Preparazione

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Deku pov's
"un'altra giornata in questa scuola" pensai mentre mi dirigevo in classe sorridendo a tutti e chiacchierando amabilmente.
Da quando sono entrato allo yuei ho fatto del mio meglio per risultare il miglior aspirante eroe che si possa immaginare, cercando di essere altruista e generoso con tutti, perdonando ogni torto subito con un sorriso amabile sulle labbra e mostrando al meglio la mia sete di giustizia.
Una farsa insopportabile a parer mio, l'unica cosa che mi permette di andare avanti era l'idea delle facce shokkate dei miei compagni che tanto si fidavano di me quando avessero scoperto tutto: la disperazione sui loro volti, la fiducia in mille pezzi e il terrore che risplende negli occhi, il solo pensiero mi mette i brividi.
Ma per ottenere l'effetto migliore devo conquistare tutti, è solo aspettando e bramando quel momento che ho passato l'ultimo anno.
Sono in classe, seduto al mio banco, mentre fingo di seguire la lezione, all'improvviso mi viene un idea. Prendo il compasso e mi faccio un taglietto sul polso, subito esce una goccia di sangue, mi metto a fissarlo ipnotizzato; nella goccia scarlatta si riflette la mia immagine distorta e capovolta, non ho mai visto nulla di piu bello, vorrei che tutto il mondo sia di questa sfumatura; senza rendermene conto un ghigno si fa strada sul mio volto, sono affascinato da quel colore e mi guardo in giro immaginando tutta la classe piena di quel liquido stupendo, i corpi dei miei compagni smembrati in giro per l'aula (magari un braccio in quell'angolo e una testa appesa alla maniglia della porta per i capelli) e disegni colorati lungo le pareti. Il ghigno poco a poco si allarga diventando una smorfia raccapricciante e distorta dalla sete di sangue mentre la fantasia inizia a prendere forma nella mia testa . Il rumore di una matita che cade mi fa tornare alla realtà e mi ricordo di essere in classe, immediatamente reprimo quel sorriso e mi guardo intorno spaventato dall'idea che qualcuno possa avermi visto. Per fortuna sono in fondo all'aula e il professore è voltato a scrivere alla lavagna, nessuno sembra avermi notato.
Passo velocemente la mano sulla goccia di sangue sul mio polso lasciando una striscia rossiccia lungo l'avambraccio e reprimo le mie fantasie prima di essere notato.
A quanto pare però il mio amico di infanzia, kacchan, ha acuito molto i sensi in questo anno di continue lotte contro i villain e, notando sparire di colpo l'istinto omicida che avevo rilasciato poco a poco, creando un senso di ansia tangibile nella classe, si gira verso di me guardino, così gli rivolgo uno dei miei soliti sorrisi amabili ma non riesco a reprimere completamente la voglia di ucciderlo causandogli un evidente brivido di paura che probabilmente non riesce a spiegarsi.
Mi guarda con astio come sempre per poi girarsi e tornare a seguire la lezione.
Finalmente arriva ora di pranzo e mi siedo accanto ai miei amici, iida e uraraka; con loro ho stretto un rapporto particolarmente forte, sarà meraviglioso disintegrarlo davanti ai loro occhi con pochi gesti.
Ormai il piano è quasi concluso, è tutto perfetto e manca davvero poco prima di attuarlo, non sto più nella pelle.
Vengo distolto dai miei pensieri da ochako che mi chiama
-a proposito, deku, il tuo compleanno è domani giusto? Cosa vorresti come regalo? - chiede sorridendo in modo civettulo.
-non serve che mi prendiate nulla, voi stessi siete il miglior regalo che io possa desiderare - rispondo con il più smagliante dei miei sorrisi, ormai completamente privo di istinto omicida.
Tutti la prendono come una frase carina, come se mi bastasse la loro amicizia... Non hanno capito proprio niente, dal tronde come non fidarsi del piccolo, ingenuo e innocuo deku; colui che ha passato l'infanzia a essere insultato e deriso senza mai reagire, che a discapito di tutto e tutti sta procedendo sulla strada per diventare un hero, che è sempre gioioso e solare. A volte penso che se potessero sentire i miei pensieri scapperebbero terrorizzati, sarebbe divertente, ma non come ciò che ho in testa da più di un anno.
Finite le lezioni torno a casa, oggi mia mamma è fuori, perfetto, ora posso preparare il mio regalo di compleanno.
Passo il pomeriggio a preparare dei biscotti da regalare in classe il giorno dopo (è normale portare dolci il giorno del proprio compleanno, no?) per festeggiare con gli amici. Per essere sicuro che tutti li mangino ne preparo di ogni tipo, con le mandorle, al cioccolato, con la glassa, ho pensato anche all'eventualità di varie allergie, così ne ho fatti anche senza latticini o glutine, per finire il tutto aggiungo un ingrediente segreto...
Finiti i biscotti mi dedico alla seconda parte del piano, non posso mica attuarlo con il prof in classe, quindi prima devo sbarazzarmi di lui. Ovviamente non posso ucciderlo, se dovessero trovare un cadavere evaquerebbero la scuola e addio piano, meglio farlo stare male.
Così gli preparo una bella torta da portargli prima dell'inizio delle lezioni, e ci aggiungo qualche goccia da una bottiglietta che nascondo in camera da molto tempo per l'occasione.
La sera sono così emozionato per il giorno dopo che non riesco neanche a dormire, continuo a pensare alle bellissime espressioni distrutte che avranno i miei compagni...
NON VEDO L'ORA!!
Sara il miglior compleanno di sempre

Rosso Come Il Sangue, Rosso Come LoroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora