2.

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Mi risvegliai indolenzito: ero incatenato al pavimento, delle manette mi scorticavano i polsi e solo un fioco raggio di luna piena m'indondava il viso.
Iniziai ad urlare aiuto e cercai di prendere la bacchetta dalla tasca ma, ovviamente, non c'era.
Tornai a sedermi a terra sconsolato tossendo a causa delle urla: dannata curiosità; ero nella merda più totale.
<<Hermione, perché hai fatto una cosa del genere!?>> abbaiò Ron stando nel buio. Sentivo la ragazza singhiozzare disperata e cercava di calmarsi <<i-io non volevo farlo ma-ma ci-ci ha visti e-e ho avuto paura, a-avrebbe potuto andare a dire in giro chi è Harry e io non voglio perderlo!>> cinguettò. Ron sospirò rumorosamente <<ma così il capo andrà su tutte le furie lo stesso!>> urlò ancora una volta <<e poi non potevi usare oblivion?>> <<no-non ci ho pensato, Ron, sono andata nel panico>> disse la ragazza <<e poi Harry lo vuole tutto per sé quindi è un bene che non gli abbiamo cancellato la memoria>> disse cercando di sdrammatizzare <<il capo ti caccerà a pedate per colpa del tuo fottuto errore da principiante>> abbaiò Ron. Hermione scoppiò a piangere mentre Ron borbottava bestemmie <<non preoccupatevi, signorina Hermione>> disse dolcemente la voce di... Piton!? Ma che cazzo sta succedendo?! <<siete la sua pupilla, non vi farà del male>> <<l-lo spero Severus>> disse la ragazza con un sospiro <<e voi Ron, cercate di moderare le parole, è più sempre la sorella del vostro capo>> disse Piton indurendo la voce. <<si, avete ragione, il capo mi dice di continuo di non esagerare con i miei scatti di rabbia ma non riesco a controllarmi>> mormorò.
Sentii Hermione sospirare ed andare via mentre Piton diceva qualcosa sottovoce a Ron.
Mi dimenai ancora di più, cercai anche di usare un incantesimo non verbale ma niente da fare. All'improvviso tutti noi sentimmo uno scalpiccio di ali provenire da un punto impreciso <<oh cazzo, il capo è arrivato>> sentii la voce di Ron mormorare e correre via.
Una fioca luce calda si accese su di me e apparve il mio padrino con la sua tipica espressione impassibile <<Piton, cosa significa tutto ciò!?>> urlai alzandomi e tossendo.
Stavo sudando anche se si congelava e la stanzetta puzzava di muffa <<è stato un nostro errore>> disse semplicemente con la sua tipica espressione impassibile intrecciando le sue mani davanti <<non volevamo portarla qui ma... avete visto troppo>> <<e adesso cosa volete farmi, eh?! Ammazzarmi?!>> urlai alzandomi e avvicinandomi come una furia ma le catene mi tirarono indietro. Piton non parlò <<dove mi trovo?>> chiesi guardando la luna <<benvenuto al Manor Potter, Draco Malfoy>> disse con un piccolo ghigno stampato in volto. <<il Manor Potter?!>> urlai alzando un sopracciglio e sgranando gli occhi <<esatto, vi trovate nei sotterranei della villa dei signori Potter>> disse semplicemente <<i signori Potter si scusano ma non potevamo fare altrimenti, la signorina Hermione ha detto che era un'emergenza>> disse ma sentii altri passi avvicinarsi a noi <<Severus, che succede?>> chiese all'improvviso Harry stando nel buio. L'uomo si voltò <<oh, nulla di che, capo, la signorina Hermione ha ritenuto opportuno imprigionare il signor Malfoy perché dice che vi ha visti>> disse Piton parlando al punto buio.
Alzai lo sguardo; vedevo solo gli occhi verdi di Harry luccicare come quelli di una belva feroce, il mio cuore si strinse ancora una volta.
Un piccolo elfo se ne stava attaccato alla sua gamba e mi osservava in silenzio con il visino corrucciato << ...capisco... >> disse semplicemente Harry con voce piatta. Dalla sua voce non traspariva la minima rabbia <<potete ritiravi, Severus>> disse all'improvviso. Piton fece un piccolo inchino e se ne andò dopo avermi lanciato un'occhiata fugace <<ma si può sapere chi cazzo sei?!>> abbaiai furioso. Harry sorrise <<mostra rispetto, lurido mezzosangue>> abbaiò invece il piccolo elfo domestico avvicinandosi a me <<come osi darmi del mezzosangue!?>> abbaiai guardando il piccolo elfo domestico <<taci, sei al cospetto del re degli angeli della morte!>> gracchiò il piccolo elfo guardando il suo capo <<Onix, lasciami solo con il nostro ospite>> disse Harry fissandomi sempre dritto negli occhi.
L'elfo domestico fissò Harry leggermente confuso e offeso ma non obbiettò e se ne andò.
Mi sedei di nuovo a terra e indietreggiai verso il muro <<bene bene>> disse Harry facendo dei passi verso di me. Iniziai a tremare: cosa vuole farmi?. Si accovacciò di fronte a me e mi mostrò un sorriso smagliante <<non ti piace qui, principessa?>> chiese con una risata argentea <<mi dispiace ma hai visto troppo>> fece una pausa che mi fece crescere l'ansia << ...e... non voglio che questo usignolo canti troppo, altrimenti dovremmo strappargli le ali>> disse con un ghigno stampato in faccia <<fai schifo, ti odio!, lasciami immediatamente andare!>> urlai ma, stranamente, sentii il mio cuore spezzarsi, non lo pensavo davvero eppure quelle parole velenose erano uscite dalla mia bocca.
Harry si alzò di nuovo, si voltò dandomi le spalle e mormorò qualcosa sottovoce, sembrava una filastrocca in latino.
Iniziai ad inquietarmi ancora di più ma, all'improvviso, Ron ed Hermione apparvero accanto a lui, anche loro come le ali color pece chiuse <<signore, vi sta dando fastidio?>> chiese Ron accigliato mentre Hermione si attaccava di nuovo al braccio di Harry e mi fissava con evidente odio <<no>> disse semplicemente Harry: mi stupì, perché non voleva darmi una lezione? Forse... vorrà ammazzarmi direttamente, pensai <<ma... il nostro biondino deve abbassare un po' la cresta... >> disse fissando Ron dritto negli occhi strappando una piuma dalla sua ala. La piuma color pece luccicava alla fioca luce  della lampadina a basso voltaggio <<se volete, me ne occupo io, capo>> disse Ron con un ghigno malefico in viso. Tremai ancora una volta <<no, Ron non voglio che ti sporchi le mani>> disse semplicemente Harry <<e allora cosa facciamo con la principessina qui presente?>> chiese il rosso in modo da farmi arrabbiare <<non togliamogli la memoria>> si accovacciò di fronte a me e mi fissava: cosa avrà intenzione di fare?. Si alzò e scagliò la piuma contro il muro con tutta la forza che aveva in corpo, la quale si conficcò a pochi centimetri dal mio viso.
Un rivolo di sangue sgorgò dalla mia guancia e per poco non scoppiai a piangere <<voglio divertirmi un po'>> disse con un ghigno malefico stampato in volto. Mi perforò lo sguardo con i suoi meravigliosi occhi, non sapevo che fare e mi limitai a distogliere lo sguardo e cercare di non piangere <<diventerà il mio schiavo personale>>. Un brivido di eccitazione mi percosse la schiena ma rimasi in silenzio << ...interessante... >> mormorò Ron con un ghigno perveso <<ma... se la principessa parlerà una volta tornati ad Hogwarts, ti permetterò di ammazzarlo>> disse guardando Ron di sbieco <<la ringrazio, capo, sarà molto divertente>> disse soddisfatto; tremai ancora una volta. <<quindi adesso t-torniamo ad Hogwarts?>> chiese all'improvviso Hermione <<no, perché dovremmo?>> chiese invece Ron incrociando le braccia al petto <<siamo studenti adesso, anche se Piton è dalla nostra parte, è pur sempre un professore!>> mormorò la ragazza ma Ron negava con la testa incrociando le braccia al petto <<la decisione spetta al capo>> disse e lo guardò <<che dite capo, torniamo ad Hogwarts?>> chiese. Harry mi fissò ancora una volta <<no, partiremo domani mattina all'alba>> fece una pausa <<ma adesso voglio dormire nel mio letto>> disse <<e tu starai con me>> <<m-ma io non voglio>> dissi scuotendo la catena <<ma quello del capo non è un consiglio... >> disse Ron con un ghigno perveso  stampato in volto<< ...è un obbligo>>. Mi si gelò il sangue nelle vene <<adesso appartieni al mio signore... >> disse << ...e ti conviene non farlo arrabbiare>> se ne andò dopo che Harry lo guardò. Hermione fissò il ragazzo in attesa di qualcosa e quindi Harry le sorrise e le scoccò un dolce bacio sulla fronte. Hermione sorrise soddisfatta e zampettò via. Harry mi fissò ancora una volta, mormorò un incantesimo non verbale e le mie catene si aprirono. Sorrisi, ero finalmente libero <<alzati, principessa>> disse voltandomi le spalle e andando verso la porta <<e se non volessi muovermi da qui?>> chiesi invece risoluto incrociando le braccia al petto. Harry si avvicinò di nuovo come una furia e mi alzò il viso con il pollice e l'indice <<non ti conviene farmi arrabbiare>> mormorò avvicinando il suo viso al mio.
Straordinariamente volevo che mi baciasse, tutto il mio corpo tremava in attesa di quel semplice contatto che però, non avvenne <<e ricorda, se ad Hogwarts dai troppa confidenza a qualcuno che non sono io, spezzo le gambe a lui e poi a te>> mormorò nell'incavo del mio collo. Un brivido mi percosse ancora una volta la schiena mentre sentivo le sue mani su di me <<t-tranquillo, n-non voglio farti arrabbiare>> mormorai con le guance rosse. Harry si alzò e mi guardò con un sorriso <<sei carino quando arrossisci>> disse e arrossii ancora di più. Mi prese per mano e mi portò via da quel tuburio. Salimmo una quantità imprecisa di scale e, finalmente, ci trovammo in quello che doveva essere l'ingresso <<mi dispiace per questa accoglienza... brusca ma sai e hai visto troppo e come minimo ti avremmo ammazzato>> disse mentre salivamo un'enorme scala di marmo.
Sembrava di essere al Manor Malfoy anche se in casa predominavano i colori dei Grifondoro <<mio padre non è stato tanto felice quando ha saputo che sono stato smistato in Serpeverde ma... mi accetta ugualmente>> disse con un piccolo sorriso <<invece de fossi stato smistato in Grifondoro, mio padre mi avrebbe diseredato>> dissi con un sorriso amaro. Harry non rispose ma ci fermammo davanti ad un muro <<ma perché stiamo qui?>> chiesi alzando un sopracciglio. Harry cambiò Improvvisamente; le sue ali color pece spuntarono dal nulla; Harry mi fissò con le sue iridi erano diventate rosse, deglutii rumorosamente mentre mi prendeva deciso la mano <<hai paura?>> chiese con un immenso sorriso e con una voce molto più profonda.
Negai con la testa mentre una porta appariva dal nulla, sembrava l'ingresso per gl'inferi... no... non sembrava, lo era. L'oscurità fuoriusciva da quella porta, così densa da sembrare viva. Avrei potuto scappare, correre via e cercare aiuto ma... infondo, non volevo; qualcosa mi diceva che quello era il mio posto.
Harry tornò normale mentre la porta si apriva con uno stridio insopportabile. <<non lasciarmi la mano per nessuna ragione>> disse guardandomi di sott'occhi <<potrebbe essere pericoloso>>. Annuii in silenzio e l'oscurità mi spinse al suo interno.
Percorremmo un lungo corridoio buio, illuminato solo da delle fiammelle bluastre che fuoriuscivano dalle bocche e dagli occhi dei teschi appesi al muro.
Harry non parlava e si limitava a guardare dritto di fronte a sé. Mi strinsi un po' più vicino a lui ma non sembrò dargli fastidio, anzi, lui stesso mi strinse di più a sé mettendomi una mano intorno alla vita. Un lungo serpente apparve dal nulla, fissò prima me e poi Harry. Ci fermammo <<Harry, che bello, mi hai portato un regalo>> disse il serpente ora divenuto una donna e si avvicinò troppo a me. Per sicurezza strinsi ancora di più la mano di Harry <<lui è mio, Nagini>> abbaiò il ragazzo nascondendomi dentro un'ala color pece. Rimasi stupito ma preferii non parlare, probabilmente avrei peggiorato solo le cose <<e non azzardarti a toccarlo con quelle tue viscide mani!>> ringhiò ma quella Nagini non sembrava convinta, tentò di avvicinarsi ancora una volta <<stupfecium!>> urlò all'improvviso Harry. La donna finì con la testa contro il muro e cadde seduta a terra. Una porta accanto a noi si aprì <<sectumsempra>> urlò Harry e velocemente mi tirò nella stanza. La donna lanciò un urlo così forte e disperato da farmi lacrimare gli occhi <<p-perché l'hai fatto?>> mormorai sentendo la sua mano stringere di più la mia <<nessuno tocca ciò che mi appartiene>> disse semplicemente. <<starà bene?>> chiesi preoccupato <<non morirà tranquillo>> disse.
Entrammo in un'enorme camera da letto; al centro si ergeva un letto matrimoniale a baldacchino nero e rosso, con le cortine di velo color sangue.
Delle poltrone del medesimo colore erano state posizionate di fronte al camino acceso nella bocca scoppiettava il fuoco di colore blu.
Sulle pareti coperte da carta da parati di color rubino, c'era la spada appartenente a Godric Grifondoro mentre su un'altra c'era la testa di un ungaro spinato a mo di trofeo e subito a fianco una di un troll di montagna. Esse mi misero i brividi. Harry mi vide tremare e mi portò di fronte al camino acceso <<tutto ciò è così... irreale>> dissi con un piccolo sorriso << ...ma perché, perché mi hai portato qui quando sai benissimo che potrei tradirvi una volta giunti ad Hogwarts?>> chiesi. Harry sorrise e si versò un liquido in un piccolo bicchiere: probabilmente era sangue <<no, tu non lo farai>> disse ma stranamente non risuonò come una minaccia, bensì come un'affermazione. <<come fai a dirlo?>> chiesi invece alzando un sopracciglio <<ti ho osservato a lungo, sia durante la cena ad Hogwarts, sia durante la tua permanenza nella mia prigione>> disse e all'ultima parola si lasciò scappare una risatina <<so che non cadresti cosi in basso da diventare pettegolo ma... hai anche molta paura di me>> disse sporgendosi un po' in avanti. Si, aveva ragione, non l'avrei mai detto a nessuno. Sospirai <<chi ti ha incoronato?>> chiesi <<cosa?>> chiese lui <<sei il re degli Angeli della morte, giusto?>> <<esatto>> disse lui sorridendo <<e ti sei dato questo titolo da solo?>> Harry rise <<no, mi ha scelto la morte>> <<è una battuta?