Capitolo 1: Liquid courage

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Blood Love

Capitolo 1: Liquid courage

Quando i vampiri divennero noti al mondo, tutto cambiò. La società subì un'evoluzione e la situazione attuale era la seguente: i vampiri erano la razza superiore, quasi venerata da ogni umano; erano i capi di grandi compagnie, involti nella politica e simili. Era una convivenza pressoché pacifica. Razzismo purtroppo non sarebbe morto non importava che epoca o mondo si andava.

Gli umani erano schiavi? Certo che no, era una convivenza. Anzi molti umani facevano di tutto per avere un partner vampiro, dopotutto il vampiro era un essere che amava essere in comando e avrebbero avuto un sugar daddy o sugar mamy non importa cosa se avessero scelto un vampiro. Non sempre era così ma oramai quella era la credenza.

Tra le industrie più pericolose vi era la Nightmare, a capo? Una bellissima donna di un metro e novanta, magra con una sesta di seno e un lato b proporzionato, dai capelli corvini lunghi fino a poco sotto le spalle e dagli occhi rossastri, una pelle lattea come poche e uno sguardo felino aggiungevano al fascino della donna. Età? Ventisei anni. Nome? Bellrose Enjel Nightmare, in origine era Night ma lo cambiò quando creò la sua compagnia in Nightmare perché era sicura di diventare, come accadde, l'incubo di tutti da affrontare. Non era a capo dell'intero mondo economico per nulla dopotutto, con rami in ogni settore e più soldi di ciò che mai le sarebbero serviti. La razza della donna che ogni vampiro a capo di ogni altra industria venerava? Umana.

Il capo che tutti temevano era una donna umana che aveva più aspetto da vampiro che altro. Oltre ad essere loro superiore nel mondo degli affari e di loro gusto nel senso fisico, Bellrose aveva un'altra unica e rara caratteristica, era un sangue speciale. Accadde più o meno quando si scoprirono i vampiri questa mutazione, era un sangue che all'incirca lo 0.5% della popolazione umana aveva, era unico, da un gusto particolarmente buono, profumo soave e che rendeva un vampiro più forte. Chi possedeva quel sangue era ovviamente l'obbiettivo di corte principale di ogni vampiro. Dopotutto mordere senza consenso era al pari di uno stupro per la legge.

Il problema nel conquistare Bellrose? Lei non voleva uno sugar daddy. Lei era una donna indipendente, con denaro, potere, case, macchine e tutto ciò che poteva desiderare, amava essere a comando e provava gusto nell'essere il punto di forza della propria relazione. Odiava la sensazione che le dava essere con qualcuno che voleva sovrastarla o sottometterla quindi preferiva occasionali relazioni a relazioni durature. Dopotutto sesso era sesso.

Quella sera per lei non era diverso. Era lì solo per avere un'avventura di una notte. Onestamente non aveva nemmeno tanto interesse nell'avere un vampiro a letto, le bastava qualcuno da scopare e sbattere fuori il giorno dopo.

Mentre Bellrose era osservata da ogni riccone al bar, un gruppo di giovani vampiri parlava a un tavolino. Erano cinque amici e quattro di loro stavano cercando di far andare il quinto a prendersi una dama e portarsela a letto.

-Andiamo! Non puoi morire vergine!

Il vergine in questione era un vampiro dai capelli e occhi rossi, alto un metro e sessantanove, magro e con pochi muscoli, un viso innocente e sembrava molto più giovane della sua età, aveva compiuto diciannove anni da poco e sembrava ancora un sedicenne. Si passò una mano tra i capelli ricci rossi e si guardò intorno prendendo un altro sorso del suo cocktail. Era ormai leggermente brillo, non ubriaco ma abbastanza da avere tolto i freni inibitori. Coraggio liquido era un nome che veniva usato per l'alcol per un motivo- va bene...

-Grande! Allora a dopo!

Guardò con occhioni da cucciolo i suoi quattro amici alzarsi e sparire per cercare compagna e dopo un po' e qualche altro sorso decise di imitarli. Subito i suoi occhi lo tirarono sulla bella mora al bancone del bar.

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