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Io e Camilla, abbiamo una camera per due, è molto bella, grande ma senza bagno, quindi lo dovremo dividere con gli altri...

È pomeriggio, e prima Lucia ci ha detto che per le 19.30 dobbiamo scendere per cenare...

Ecco che inizia subito il nostro problema: il bagno.

Io devo farmi la doccia, ma sicuramente per il bagno ci sarà una coda lunga.

Esco dalla camera e vado verso il bagno, mi metto in fila, ci sono solo 4 ragazzi/e davanti a me.

Dopo dieci minuti si riempii di altre persone tra cui Edoardo, è davvero bellissimo.

Dopo un po' arriva Camilla e come niente fosse passa davanti a tutti e si piazza al mio fianco...

"Ah, si fa cosi? Si passa davanti a tutti?" ha detto Edoardo

"Mi ha tenuto il posto, non è colpa mia se nessuno a te ti caga" ha risposto secca Camilla

"Ma vaff**culo!" ha detto Edoardo.

Camilla stava per rispondere ma l' ho ammonita con uno sguardo, non c' era bisogno che continuava sta storia, quindi mi sono alzata e sono andata in fondo alla fila dando un colpo di spalla a Edoardo.

Erano le 17.00 e davanti a me c' erano ancora 6 persone, non ce l' avrei mai fatta ad essere in mensa per le 19.30 e sicuramente le avrei sentite su da Lucia, ma vabbhe, devo pur lavarmi...

Dopo essermi lavata, cambiata e tutto il resto, guardo il cellulare e vedo che sono le sette e mezzo.

Oh cazzo, sono in ritardo!

Corro veloce giù per le scale e arrivo in mensa, col fiatone mi siedo vicino a Camilla...

"Ma dove sei stata? Lucia ti sta cercando ed è arrabbiata"

"Non è colpa mia se sono stata l' ultima della fila"

"Margoot! Eccoti, sei in ritardo ma visto che è il primo giorno chiudo un' occhio, spero non ricapiti, siamo intesi?"

"Si, ma..."

"Ma niente, adesso iniziano a servire la cena. Chiudiamo qui questo discorso"

Durante tutta la cena sono stata in silenzio, quando era ora di poter tornare in camera, mi sono fiondata fuori dalla porta senza guardare in faccia nessuno...

Nel corridoio, sento una voce che mi chiamava, era Edoardo...

"Cosa c'è adesso?"

"Oh, non ti incazzare, sono venuto a chiederti scusa, per prima"

"Non me ne faccio niente delle tue scuse, lasciami in pace"

E così me ne andai, senza ascoltare quello che aveva da dirmi.

Dentro nel mio letto, appena toccato cuscino mi sono addormentata.

Spero che domani sia una giornata migliore...

amiamo chi odiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora