MIA'S POV
Apro gli occhi lentamente e subito la testa mi fa malissimo.
Mi guardo intorno. Questa camera non è la mia! Ma dove sono finita?
La stanza è spaziosa, il letto è comodo e l'arredamento è moderno e accogliente.
Non ricordo nulla, come sono arrivata qui? Scendo dal letto molto piano e mi avvio verso la porta. Sono sola qui? Ci sarà qualcuno? Che ora è? E i miei genitori?
Troppe domande, ho bisogno di risposte.
Scendo giù per le scale e sento dei rumori a destra, credo sia la cucina e così entro. Un ragazzo alto e con le spalle larghe è girato verso la cucina ma appena mi sente entrare si volta verso di me.
È magro, i capelli alzati in un ciuffo altissimo, gli occhi scurissimi, ciglia lunghe e labbra carnose. È bello, davvero attraente. Sembra che abbia un non so che di orientale.
"Ehy, cosa ci fai in piedi? Dovresti rimanere a letto!" Dice e si avvicina a me per poi appoggiarmi una mano sulla fronte.
"La febbre sembra abbassata." Dice.
"Come sono arrivata qui?" Chiedo.
"Ti ho trovata al ciglio della strada, eri svenuta e avevi la febbre e non sapendo dove abitassi, ti ho portata qui." Dice e mi guarda.
Abbasso lo sguardo e arrossisco, il suo sguardo mi mette soggezione.
"Torna a letto. Ti porterò qualcosa di caldo."
"Non so nemmeno come ti chiami!" Dico. Potrò fidarmi? Non sarà un manico? No, non credo. Se i miei genitori sapessero che è successo nonni metterebbero due secondi a strangolarmi.
"Sono Zayn. E tu?" Risponde alla mia domanda.
"Mi chiamo Mia." Dico e arrossisco.
Lui lo nota e sorride.
"Andiamo piccola, sali e mettiti sotto le coperte." Dice.
Al nomignolo ho le guance infiammate, questo ragazzo sa come mettermi in imbarazzo.
Vado verso le scale e mentre salgo, quasi inciampo sentendo il suo sguardo bruciare addosso. Lo sento ridacchiare. È davvero un bel ragazzo.
Mi stendo nelle coperte morbide e chiudo gli occhi.
Che situazione Imbarazzante. Sono nella casa di uno sconosciuto e non so neanche quanti anni ha, se abita da solo, se è vicino a casa mia...
Lo vedo entrare nella stanza e chiudersi la porta alle spalle. In mano ha una tazza che mi porge.
"Grazie." Dico.
"Come ti senti?" Mi chiede.
"Molto meglio, grazie. Che ore sono?" Chiedo. Devo essere a casa per le 10 perché i miei genitori torneranno poco più tardi.
"Le 21 e 40. Vuoi che ti porti a casa?" Chiede e mi guarda. Abbasso lo sguardo e arrossisco.
Sul suo viso si apre un sorriso, un bellissimo sorriso. È dolcissimo, la lingua tra i denti bianchi.
"Ehy, non essere timida! Non ti mangio!"
"Ehm si, voglio tornare a casa."
"Certamente ma prima devo farti alcune domande."
"Ehm...ok." Dico al quanto insicura.
"Quanti anni hai?" Chiede.
"Quindici e tu?" Lo informo.
"Ventuno." Risponde e rimango sorpresa.
"In verità, credevo ne avessi di meno." Dico.
"Grazie, lo prenderò per un complimento. Hai avvisato i tuoi genitori, sanno che non ti sei sentita bene?" Mi chiede.
"No, torneranno a casa verso le dieci e mezza."
"Ok, piccola. Vai a metterti il tuo giubbotto e ti darò una coperta."
Saliamo insieme nella stanza e mentre io infilo il giubbotto e prendo la borsa, lui mi avvolge con una coperta gialla che ha un profumo buonissimo.
"Andiamo." Prende la mia mano e mi trascina fuori dalla porta, verso la sua auto.
Appena entriamo, accende il riscaldamento e lo stereo che resta a basso volume.
"Dove abiti?" Mi chiede.
Mi guardo intorno. Non so dove siamo.
"A Rouge Street in centro."
Annuisce e il viaggio continua in silenzio, spezzato solo dalla leggera musica della radio.
"È questa casa?" Chiede.
"No, fra due isolati." Appena arriviamo, scende ed apre il mio sportello.
Scendo e mi affianco a lui mentre arriviamo al cancelletto.
Ci fermiamo e mi guarda.
"Bene, siamo arrivati."
Mi tolgo la sua coperta e gliela porgo.
"Oh, no. Tienila pure, piccola."
Annuisco e arrossisco per il modo in cui mi ha chiamato.
"Grazie per tutto quello che hai fatto per me, se non fosse stato per te sarei ancora sola al freddo per strada. Grazie davvero Zayn."
Lui sorride.
"È stato un piacere Mia. Spero di rivederti in giro." Dice e si avvicina.
Avvolge le braccia intorno a me. La mia guancia sul suo petto. Ha un profumo spettacolare. Un gesto molto in aspetto ma confortevole che imbarazza un po' tutti e due. E posso notarlo dalle mie guance in fiamme e il suo sguardo teso.
"Buonanotte." Sussurra e si allontana. Entra in auto e saluta con la mano e ricambio.
Apro la porta di casa ed entro. Appoggio la schiena alla porta e scivolo verso il pavimento ancora rossa dall'imbarazzo.
"Oh, Joshua!"
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Different Age
FanfictionZayn ha 19 anni e studia all'università della piovosa cittá di Londra. Mia ha 15 anni e frequenta il secondo anno di liceo. Un incontro casuale, amore a prima vista. Possono, due ragazzi con 5 anni di differenza, amarsi incondizionalmente? Più cerca...