NOT ANYMORE

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Quel pomeriggio, appena tornati sulla terra ferma, io e Kai abbiamo deciso di stendere i teli e sdraiarci per rilassarci un po' al sole, che, ovviamente, era ancora coperto dai giganti batuffoli di nuvole che vagavano nel cielo grigio-azzurro, quindi di sole ce n'era poco.

Elijah, invece, era rimasto in acqua in cerca di altre onde.

Ryan, poco prima di andarsene, è venuto a salutare me e Kai, avendo evidentemente notato la nostra presenza. Inoltre, non ha perso l'occasione per complimentarsi con me per l'onda che ero riuscita a "domare straordinariamente" (dicendo letteralmente così) riuscendo a mettermi leggermente a disagio.

Parlando di Noah, invece, è rimasto in acqua a pochi metri di distanza da Elijah. Ogni tanto mi sorprendevo a fissarlo così intensamente che credevo potesse sentirsi il mio sguardo addosso. Inoltre, credo anche che mi abbia beccata un paio di volte. Non riuscivo letteralmente a distogliergli lo sguardo di dosso, ogni movimento che faceva con la sua tavola erano ipnotici perchè non sbagliava un singolo movimento.

Le onde erano estremamente prepotenti quel giorno: alte e possenti, con una base solida e una cresta alta.

Come ormai era risaputo: cielo grigio-azzurro, onde straordinariamente alte, vento che tirava pretenzioso, era di certo in arrivo un uragano.
Un uragano che sicuramente avrebbe portato onde più alte e potenti, per i seguenti due giorni.

Io, Kai ed Elijah di certo non avremmo potuto perderceli.

Infatti, appena tornati a casa all'ora di cena, papà ci ha richiamati in salotto per farci assistere al notiziario, che annunciava proprio l'arrivo dell'uragano Douglas che dicono potrebbe colpire proprio le Hawaii Lunedì pomeriggio, che è domani.

Ed ora eccoci qui, alle cinque e mezza di mattina, di questo fatidico Lunedì pomeriggio, alle porte di casa, pronti a barricare porte e finestre dall'uragano Douglas che sarebbe arrivato prepotente questo pomeriggio.

"Dicono che sarà di categoria uno, quindi non c'è nulla di cui preoccuparsi" Cerco di rassicurare papà, mentre gli passo tutto il necessario per far sì che barrichi le finestre di casa nostra.
"Nel Novembre del 1982 anche l'uragano Iwa era di categoria uno, ma è comunque stato uno degli uragani più dannosi delle Hawaii"
"Così dannoso da stamparti in testa sia il mese che l'anno?" Ridacchio stupita dalla sua memoria di ferro. Sogghigna anche lui.

"Tree!" Mi chiama Kai dal terrazzo di sopra.
"Dimmi" Mi allontano a pochi metri dalla veranda, per poter vedere la figura di Kai dal terrazzo.
"A che ora oggi per-..." Inizia lui urlando a squarcia gola, come se volesse farsi sentire da tutto il vicinato. Fortunatamente riesco a non fargli pronunciare quella parola fatidica, che sarebbe arrivata dritto alle orecchie di nostro padre, il quale sta evidentemente origliando.
"A che ora oggi per cosa?" Inizia papà, voltandosi verso di me, come se sospettasse già qualcosa.
Ruoto gli occhi al cielo, imprecando mentalmente, perchè Kai si lascia sempre scappare le cose di bocca, quando invece dovrebbe stare solamente zitto.
"A che ora oggi per andare a comprare li yogurt al cocco, che ho finito ieri sera" Interviene Elijah da dietro papà, che con nonchalance, porta le sedie da giardino nel garage.

Yogurt al cocco?
A me non piace nemmeno lo yogurt!

"Sarà meglio per voi che non andiate a surfare con il tempo che sta arrivando" Ci rammenta con tono fermo e deciso, quasi per incuterci paura.

Esatto, proprio così. Io, Kai ed Elijah vogliamo andare a surfare prima dell'uragano Douglas.
Il motivo di rischiare la propria vita in mare aperto, prima di un uragano?
Sappiamo solo che le onde saranno ancora più belle di quelle di ieri!

"Ma va papà, non ne saremmo mai capaci!" Afferma Kai da sopra, per poi fare un movimento brusco, che gli fa sbattere la testa su qualcosa, dal momento in cui lo sentiamo sbattere per poi imprecare nel suo unico e inimitabile accento Hawaiano.