Capitolo 1

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Chiudo gli occhi e ripenso a tutte le volte che mi è mancato il mio Tobias. Mai è stata una lontananza così lunga. Mi manca da morire e non posso stare qua, seduta su un albero, senza sapere niente di come sta andando la sua missione. Devo assolutamente avere sue notizie. Apro gli occhi e guardo giù: posso farcela, non è poi così alto, ho affrontato cose peggiori. Salto dall'albero non particolarmente bene, infatti barcollo, ma non cado. Ripercorro i passi che ho fatto correndo prima e guardandomi i piedi vedo del sangue. Controllo il mio ginocchio e infatti la ferita si è riaperta. Velocizzo la camminata fino ad entrare nell'alloggio che mi hanno dato. Ho chiesto una stanza tutta per me, perché così riesco ad avere un po' di intimità. Preferisco comunque andare a pensare sul ciliegio, dove il leggero vento mi scompiglia i capelli. È proprio lì che riesco a ragionare meglio. Appena entrata nella mia stanza vado in bagno e prendo il disinfettante e una garza. Mi pulisco la sbucciatura e me la fascio, lentamente, perché brucia. Vado in cucina e prendo il telefonino. Ho intenzione di chiamare un'amica di cui posso fidarmi, perché ho bisogno di parlare.

Ho deciso: chiamo Christina.

Il telefono squilla e dopo molto tempo finalmente risponde.

*Tris, ciao, finalmente, non ti ho vista tutto il giorno e pensavo che stessi male, dove cavolo sei stata?*

*Calmati, sto bene e sono nella mia stanza. Ero andata in un posto a pensare*

*Certo, nei tuoi soliti posti mistici, dove ti vengono i tuoi pensieri...*

*Smettila Christina, non è divertente. Puoi venire subito qua? Ho bisogno di parlati*

*È successo qualcosa?*

*No, niente, ma ho voglia di parlanti*

*Puoi farlo anche per telefono, no?*

*Christina...*

*Ok,ok, vengo. Sono da te in dieci minuti, mi devo solo vestire, ciao*

*Ciao a dopo*

Chiudo il telefono e guardo il mio schermo. Pochi giorni prima non sapevo neanche che esistessero questi aggeggi e ora mi sono più utili che mai. Traffico all'interno del telefoni e vedo un'applicazione che si chiama galleria. Che sarà mai? Tocco la sua icona e appare la scritta "rullino foto vuoto". Ah, ecco a cosa serve. A tenere le foto. Mi piacerebbe molto avere la galleria piena di foto di Tobias, giusto per avere qualcosa da guardare nei momenti in cui vorrei sprofondare o in cui mi sento sola ed ho bisogno di lui. Penso a come sarebbe bello che quella stanza sia più avanti sia mia che di Tobias. Spero che a lui vada bene di condividere la stanza, ma se vuole possiamo prendere un alloggio con due camere singole. Farei di tutto pur di rivederlo sulla porta della mia cucina, appoggiato con il gomito sullo stipite. Ma per ora posso avere solo allucinazioni o sogni, niente realtà. Ma quando tornerà...

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