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YOONGI

il vento mi alzò violentemente i capelli scoprendomi la fronte pallida, mentre Kookie era al mio fianco e scrutava l'orizzonte come se vedesse il mondo per la prima volta.
<< Ci facciamo il bagno?>> Chiese emozionato, in realtà non ne avevo molta voglia, ma il suo sorriso dolce mi catturava trascinandomi verso di lui.
Gettò sulla sabbia la borsa che avevamo preparato prima con due asciugamani e una bottiglia d'acqua, poi afferrò saldamente i lembi della sua maglietta sfilandosela con velocità. Rimasi senza fiato, lo vedevo sempre spoglio poiché in casa molti erano soliti girare in mutande senza troppa vergogna, ma in quel momento, sfiorato dalla luce del sole sembrava ancora più bello: aveva i capelli luminosi ,mossi solo davanti agli occhi e gli addominali scolpiti, perfetti, e più mi sforzavo di non fissarlo più i miei occhi mi spingevano verso la sua pancia e spesso anche più in basso, lui si riavvió i capelli scuotendo il capo. Sentii il mio corpo fremere catturato dal carisma di Jung Kook , mi morsi il labbro inferiore tanto da farmi quasi male ,mentre con tutto me stesso speravo che lui non guardasse in basso o che almeno non notasse la mia erezione camuffata dai boxer larghi.
<< Andiamo a fare il bagno?? >>  Chiese invece di nuovo senza nemmeno guardarmi in faccia.
<< Si, si andiamo>> risposi.
Lui corse velocemente verso la riva alzando mucchietti di sabbia pallida. In poco tempo era già dentro l'acqua fino alle ginocchia.
<< Vieni!! Hyung , è stupendo!!>> Urlò il piccoletto dalla riva .
Mi avvicinai piano, senza fretta al bagnasciuga facendo sì che l'acqua mi avvolgesse le caviglie.
<< Oh no, no ,no è fredda , è fredda, io non entro>>  Mi lamentai come un bambino mentre numerosi brividi mi attanagliavano le membra.
<< Ma non è vero, muoviti!! >>
Mi schizzò sghignazzando divertito.
<< Fermo, fermo! >> Lo implorai , ma lui continuava, così mi feci spazio fra la corrente poggiandogli tutte e due le mani sul petto scolpito spingendolo non dosando la mia forza ,lui barcollò per poi sprofondare fra l'acqua cristallina.
Riemerse passandosi una mano sul volto.
Era bello da togliere il fiato. Facevamo musica con gli altri da un po' di anni ormai e lui era cambiato tantissimo dalla prima volta in cui l'avevo visto:  il volto rotondo del ragazzino magro aveva lasciato spazio ad una mascella che piano si stava squadrando, ormai mi superava anche in altezza, per non parlare dei muscoli che facevano innamorare ragazze e ragazzi in tutto il mondo.
<< Dai vedi che se poi entri non ti fa più freddo>> mi rassicurò, poi si sollevò allungandomi tutte e due le braccia.

<<𝑡𝑎𝑘𝑒 𝑚𝑦 ℎ𝑎𝑛𝑑𝑠 𝑛𝑜𝑤…>> Canticchió con la sua solita voce celestiale. Io poggiai le mie mani sulle sue dita affusolate.

<<𝑦𝑜𝑢 𝑎𝑟𝑒 𝑡ℎ𝑒 𝑐𝑎𝑢𝑠𝑒 𝑜𝑓 𝑚𝑦 𝐸𝑈𝑃𝐻𝑂𝑅𝐼𝐴…>>.

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