hanno trattenuta»parlai con voce decisa mentre nascondevo la mia bugia.
Non avrei mai potuto dirgli che fosse stato il figlio del capo dell'azienda degli Styles ad avermi trattenuta.Tra mio padre e il suo non c'é mai stato buon sangue:era-ed é ancora-una gara a chi ottenesse piú vendite e a chi espandesse di piú la propria azienda.Se avesse saputo che avevo passato anche solo un'ora con il figlio,mi avrebbe fucilata questo é sicuro.
Mia madre sospiró tranquilizzata alla mia risposta ma mio padre continuava a fissarmi non del tutto convinto.
Mantenei il contatto visivo perché se avessi abbassato anche di poco lo sguardo,lui avrebbe immediatamente capito che avevo mentito.
Alla fine fu lui a staccare gli occhi dai miei per bere un sorso di vino dal piccolo calice posto davanti a lui.
Stavo esultando mentalmente.
«Ok...allora se mi é permesso...»mi alzai dalla sedia mentre i miei con un cenno del capo acconsentirono.
Camminai sollevata verso le scale che portavano in camera mia ma i sussurri dei miei genitori mi fecero bloccare sul posto.
Il muretto del corridoio mi nascondeva alla loro vista ma i loro sussurri mi erano comunque ben udibili.
«Fra qualche mese compirá 18 anni»sussurrava mia madre con apprensione nella voce .Non capivo perché questa notizia la innervosisse tanto.
«Dovrá imparare a prendere le sue responsabilitá»mormoró mio padre rigido.Me lo potevo immaginare con uno sguardo perso nel vuoto,come suo solito.
«Caro ma sei sicuro che debba per forza...»le parole le uscivano traballanti mentre sentivo il nostro maggiordomo sparecchiare la tavola.
«Lo deve fare»la interruppe mio padre«e comunque non é piú una sua scelta.Lei non puó piú fare nulla»
Mi congelai a quelle parole.Un flashback vivido e fin troppo recente riempì la mia mente ormai scombussolata.«Io...l'ho diró alla preside»lo minacciai mentre combattevo le lacrime.
«Io...»cercai di continuare ma lui mi interruppe.
«Tu cosa?»mi domandó maligno«tu non puoi piú fare nulla.»Aprii gli occhi di scatto per trovarmi davanti agli occhi il soffitto bianco sporco della mia camera.
Mi ero trascinata con un'angoscia incontenibile nel letto,tuffandomici dentro immediatamente,mentre pensieri incoerenti viaggiavano senza meta nella mia testa.
La mia vita non mi apparteneva piú.
Ero arrivata a questa orribile-ma purtroppo vera-conclusione.
Harry,mio padre...tutti a manovrarmi come un burattino.
Affondai la faccia nel cuscino disperata.
Avrei solo voluto scomparire.
E la parte peggiore é che non avevo la minima idea di come uscire da questa situazione,perché non ci stavo a capire nulla nemmeno io.
Alzai il viso dal cuscino per prendere una boccata d'aria e solo allora mi accorsi confusa di un insistente bussare alla mia porta finestra.Capitolo molto importante nn dimenticatelo!
Ho dovuto ripubblicare questo capitolo perché nn so il perché,me ne aveva cancellato un pezzo. :/
Sorry e a presto :))
Marty xx
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Pretending it's okay[H.S.]
Fanfic"Ormai la mia parte la recito cosí bene,che non mi rendo piú conto della differenza tra finzione e realtá."