Era inverno, che tipo di inverno?, un inverno gelido, si molto gelido, le strade avevano centimentri di neve bianca, bianca come il latte, si scivolava dopo ogni passo, le macchine erano sommerse di brina, le finestre chiuse, e i camini funzionanti, le macchine scorrevano per New York.
La città continuava a funzionare, migliaia di tasti di computer venivano usati contemporaneamente, i soldi venivano stampati senza mai fermarsi, le pasticcerie erano ricolme di dolci natalizi, il profumo dei biscotti, al cioccolato, con confetti colorati alle nocciole, si sentiva per tutte le stradine di quella grande e immensa città, dalle vetrine dei negozi di vestiti, si intravedevano soltanto felpe di lana, verde e rossa, con le solite decorazioni, renne, elfi e pupazzi di neve; i negozi di alberi di natale erano pieni, erano ricolmi, le persone in fila si potevano notare anche a metri di distanza, quasi infastidivano i passanti.
I bambini, correvano per le strade, con i genitori dietro, pronti a rincorrerli, con in mano, pacchi di ogni colore e fantasia, pieni di regali, da donare allo scoccare della mezzanotte, del 25 dicembre, ancora mancavano dei giorni, ma la frenesia della gente era molta.
Sui balconi delle case, anche dei più grandi palazzi, brillavano luci di ogni colore e genere, sui balconi delle abitazioni più piccole si potevano notare i bimbi, che con gioia e allegria, appendevano le loro calze, aspettando l'arrivo di giocattoli, da aggiungere alla montagna di case di bambole, lego, puzzle, e super-eroi, sparsi per le loro camere.
Tutto sembrava essere perfetto, la gioia era tanta, e si notava.
L'arrivo del Natale, lo si percepiva anche solo chiudendo gli occhi, udendo i canti natalizi, o sentendo il profumo delle delizie che si stavano preparando.
Era tutto dannatamente perfetto, tutto così colorato e brillante, tutto così magico, non si percepiva, neanche un solo lato negativo.
Le preparazioni per il Natale, erano l'ordine del giorno...Tranne che per Leo, chi è Leo?, iniziamo dalle presentazioni, Leonardo Dawson é un giovane ragazzo, di soli ventidue anni, non si sa molto di lui, o meglio, si sa troppo, e il troppo, spesso stona...
possiede dei capelli, chiari, molto chiari, color limone, non molto lunghi, occhi azzurri, azzurro ghiaccio, ghiaccio intenso.Leo abita in una vecchia casa, molto grande, un tempo anche molto bella
- prima apparteneva ai suoi genitori, morti in un incidente, il padre aveva bevuto troppo-
la grande villa aveva un ricco giardino fiorito, pieno di ruscelli, e uccellini cinguettanti...
ora in quella casa regna il silenzio, i fiori non ci sono più, restano solamente foglie secche e bagnaticce, l'acqua dei ruscelli è ghiacciata, a causa dell'inverno, non è chiara è cristallina, è marroncina, un marrocino color legno secco.
Le cose certe su di lui sono solamente queste; si pensa viva da solo, altri dicono che sia circondato da governanti, altri ancora pensano sia ricco e pieno di soldi, mentre c'è chi sostiene che quella casa ormai venga tenuta in piedi grazie a giri d'affari sporchi, c'è chi sostiene che Leo voglia aspettare il momento giusto per innamorarsi, magari di una principessa, con capelli pieni di onde, e occhi color nocciola, dove ti ci perdi dentro, per altre persone ancora, sta solamente aspettando la "sguattera" di turno, con una chioma rovinata e crespa, che le faccia da "serva", per ripulire quel disastro di casa..
Come vi dicevo, non si sa bene chi sia, da dove venga, è cosa faccia nella vita, ma una cosa, una cosa era certa...
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tra l'amore e il ghiaccio;
Fanfiction;♡ come si può vivere senza il cuore? Leo, non ama, vive, respira, ma non ama. il suo passato gli ha insegnato a mettere da parte l'amore, a preferire la ragione, a scegliere il nero, piuttosto che il bianco, la nebbia, piuttosto che il sole e la mo...