Capitolo 33

2.1K 149 13
                                    



Un caldo respiro regolare mi fa venire una scarica di brividi su tutto il corpo. Apro piano gli occhi sorridendo subito dopo alla vista di Jungkook nudo ancorato al mio corpo con il viso nell'incavo del mio collo. Le sue braccia mi stringono possessivamente i fianchi e piano piano mi giro verso la sua direzione per ammirarlo. I suoi grandi occhi sono rilassati, la bocca leggermente socchiusa e rosa, il viso sembra sereno anche se adesso, con la mente leggermente più lucida, posso notare la sua perdita di peso. Ha le guance un po' scavate e delle occhiaie viola; la nuova droga che stanno sperimentando, avrà sicuramente degli effetti molto più potenti della cocaina normale.

Con il cuore a mille, cercando di non svegliarlo, porto un braccio ad alzare il lenzuolo per guardare meglio le sue vene. Il mio cuore smette di battere per il dolore, quando, con la luce del sole, vedo la sua vena viola e gonfia, come se potesse scoppiare da un momento all'altro. Mi mordo il labbro per trattenere le lacrime, e, non riuscendo più a resistere, lo abbraccio, nascondendo il mio viso nel suo petto e ispirando a fondo il suo profumo per calmarmi. -"Ei." la sua voce esce roca e bassa, inizia ad accarezzarmi il braccio nudo mentre io rimango tra le sue braccia -" tigre che hai?" Si sposta leggermente per far incrociare i nostri occhi -" niente Kook" si acciglia quando nota i miei occhi lucidi e io scuoto la testa per poi prendere in un dolce bacio, le sue labbra. Soffoco vari ansimi nella sua bocca e la consapevolezza che lui abbia sofferto così tanto, mi fa prendere una morsa allo stomaco talmente forte che il mio corpo gli va incontro completamente. Salgo sopra di lui a cavalcioni continuando a baciarlo forte mentre gioco e gli stropiccio i capelli mossi infilandoci le dita e tirandoli. Un gemito lascia la sua bocca quando inizio a muovere il bacino facendo scontrare le nostre erezioni mattutine, e Jungkook porta le mani sui miei fianchi ancora nudi dalla serata precedente, stringendo la carne tra le sue dita -"Tae aspetta" si stacca senza fiato, tutto rosso in viso mentre respira velocemente -" che c'è?" La mia frase esce con affanno e senza lasciarlo rispondere, mi fiondo di nuovo sulle sue labbra per poi scendere a mordergli il collo -" Tae" mi spinge dalle spalle e si blocca a fissarmi -" che ti prende?" Abbasso lo sguardo puntandolo sul suo petto -" niente io-" un groppo alla gola mi fa bloccare e per non fargli vedere i miei occhi tristi, appoggio il capo sul suo petto sentendo il suo cuore galoppare impazzito.
-"Taehyung per favore" mi accarezza delicatamente la schiena su e giù e io mi stringo più che posso a lui -" mi dispiace" una lacrima scende dal mio occhio e bagna la sua pelle -" mi dispiace che ti abbiano fatto del male Jungkook, mi dispiace così tanto" inizio a singhiozzare mentre lui continua ad accarezzarmi come se fossi io quello da consolare -" non colpa tua, ei" mi fa alzare il viso e passa le mani tra i miei capelli -" non pensare che questo sia colpa tua, è solo mia" nego con il capo mentre mi mordo il labbro inferiore per non farlo tremare. Il suo sguardo diventa dolce mentre con il pollice mi sfiora le guance -" è colpa mia perché non sono riuscito a staccarmi da te dopo che ho capito di amarti" sorride malinconicamente e sospira non staccando i suoi occhi così grandi e belli dai miei -" dovevo allontanarmi da te già quando hai iniziato a portarmi la colazione ti ricordi?" Annuisco sorridendo appena -" dovevo farti vivere la vita che meritavi e non questo Taehyung, sono io che mi sento in colpa " mi abbasso facendo scontrare i nostri nasi -" no non dirlo neanche per scherzo tu non hai idea di quante emozioni nuove mi hai fatto provare, io non mi sono mai sentito così" sbuffa una risata amara -"così come? Nell'oscurità più totale?" Gli bacio il naso per poi cercare di trasmettergli tramite lo sguardo tutto l'amore che sento per lui -" no così vivo."

Siamo seduti su un divano in quello che sembrerebbe un soggiorno. Stamattina abbiamo continuato a baciarci fino alla sfinimento, e, dopo qualche bacio troppo passionale, mi sono abbandonato di nuovo al suo tocco. Mi accende come nessuno ha mai fatto;  non che abbia esperienze oltre a Baekhyun, ma lui, anche solo con uno sguardo mi fa provare calore in tutti i punti del mio corpo e la mi mente va in completo blackout. Così dopo esserci rotolati tra le lenzuola un po' più del dovuto, con una punta di paura, Jungkook mi ha accompagnato al piano di sotto di questa enorme, quanto terrificante Villa, informandomi che di solito Bogum e chi lavora con lui, si svegliavano per le undici del mattino e che dopo una piccola colazione, iniziava la tortura che Jungkook ha dovuto sopportare per tutti questi giorni. -" bhe direi che vi siete divertiti o sbaglio?" Bogum arriva in soggiorno accompagnato dai ragazzi di ieri sera sorridendo -"pensa Taehyung, quando proverai questa" tira fuori una siringa con un liquido giallo, facendomi tremare dalla paura -" la tua dipendenza sarà solo ed esclusivamente per la droga e non per il suo corpo o sbaglio Jk?" Il moro al mio fianco, mi prende la mano stringendomela -" non ti accadrà niente te lo prometto" annuisco stringendo anch'io la sua mano mentre Bogum rotea gli occhi al cielo facendoci poi segno di alzarci e seguirlo. Dopo circa cinque minuti di camminata, arriviamo davanti ad una porta di ferro che si trova in un sottoscala, -" kook" sussurro il suo nome per richiamarlo e lui mi guarda rimanendo in silenzio -" tieni" senza farmi vedere, gli passo il mio telefono e lui spalanca gli occhi aprendo la bocca. Porto il mio indice sulle sue labbra per fargli capire di stare in silenzio e sorrido -" mi sono dimenticato di dirti che avevo questo ieri se serve chiama Baekhyun ok?" Al nome del mio ex, alza un sopracciglio facendomi ridacchiare -" starò bene promesso" mi sporgo e gli bacio le labbra delicatamente, staccandomi poi quando la voce odiosa di uno dei ragazzi ci richiama -" è ora principessa" deglutisco e Jungkook mi stringe forte la mano sussurrando un "no" quasi ringhiato facendo accigliare Bogum -" come scusa Jeon?" Guardo Jungkook tremare letteralmente per calmarsi e gli bacio la spalla -" è tutto okay kook, finirà presto e andremo via insieme" mi guarda per nulla convinto. Ha paura lo capisco, ha paura che io non riesca ad affrontare questa situazione, ma io non lo sto facendo solo per lui, lo sto facendo per noi, per un nostro futuro, so che posso farcela, perché quando Kim Taehyung si mette qualcosa in mente, la porta avanti finché non riesce a farcela, e questa, è una delle cose che non cambierò mai del mio essere, soprattutto se quello che sto facendo è per la persona che amo. -" okay" mi stacco dal sua mano e cammino verso il ragazzo alto -" che devo fare?" Sento il mio nome richiamato da Jungkook ma non mi giro -" oh tesoro tu dovrai solo stare seduto al resto ci pensiamo noi" mi accarezza una guancia facendomi venire il disgusto mentre la sua espressione, diventa una di uno psicopatico e maniaco. Mi porge la mano per farmi strada, ma io con uno strattone mi sposto e inizio a camminare deciso attraverso la porta. Bogum dietro di me, accende la luce e posso subito notare una sedia al centro e vicino tanti carrelli di vetro con sopra varie siringhe. Alla destra c'è anche un letto che sembra quello dell'ospedale, con vicino un piccolo frigo che posso solo immaginare che cosa ci sia al suo interno. -"allora come vogliamo fare? Vuoi che il tuo fidanzato assista oppure no?" Mi giro verso Bogum e incontro subito lo sguardo di Jungkook preoccupato. Chiudo gli occhi facendo un respiro per calmarmi -" preferisco che kook non stia qua" Jungkook rimane con un'espressione scioccata scuotendo la testa -" Taehyung" mi mordo il labbro sentendomi in colpa -" mi dispiace ma non ti voglio qui capiscimi kook" si avvicina ma i due ragazzi lo bloccano facendolo incazzare -" Jk vai a riposarti che tu ne hai passate in questi giorni" Bogum fa segno ai due, di portare via Jungkook e il mio cuore si spezza al suo sguardo -" andrà tutto bene kook te lo prometto" gli faccio un occhiolino cercando di fargli capire che può chiamare qualcuno con il telefono in queste ore che starò qui e lui anche se titubante annuisce prima di venir scortato via. Rimango da solo con Bogum e dopo qualche secondo mi siedo sulla sedia riposta al centro della stanza. -" adesso che succede?" Sorride come se fosse una cosa elettrizzante e dopo avermi legato i polsi alla sedia, stappa una siringa -" adesso ti diverti"

YOUR LIGHTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora