Capitolo 7

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Dopo quella sera, mi ero preso una settimana di pausa da tutto. Avevo chiesto al mio datore di lavoro cinque giorni di ferie, avevo deciso di studiare a casa per non rischiare di incontrare ne Baekhyun ne Jungkook. Nessuno si era preoccupato per me tranne Jimin che si presentava a casa mia per portarmi i suoi appunti e per tenermi compagnia. Al biondo avevo raccontato come mi sentivo per tutta questa situazione e lui aveva cercato di consigliarmi come sempre dicendomi di far calmare un po' le acque con il mio attuale fidanzato e poi di parlarci seriamente; anche lui era rimasto scioccato quando mi era arrivato quello schiaffo, mi aveva anche confessato, che in ospedale aveva parlato proprio con Baekhyun, e che questo era scoppiato in lacrime davanti ai suoi occhi mentre ripeteva che non voleva perdermi. Dall'altra parte invece c'era Jungkook, sempre il mio migliore amico mi aveva riferito che non lo aveva più visto fuori dall'istituto e questo mi aveva fatto pensare che lui non mi volesse più vedere. Ci stavo male, forse più per la breve amicizia con il moro che per la litigata con il mio fidanzato. Mi sentivo strano, come se la vita intorno a me continuasse , si ad andare avanti, ma come se lo facesse più lentamente del solito. Avevo passato i primi giorni di "pausa" studiando e basta e quando non sapevo più che studiare mi chiudevo in camera e mi stendevo sul letto con le cuffie alle orecchie e una musica calma e rilassante che mi cullava fino a che non chiudevo gli occhi e mi addormentavo. Solo una sera ero stato costretto da Jimin ad uscire con gli altri ma per fortuna Baekhyun non era stato invitato.

Oggi era domenica e questo voleva dire che domani mi sarebbe toccato tornare a scuola e parlare con il mio ragazzo e non mi sentivo pronto, non sapevo cosa dirgli e non sapevo se perdonarlo o meno. Lo amo? Certo che lo amo, e perché allora non sento la sua mancanza? Questa era una domanda a cui non riuscivo ancora a darmi una risposta.

Dopo aver finito di cenare e mettere a posto la cucina, decido di uscire un po' per prendere aria fresca e mettere in ordine tutte le idee che mi tenevano occupato in questi giorni. Prendo il solito cappotto e sciarpa e senza preoccuparmi di portare con me il telefono, infilo le chiavi in tasca ed esco dall'appartamento. Finalmente siamo a Dicembre e questo vuol dire che ci saranno delle pause dai corsi e che io, finalmente, potrò tornare a Daegu dalla mia famiglia. Alzo gli occhi al cielo sentendo delle piccole gocce cadermi sul viso, sembra acqua mischiata a neve, sorrido non vedendo l'ora di poter andare a sciare con mio padre, e senza accorgermene, mi fermo davanti al parchetto dove avevo incontrato Jungkook. Mi avvicino un po' e in lontananza, vicino allo scivolo noto una persona sdraiata a terra. Il cuore inizia a martellarmi nel petto e titubante mi avvicino sperando che quella persona non stia male. Ho sempre avuto paura della morte, non credo in nessun Dio e quindi per me la consapevolezza che dopo la morte non ci sia niente mi fa venire una morsa allo stomaco enorme.

Dopo pochi metri mi avvicino alla figura lentamente -"scusa? Ti senti bene?" cerco di richiamare questa persona che non riesco ancora a vedere in faccia per colpa del buio più totale, ma non ricevendo nessuna risposta, mi avvicino ancora un po' accovacciandomi di fronte al corpo e con la mano tremante cerco di girargli il viso dalla mia parte; appena lo faccio, la terra sembra mancarmi sotto ai piedi -" oddio oddio" inizio ad andare in panico, sento il respiro bloccarsi -" J-Jungkook? Ei mi senti?" la sua faccia è piena di sangue e il corpo è sempre più freddo anche a causa della notte -"cazzo non ho il telefono" mi maledico internamente per non aver portato il cellulare con me e cerco di scuoterlo piano cercando di non fargli ancora più male di quanto sicuramente provi in questo momento -" ti prego svegliati" sento le lacrime rigarmi il viso e tiro su con il naso. Poco dopo la sua mano si muove e io tiro un sospiro di sollievo quando lo velo aprire piano gli occhi -"grazie al cielo! Ei mi senti che è successo?" lui mi guarda spaesato prima di rispondermi con voce flebile -"Taehyung?" annuisco velocemente e cerco di metterlo a sedere con un po' di fatica -" cosa ti è successo? Perché sei sporco di sangue sul viso?" gli tocco prima una guancia e poi il labbro inferiore sporcandomi di sangue -"ti fa male?" lui nega con la testa e cerca di alzarsi con scarsi risultati -" aspetta reggiti a me" con la poca forza che ho lo tiro su facendolo appoggiare alle mie spalle e tenendolo per la vita per non farlo cadere -" casa mia è vicina c'è la fai a resistere ancora un po'?" annuisce piano e lentamente iniziamo a camminare facendo di tanto in tanto qualche pausa.

Arrivati da me, lo faccio distendere sul divano e corro in bagno a prendere le garze e l'acqua ossigenata; mi siedo accanto a lui e in silenzio inizio a ripulire il sangue ormai secco ma facendo piano allo spacco sullo zigomo e sul labbro inferiore. Finito il tutto, butto le varie garze sporche di sangue e mi avvicino nuovamente a lui -" mi dici chi è stato?" Jungkook sospira e si siede meglio facendo qualche smorfia per il dolore -" dei clienti stronzi mi volevano fregare pagando di meno e mi sono incazzato " addolcisco lo sguardo e lui sorride -"tranquillo non ho male dopo la rissa mi sono tirato un po' di coca e non ho sentito più dolore" mi metto le mani nei capelli mossi e li scompiglio nervosamente –" non è una soluzione Jungkook" scuoto il capo e mi alzo andando in cucina a prendere un bicchiere d'acqua –" bevi" gli passo il bicchiere e lui ridacchia -" okay mamma" una risata sfugge anche a me ma scompare immediatamente quando lo vedo irrigidirsi e tenersi il fianco –" ti hanno beccato anche lì?" fa un gemito di dolore e posa il bicchiere sul tavolino di vetro di fronte al divano –" fa vedere" gli alzo su la felpa nera ma lui mi blocca –" se vuoi vedermi nudo basta chiedere eh" gli tiro uno scappellotto in testa e lui fa un verso dolorante facendomi prendere dal panico, -" oddio scusa scusami" scoppia a ridere e capendo che mi stava prendendo in giro mi imbroncio per poi tornare serio –" fammi vedere ti aiuto a togliere la felpa" lentamente gliela sfilo e, quando, noto il suo corpo nudo rimango immobile -" che c'è?" scuoto il capo per riprendermi dal suo corpo perfetto e inizio a guardargli il fianco sinistro –" non c'è ancora il livido ma penso che domani ti farà parecchio male vuoi andare in ospedale a farti vedere?" lui nega riprendendo la felpa ma non mettendosela –" se vado in ospedale mi faranno sicuro gli esami del sangue e io sono pieno di cocaina in questi giorni" mi mordo il labbro inferiore sentendo una tristezza enorme per questo ragazzo, non so il perché ma mi sto affezionando velocemente e mi dispiace vederlo in questo stato –" e adesso che c'è?" si avvicina a me e passa il pollice sotto al mio occhio togliendo una piccola lacrima –" mi dispiace" la sua mano va tra i miei capelli e io sospiro lasciandomi accarezzare per la prima volta da un'altra persona che non sia il mio ragazzo. –"meglio se vada" si mette la felpa nera e si alza dal divano –"c'è la fai? Puoi restare qui non c'è problema sul serio" non voglio che vada via da solo, ho paura che per strada stia male –" e il tuo ragazzo che direbbe?" sbuffo roteando gli occhi e prendendogli il polso –"smettila tra amici ci si aiuta no? " lui annuisce piano e si fa trascinare da me in una camera –"questa è la camera degli ospiti la mia e qui di fronte se vuoi farti una doccia ti impresto dei boxer e un pigiama" si guarda intorno e io intanto vado nella mia camera davanti a prendere un paio di mutande –" tieni il bagno e qui" glie lo indico –" usa pure le mie cose ti metto fuori degli asciugamani" rimane in silenzio per tutto il tempo e quando entra in bagno io sospiro pesantemente andando a cambiarmi a mia volta nell'altro bagno e mettendomi sul viso le varie creme che uso tutte le sere. Mi metto il mio solito pigiama e poi tiro fuori una tuta per portarla nella stanza dove dorme lui, entro e lo trovo già lì con i capelli bagnati e il corpo coperto solo dai boxer –" oh scusa" mi copro gli occhi e lui scoppia a ridere –" ti imbarazzi facilmente eh tigrotto!" continua a ridere più forte –" dai Taehyung" si avvicina e mi toglie la mano dal viso –" siamo entrambi uomini non ho niente di diverso da te" gli porgo la tuta ma lui nega –" dormo così fa caldo qui e io non sono abituato" questa frase mi fa pensare; magari non ha il riscaldamento in casa? Non ha tanti soldi e perché li spende per la droga invece di comprarsi un giubbotto o pagare le bollette? –" sei rimasto fermo ,vuoi mica dormire con me?" sbatte il materasso con una mano e io alla velocità della luce esco dalla stanza sotto le sue risate. Buonanotte Jungkook.

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