>> chiesi leggermente seccato <<no, è la verità>> disse Harry con una risata. Alzai un sopracciglio <<è abbastanza difficile da spiegare ma... anche se ero contrario, ho accettato in ogni caso>> disse alzando gli occhi al cielo <<ma tu... quanti anni hai?>> chiesi invece. Harry tornò a fissarmi <<devo essere sincero, non me lo ricordo>> disse con una risata. Rimasi immobile sulla poltrona <<hai avuto tante fidanzate?>> chiesi con un filo di voce. Harry mi mostrò un pauroso sorriso <<perché? Sei geloso?>> chiese con un ghigno malefico stampato in volto ma, sta volta, non risposi. Harry sorrise ancora una volta <<vieni qui>> disse all'improvviso indicando la sua gamba. Non volevo assolutamente alzarmi ma poi ripensai a ciò che aveva fatto a quella Nagini e dunque mi alzai, mi avvicinai a lui e mi sedei sulla sua gamba con non poco imbarazzo. Harry mi prese il viso con il pollice e l'indice e mi squadrava da capo a piedi con un ghigno perveso stampato in volto <<sei molto carino, soprattutto quando arrossisci>> disse con un sorriso <<ma non preoccuparti, non ti sfiorerò se tu non lo vorrai>>. Harry mi fece alzare, si avvicinò al suo letto, lo scoprì, con uno schiocco delle dita i suoi vestiti scomparvero e rimase solo in boxer: alquanto surreale visto il mese invernale. Iniziai a pregare tutti i santi per mantenere il controllo del mio corpo ma niente da fare. Si sedette sul letto e mi sorrise <<forza, vieni qui>> disse indicando il lato opposto del letto.
Deglutii rumorosamente mentre mi avvicinavo al lato opposto <<non ti sfiorerò nemmeno con un dito>> ripeté e si voltò. Sospirai, in un certo senso volevo che mi toccasse.
All'improvviso mi mise una mano sul fianco, tremai ma feci una cosa del tutto inaspettata: la presi, la portai sul mio petto e la strinsi forte.
Sentii Harry sorridere ed avvicinarsi un po'

Mi risvegliai nel mio letto nel dormitorio dei Serpeverde. Mi svegliai di scatto mandido di sudore: possibile che avessi sognato tutto?. Guardai l'orologio erano le 10 e mezza: avevo saltato due ore di pozioni ma infondo, Piton non si sarebbe preoccupato perché sapeva dov'ero stato. Scesi dal letto ed entrai nella doccia ma l'immagine di Harry non mi abbandonava ed ogni volta arrossivo come una ragazzina.
Uscii dalla doccia già vestito <<alla buon'ora>> abbaiò all'improvviso Blaise. Alzai un sopracciglio <<come mai non eri a lezione?>> chiese alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto <<'sta notte ho fatto tardi>> dissi stropicciandomi gli occhi <<i nuovi volevano visitare il lago Nero e c'ero solo io>> mentii: di certo non potevo dirgli che il ragazzo di cui mia stavo innamorando era, letteralmente, un angelo <<non è che c'abbandonerai per quei tre pazzi, vero?>> chiese con una risatina <<non dire stronzate>> dissi uscendo dalla stanza seguito a ruota dal ragazzo <<ma sai dove sono?>> chiesi non guardandolo <<non lo so, è da ieri sera che non li vedo>> disse Blaise mentre c'incamminavamo fuori anche se imperversava un temporale da far paura. Eravamo vicino al campo di Quidditch quando sentimmo la voce entusiasta di Harry <<allora, ti arrendi Ron?>> chiese. Il ragazzo rise <<si si, mi arrendo ma adesso lasciatemi>> disse. Facemmo capolino dal muro e trovammo due ragazzi completamente zuppi d'acqua a causa della pioggia, a torso nudo anche se il mese di Gennaio era tutt'altro che caldo, e con il fiato grave ma comunque sorridenti. Io e Blaise ci ammutolimmo e ci fissavamo: era inutile da nascondere; entrambi c'eravamo innamorati di quei due.
Ron tese una mano al suo capo ma Harry lo prese e lo tirò sulla sua spalla. Il ragazzo cadde di schiena sull'umida erba. Harry sorrise e si sedette su di lui <<quante volte ti ho detto di non abbassare la guardia?>> chiese <<troppe>> disse il rosso con una risata <<e quante volte mi hai ascoltato?>> <<nemmeno una>> disse ancora con una risata. Harry sorrise e si alzò, gli tese una mano e lo aiutò ad alzarsi <<allora Herm, chi ha vinto?>> chiese Ron stiracchiandosi i muscoli. La ragazza sorrise e indicò Harry <<domanda scontata>> disse il Weasley recuperando la sua camicia ma ci videro. Io e Blaise sbiancammo e ci nascondemmo ma sentii la voce di Harry che tuonò <<avvicinatevi>>. Ci guardammo senza scelta, ci ricoprimmo con un incantesimo-scudo contro la pioggia e ci avvicinammo ai tre <<ci stavate spiando, principesse?>> chiese Ron con un ghigno malefico stampato in volto <<no, vi cercavamo>> dissi con incredibile freddezza <<beh, siamo qui, cosa volete?>> chiese Ron ma si guadagnò un'occhiataccia di Harry <<lasciatemi da solo con il biondino>> disse. Hermione e Ron annuirono ma Blaise non era convinto <<tranquillo>> gli mormorai sottovoce <<Zabini, tu con me>> disse all'improvviso Ron tirando Blaise per un braccio. Il ragazzo mi guardò tra il confuso e l'eccitato. Feci spallucce e sorrisi mimando con la bocca che, una volta che sarebbe tornato nel nostro dormitorio, doveva dirmi tutto ciò che sarebbe successo. Harry mi tirò con sé sotto gli spalti della tribuna dei Grifondoro, prese la sua bacchetta da quella specie di armatura e risucchiò via tutta l'acqua <<cosa dovevi dirmi?>> chiesi tremando <<qualcuno ti ha dato fastidio, piccolo?>> chiese con gli occhi divenuti rossi. Sorrisi tra me e me, mi piaceva essere chiamato piccolo ma solo da lui <<no, tranquillo, Astoria dopo ciò che è successo mi ha mollato quindi... non potrei essere più felice>> dissi sorridendo <<hai parlato con Zabini o la Parkinson?>> <<no, non ho detto a nessuno chi sei>> dissi ma stringendomi la sciarpa al collo. Harry si accese una sigaretta ma si avvicinò un po' e mi aggiustò la sciarpa << ...voi mortali siete cosi delicati... >> mormorò sputando da una boccata di fumo <<ma quando siamo tornati ad Hogwarts?! Io non mi sono accorto di nulla>> dissi con un sorriso <<non ho avuto il coraggio di svegliarti>> disse gettando la cicca e avvicinandosi ancora un po' <<eri così carino e non volevo svegliarti>> disse mettendomi le braccia sulle spalle. Arrossii <<ma perché mi tratti come un bambino?! È-È strano>> mormorai <<ma ti piace ugualmente>> disse con un immenso sorriso. <<dettagli>> borbottai sottovoce. All'improvviso Harry mi prese il viso con il pollice e l'indice e mi baciò. Sgranai gli occhi, il mio cuore iniziò a battere all'impazzata mentre l'odore acre della sigaretta s'impregnava sulle nostre divise. Quando ci staccammo, non potei far a meno di mostrarmi deluso <<e questo ti è piaciuto, piccolo?>> chiese mettendomi le mani sui fianchi <<non immagini quanto>> dissi con un sorriso baciandolo di nuovo mentre le enormi ali nere di Harry ci nascondevano da occhi indesiderati.

Il diavolo ha Gli Occhi Verdi [MPREG] \\Drarry Minilong\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora