He knows everything.

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Drew staccò subito e si rivolse a me con un aria preoccupata. Eravamo corsi in un secondo verso casa mia perchè qualcuno ha cercato di entrare. Appena arrivati, la strada davanti casa era occupata da due macchine della polizia e Drew subito scese per capire cosa fosse successo. Dopo aver parlati con i suoi colleghi, Drew si avvicinava sempre di più a me. Dietro di lui il panorama, se così vogliamo chiamarlo, della mia casa coperta di nastri gialli della polizia.
"Selena, dobbiamo parlare in centrale" disse guardandomi fissa negli occhi. Ingoiai quel nodo alla gola che avevo da stmattina e mi appoggiai alla portiera della mia auto.
"Cosa sta succedendo?" Dissi.
"Abbiamo trovato questa nella tua casa" dietro di lui comparse la valigetta tra le sue mani. La polizia la cercava da tempo e conteneva tutto per incastrare alcune persone. Stavo avendo paura e la mia faccia era sbiancata.
"Non è mia" dissi fredda.
"Ma era nel tuo appartamento, cosa ci fa una ragazza con questa? A cosa ti serve?" Disse avvicinandosi alla mia faccia. Aveva paura che fossi una serial killer? Ridicolo.
"Ti ho detto che non è mia, me l'ha data.." dietro alle spalle di Drew comparse una nuova figura. Un agente di polizia.
"Drew, portala in centrale. Adesso." Disse la donna in divisa.
"Io non vado da nessuna parte, perchè non ho fatto niente!" Dissi cercando di levare la presa di Drew sul mio braccio. Mi guardò e con quello sguardò mi fulminò in un istante.

Dopo qualche tira e molla, mi hanno costretta a portarmi in centrale. Volevano anche mettermi le manette, ma Drew non l'ha permesso. Non capivo perchè quel ragazzo cercava a tutti i costi di aiutarmi. Non mi dispiaceva, ovvio, ma stava andando contro il suo lavoro?
"Signorina, entri pure" mi alzai dalla sedie di fronte allo studio dell'ufficiale ed entrai.
Dentro era tutto cupo e quasi buio, una piccola finestra che emanava un luce fioca coperta dalle tende blu.
"Allora, l'ufficiale purtroppo non c'è. Io sono l'investigatore Hewer, si sieda"
Senza esitare mi avvicinai alla sedia nera e mi sedetti.
"Salve" disse impaurita.
"Signorina, ho controllato tutto su di lei e non risulta nessun furto, omicidio, rapina o altro crimine. Mi spiega perchè una ragazza di 19 anni ha quello che la polizia non riusciva a trovare?" Disse tutto in una botta. Volevo dire tutto, ma mio fratello? Potevo mai tradirlo così? L'odiavo, è vero, ma era pur sempre mio fratello.
"Non lo so, forse me l'hanno messa in casa quando ero fuori" mentii.
L'uomo spostò i grandi occhiali rotondi che portava sopra al naso e iniziò a guardarmi negli occhi. Le mani mi sudavano, le gambe tremavano sulla sedia e il nodo alla gola si stava riformando.
"Gomez, un cognome che non mi passa in osservato. Potete andare, domani ci sarà il generale a interrogarla" disse spostando lo sguardo sulle carte sulla scrivania.
"Ma adesso la mia casa e piena di quelle strisce gialle e di poliziotti, dove devo andare?" Dissi.
All'improvviso si aprì la porta dietro alle mie spalle. Era Drew, indossava una maglia e una giacca diversa da quella che aveva prima... ma la sua espressione un pò schifata era sempre quella.
"Ti troverò io un posto" disse indicandomi con la testa di uscire.
Non risposi.
Salutai l'investigatore e Drew fece lo stesso ottendo una risposta più amichevole della mia. Dopo essere uscire da quella stanza, con Drew dietro di me, iniziai a chiedermi cosa mi sarebbe capitato se avessi continuato a mentire alla polizia.
Imersa nei miei pensieri una voce continuava a chiamarmi.
"Selena, per stasera puoi dormire a casa mia" disse mentre i suoi occhi diventavano sempre più scuri.
"Non devi, posso andare in una pensione..." abbassai lo sguardo.
Non volevo essere un peso per nessuno.
"Non mi dispiace, e poi con me non abita nessuno... non devi preoccuparti" si mise le mani in tasca.
"Vabbene, grazie" alzai il capo e sorrisi.
"Drew, ci servi, ora" disse una ragazza in divisa, con la coda alta e castana e due occhi grandi e azzurri. Mi sentii piccolissima vicino a lei.
"Kristen, che succede?" Mi passò affianco superandomi e avvicinandosi alla collega.
"È stato trovato morto Gerry" disse la donna.
Gerry?
"Cazzo, come facciamo per le ricerche? Doveva confessare davanti al giudice e l'hanno ucciso! Cazzo! Le guadie non servono a un cazzo!" Urlò Drew.
Tutte le persone presenti si girarono a guardarlo e poi ritornarono a fare quello che stavano facendo, come se fossero abituati a gli scleri di Drew.
Si passò le mani tra i capelli e mi guardò per un secondo. Forse avevo una faccia sconvolta.
"La porto a casa e ritorno" disse vicino alla collega che lo rispose squadrandomi.
Si avvicinò a me.
"Andiamo, ti porto a casa"

Dopo 15 minuti di macchina eravamo arrivati all'appartamento, Drew si era accostato vicino al portoncino.
"Io devo tornare un attimo in centrale" disse girandosi per guardarmi.
"Chi è Gerry?" Sputai fuori all'improvviso.
"Uno che ha ucciso molta gente per soldi. Tipo tuo fratello." Disse freddamente serrando la mascella.
Rimasi senza parole, sapeva tutto, conosceva chi ero e chi mio fratello fosse. Ero sconvolta e gli occhi mi erano saltati fuori. Se sapeva tutto, perché non dirlo alla polizia? Perchè mentire per me?
"Cosa? Sai tutto, non è vero?" Stavo quasi mettermi a piangere.
"So solo che tu non hai niente a che fare con questa storia e che tuo fratello è una merda. Sei una brava ragazza, e se solo potessi cacciarti da questa situazione. Lo farei."
Non risposi.

Spazio autrice.
Ciao gente!
Scusate se ho aggiornato solo adesso, ma ho avuto tantissimi impegni. Ho visto che la storia ha tanti lettori e che molte persone l'hanno aggiunta negli elenchi di lettera e l'hanno votata. Non potrei essere più felice, siamo solo a pochi capitoli e mi sorprende che piaccia già a molte persone. Grazie.

Al più presto arriverà il prossimo capitolo e in più si svelerà il personaggio di Drew!

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Alla prossima!

Tough Girl || Selena Gomez fanfiction.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora