Il Dono Di Osha

Capitolo 1: Scheletri Nell'Armadio

??? - Sicuro di saper leggere quella mappa? Sono ore che viaggiamo, il mio Jaggi é esausto e le razioni stanno per finire;

??? - Senti Lucilia, la so leggere la mappa ok? Ma questa é davvero di pessima fattura e certe linee non si vedono nemmeno;

Lucilia - Va bene Roland non ti scaldare, o devo chiamarti "signor capogruppo signore"?;

Roland - "ha. ha. ha." molto spiritosa;

Lucilia - Guarda lí, sembra un buon posto per fermarsi a riposare non trovi?;

Roland - Si forse é meglio, anche il mio Jagras é stanco e poi devo sgranchirmi le gambe.

I due scendono dalla cavalcatura e si addentrano in uno spiazzo di terra abbastanza nascosto e riparato dal sole per via della vegetazione che copriva tutta l'area circostante ...

Lucilia - La foresta antica é davvero enorme, cosa hai intenzione di fare caro?

Roland - Non voglio tornare indietro a mani vuote, sarebbe ridicolo, siamo venuti qui per quell'uovo di wyvern e non ce ne andremo finché non lo avremo trovato;

Licilia - Si, pensa a tutti i cacciatori seduti alla locanda della Gilda, di sicuro saremmo lo zimbello dell'intero villaggio;

Roland - Non voglio nemmeno pensarci, ci accamperemo qui per la notte e domani mattina presto leviamo le tende, ci stai?;

Lucilia ci pensò un attimo, poi disse:

Lucilia - Ottima idea caro, ma non saremo un bersaglio facile restando qui la notte?;

Roland - Che c'é principessina, hai paura che il tuo povero falcione-insetto si possa rompere?;

Disse facendo una grossa risata;

Lucilia - I materiali di Rathian con cui é stato forgiato il mio caro falcione erano "di ottima qualità" ha detto l'artigiano, tu piuttosto sei sicuro in caso di un attacco improvviso di riuscire a sollevare il tuo "pesantissimo" spadone?;

Roland - Continua pure a fare la sarcastica, ma resteresti sopresa di quanto siano leggeri ed ergonomici gli spadoni di Nargacuga;

Roland e Lucilia notando che il sole sarebbe tramontato presto cominciano a montare la tenda da campeggio e ad accendere un fuoco per la notte.
Di li a poche ore fece buio e i due si misero a dormire;

Roland - É sconvolgente quanto la foresta sia silenziosa di notte...

pensava Roland tra se e se...

Roland - si sentono solo le fronde degli alberi mosse dal vento e il ronzio di alcuni Vespoid in lontananza.

Roland chiuse gli occhi e si addormentò profondamente.

Tutto era calmo, non si sentivano nemmeno piú i Vespoid ronzare;

Tutto ad un tratto però un ruggito fortissimo lo sveglia di soprassalto;
Impanicato si alza di scatto e comincia a guardarsi attorno per capire chi o cosa avesse urlato cosí forte accorgendosi peró che nel frattempo Lucilia era scomparsa...

Roland - LUCILIA, DOVE SEI?;

tentò di gridare con tutta il fiato che aveva, ma tutto quello che uscí fu uno stridolio fioco.
Gridava e gridava, ma nonostante ci stesse mettendo tutto lo sforzo possibile la voce non usciva.
Quindi si senti di nuovo l'urlo.
Questa volta Roland capii da dove proveniva, era dietro di lui.
Si girò di scatto ed il paesaggio non era come ricordava, c'era fuoco ovunque, gli alberi, la vegetazione, tutto era in fiamme e davanti a lui nebbia ed una bambina che lo chiamava e piangeva: