Capitolo 3 - Astronomy tower

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"Draco Malfoy... proprio con lui dovevo andare a scontrarmi... e proprio oggi che sono in ritardo" era quello che pensava Harry mentre Draco lo aiutava a rialzarsi balbettando uno "scusa" non molto convinto. "oh... beh... scusami tu, non stavo guardando dove andavo" disse Harry abbastanza sorpreso che Draco potesse chiedergli scusa "sai, me ne sono accorto... dove vai così di fretta, non abbiamo lezio-" Draco si bloccò quando vide la divisa che stringeva tra le braccia "cos'è tutta questa gentilezza Malfoy?" Malfoy... quanto faceva male a Draco sentirsi chiamare così da lui. "oh... io... uhm..." il biondino non sapeva cosa dire e sperava che Harry spezzasse quel silenzio imbarazzante. "che c'è, il gatto ti ha mangiato la lingua? In ogni caso sono in ritardo quindi... ci si vede in giro Malfoy" disse Harry mentre si incamminava verso gli spogliatoi del campo poco lontano dal castello "certo, ci si vede in giro Potter!... buona fortuna" l'ultima parte la disse a bassa voce, ma a Harry non sfuggì e mentre si rimetteva a correre urlò un grazie che pietrificò Draco, lasciandolo lì nel mezzo del corridoio a chiedersi cosa potesse pensare ora di lui.

Mentre Harry correva verso il campo si chiedeva perché Draco gli avesse detto buona fortuna... cosa stava cercando di fare? Sistemare tutto? No... troppo orgoglioso per farlo... O forse no.

Harry non era mai stato così agitato in vita sua; pensava di rovinare tutto facendo un disastro come al suo solito. Dopo essersi cambiato e aver ascoltato il discorso del capitano si preparò a uscire. Vedendolo molto teso Fred, George, Oliver e tutta la squadra cercarono di tranquillizzarlo dicendogli che avrebbero avuto tutto un campionato per recuperare una possibile sconfitta.

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La partita contro Tassorosso era iniziata da circa mezz'ora, quando Harry vide finalmente qualcosa scintillare sopra le tribune di Serpeverde; si fiondò subito all'inseguimento del boccino e dopo poco venne raggiunto dal cercatore dell'altra squadra. Harry si spianò sulla sua scopa per aumentare la velocità e acchiappare il boccino; l'aveva quasi raggiunto quando quest'ultimo sterzò verso destra e lui seguendolo quasi cadde dalla scopa. Erano vari minuti che Harry e il Tassorosso inseguivano quel dannato boccino, quando finalmente il grifone, allungando la mano, sentì il metallo freddo a contatto con il suo palmo e lo strinse forte, non rendendosi conto di essersi sbilanciato e di essere caduto dalla scopa. Stava precipitando verso il campo, ormai sicuro di essere spacciato, quando due paia di braccia lo afferrarono a pochi metri dal suolo evitandogli una brutta fine: i gemelli Weasley, appena avevano visto Harry precipitare, si era fiondati per prenderlo, mettendolo in salvo e non facendolo schiantare rovinosamente al suolo.

Quando uno dei due lo portò sul campo a cavalcioni della sua scopa e tutta la squadra lo raggiunse per complimentarsi, Draco si accorse che aveva trattenuto il fiato fino a quel momento, e quindi, tirato un sospiro di sollievo, ricominciò a respirare regolarmente e se ne andò indossando la maschera che si era costruito, una maschera che sembrava calzagli a pennello e che ormai era anni che portava, una maschera che non mostrava nessuna emozione, che lo faceva sembrare apatico e vuoto.

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Inutile dire che nella sala comune di Grifondoro ci furono festeggiamenti fino a tarda notte e complimenti a Harry a non finire. Harry appena poté andò a scrivere ai suoi genitori e al suo padrino Sirius della partita e della vittoria; in particolare Sirius era molto agitato, mentre suo padre James era più che sicuro del suo trionfo.

Harry era più che euforico, e con tutta quell'adrenalina delle ore precedenti, non si era reso conto di essere stanco morto, oltre che tutto dolorante. Così si fece una doccia veloce e mentre entrava in camera sperò che Ron non volesse fare la solita chiacchierata come tutte le sere, ma fortunatamente lui russava già nel suo caldo lettino.

Harry si infilò sotto le coperte, ma era ancora troppo emozionato per dormire; pensò a tutto quello che gli era accaduto negli ultimi giorni: aveva già trovato degli ottimi amici, era entrato nella squadra il primo giorno di scuola, aveva preso il boccino vincendo la partita, aveva rivisto Draco... mentre ci pensava si accorse di sorridere, soprattutto quando gli tornò in mente quel "buona fortuna" così sussurrato. Harry scacciò quei pensieri girandosi dall'altro lato del letto, quello rivolto verso la finestra, e illuminato dalla luce della luna, si addormentò sereno.

Do you remember when we were friends? || Drarry ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora