ON AIR: Manuale per lo speaker perfetto. I trucchi del mestiere

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Si sistema sulla poltrona in pelle nera, accavalla le gambe e schiarisce la voce con un paio di colpi, poi gira la manopola lungo l'asta di metallo, quanto basta per allungare il microfono alla sua altezza. Termina la preparazione di routine e rivolge un unico sguardo al biondo al suo fianco, che gli sorride in rimando, facendo incontrare le nocche dei pugni in un gesto di familiarità.
In ultimo, posano gli occhi sul rettangolo di plastica attaccato al muro, nel quale una scritta attende di essere illuminata.
Erwin fa l'okay al di là del vetro, al fianco del sound maker seduto dietro il mixer, per informarli che sono pronti per avviare la messa in onda.

Un sottilissimo brivido di eccitazione percorre gli arti di Eren, convergendo ai lati delle sue labbra per arricciarli in un sorriso spontaneo, respirando piano con il diaframma per gestire le emozioni. Controllo, il suo fine ultimo durante la diretta; imprevedibilità, l'impressione che dovrebbe dare ai suoi ascoltatori una volta accesa l'autoradio per ascoltare la sua voce.

Il cantastorie, ecco come è stato battezzato in studio.
Un affabulatore nato nonostante sia stagista da qualche mese: perché con la sua calda modulazione di voce, con i termini prestabiliti che colpiscono come una tempesta di frecce i cuori di ogni singolo ascoltatore in qualunque parte del mondo, è in grado di incantare chiunque, di inchiodarlo alla sedia fino alla fine della trasmissione. E non è mica un caso che lo share sia aumentato notevolmente da quando vi è lui, una notizia che l'ha fatto esultare per un mese intero quando Erwin Smith, addetto alla regia, gliel'ha comunicato.
Come gli ha detto sua madre Carla, quello è un ottimo premonitore per un contratto a lungo termine.

Una barra rossa illumina il suo campo visivo: la scritta "ON AIR" si è accesa.
Sia Eren che Armin si agitano sul posto alla sua vista, ed il castano si porta il bicchiere di acqua alla bocca per ingoiarne un sorso durante la sigla del programma, per poi umettarsi le labbra secche per essere sicuro che sarà in grado di articolare ogni singola parola con la profondità voluta.
Connie gestisce i parametri sul pannello di controllo, solleva gli indicatori, clicca dei pulsanti di regolamentazione del suono: parte il sottofondo musicale.
La radio si anima, solleva gli occhi e dà il buongiorno al mondo. Respira piano, ed Eren può percepire la sua essenza vitale fluirgli nel sangue: tre secondi, due, uno...

-Cuori lontani e amicizie d'infanzia, amori ritrovati e mai finiti: ecco di cosa parleremo oggi. Da una bollente New York, Titan's Radio va in diretta coi qui presenti Eren Jaeger ed Armin Arlert. La puntata di oggi si intitola: sopravvivere al tempo. Ed ora, il pezzo Serenade dei Hardtruth. Restate con noi.-

Il brano inizia e sul computer dinanzi a loro compare il cronometro per indicare la sua durata, proprio al di sotto del titolo, dell'album d'appartenenza e del nome della band. Eren si lascia andare contro lo schienale e volta il viso verso Armin, che, microfoni spenti, gli dice che gli starà dietro, tentando di non arrancare come è accaduto l'ultima volta, ma divenendo la migliore spalla sulla quale potrà fare affidamento.

Ed Eren ci crede, ci crede davvero, perché nessuno è in grado di comprendere al volo le sue intenzioni come il suo amico, ed è proprio per quel motivo che hanno deciso di proporsi come speaker per la stessa emittente radiofonica. Da lì in poi tutto è stato un susseguirsi di eventi sbalorditivi, che li ha trascinati fin lì come una corrente indomabile. Per anni ha anelato di diventare conduttore di una emittente, accontentandosi di quella poltrona malmessa ed un'attrezzatura scadente dello studio radiofonico del liceo – se così poteva essere definito, visto che gli unici che ascoltavano quell'emittente erano Armin, Jean, altra componente del gruppo, e qualche altro membro della compagnia.

Poi, grazie alle opportunità che gli ha fornito la sua università - senza risparmiarsi di diventare conduttore radiofonico anche della loro webradio -, qualcuno l'ha ascoltato per puro accidente, mentre navigava su Internet con totale indifferenza. E quel qualcuno è stato Smith, quel rompiscatole dall'indole puntigliosa impressionante e due sopracciglia ad ala di gabbiano che, a parere suo, sono fin troppo definite per non essere curate da un'estetista. Eppure è stato proprio quell'omone dagli abiti improponibili anni '80 ed il perenne cipiglio sulla fronte ad avergli dato una chance, quella che Eren chiama L'occasione d'oro della vita. Fino a quel momento ha sempre creduto che nulla, in tutto l'universo, sia in grado di renderlo più gratificato e pago dell'aver ottenuto quel lavoro. E quella calda mattinata a New York è soltanto una delle tante in cui ha avuto conferma che il suo sogno si stia avverando, e che niente sia di egual importanza.
O, per meglio dire, ancora non si è presentato qualcosa che sia in grado di capovolgere il suo punto di vista, spostando il focus della sua attenzione altrove.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 12, 2020 ⏰

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