SPAMANO:
FOTTITI
C'è poco da dire, il suo sorriso mi frega. Ancora.
Lovino Vargas stava camminando tranquillamente verso un bar quando una massa di capelli marroni gli si parò davanti.
-Hey Lovinito.-
Se c'era una cosa che odiava di Antonio Fernandez Carriedo era il fatto che desse soprannomi a tutti.
-Non scassare i coglioni, bastardo-
Ma se c'era una cosa che odiava ancora di più era il fatto che non lo lasciasse mai in pace. Come lo vedeva, Antonio doveva raggiungerlo,ovunque si trovassero.
-Siamo freddini oggi, eh? Ultimamente hai tirato calci o pugni ad altre persone? Perchè potrei offendermi, sai?-
-Se vuoi ti accontento subito dandoti una serie delle cose che hai detto.-
Antonio non si scoraggiò e dopo un istante di silenzio in cui i due si erano fissati, il moro cambiò discorso.
-Sei più pallido del solito oggi Lovinito. Non è che mangi troppo poco?-
-Forse mangio poco perchè un moro rompipalle non si vuole fare i cazzi propri.-
Detto questo ricominciò a camminare verso il bar.
Il ragazzo però non si diede per vinto.
-Avanti Vargas, tanto lo so che adori quando mi preoccupo per te.-
Le guance di Lovino andarono a fuoco. Forse per rabbia, forse per imbarazzo... o forse perchè era completamente vero.
Di sicuro non diede a vedere che il motivo di quel rossore sulle sue gote era proprio la verità delle sue parole.
Peccato che Carriedo fosse così empatico da capire le emozioni delle persone che lo circondavano solo da una minima azione di esse.
-Centro,Vargas.- disse sottovoce per non farsi sentire dal moro.
-Vaia farti fottere, bastardo.-
-È un invito?-
Se possibile Lovino arrossì ancora di più.
Decise che il miglior approccio da usare era passivo, così lo ignorò e andò a sedersi ad un tavolo, sicuro che lì il moro non lo avrebbe seguito.
-Sei senza pudore...-
Gli disse quando Antonio si sedette vicino a lui, cercando di nascondere il sorriso spontaneo che gli si era formato sulle labbra.
-A cosa gli serve il pudore quando ha un fisico da far paura?!-
Adirlo era stato Henrique, il fratello del moro, che fu ringraziato da questo con un occhiolino ed un sorriso che segretamente Lovino sperò di ricevere.
Quel desiderio non tardò ad arrivare visto che il sorriso del ragazzo al suo fianco si allargò ancora di più notando il suo rossore provocato dalle parole del fratello di Antonio.
-Farsi i cazzi propri mai, eh spagnoli?-
-SONOPORTOGHESE!!!-
Detto questo Henrique se ne andò arrabbiato.
Arrivò una cameriera e, dopo che ebbero ordinato, Antonio constatò che Vargas non lo aveva ancora cacciato a suon di pedate. Buon segno.
-Perchè non rispondi ai miei messaggi Lovinito?-
Antonio sembrava un po' in imbarazzo a porgli quella domanda, quasi sapesse già dove sarebbe andata a finire la conversazione e si vergognava dell'argomento.
"Antonio con un po' di pudore? Impossibile" si smentì subito Lovino a quel pensiero.
-Forse perchè mi mandi milioni di messaggi e ogni giorno mi chiedi sempre la stessa cosa?- domandò retorico.
-Beh?Che c'è di male a chiedere ad un ragazzo di andare al cinema?-
-Forse se in mezzo a quei messaggi non ci mettessi un sacco di cuoricini...-
Lovino non avrebbe mai ammesso che leggeva davvero tutti i suoi massaggi, e che stava ore a decidere cosa rispondergli, per poi rinsavire e uscire dalla chat; ne avrebbe mai ammesso che l'aveva memorizzato"♥Bastardo♥".
Angolino me
Ok, questa è stata la mia prima fanfiction hetaliana, quindi perdonate eventuali OC, spero vi piaccia eeeeee boh, che Antonio vi mandi un bacio e buona giornata!
-MagicallyMe_owl
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HETALIA IS EVERYWHERE (una volta che l'hai conosciuta)
FanfictionHetalia è come Canada, esiste in un angolino remoto di Internet, ma una volta che hai scoperto la sua esistenza, diventa Prussia. -Si parla di me? -No, cavati Gilbert