Prologo

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<<Choi Y/n, vai al bar qui di fronte e portami un cappuccino grazie.>>
<<Oh ok>>

Vi chiederete cosa ci faccia una laureata in informatica a correre verso un bar solo per portare un cappuccino ad un collega? Beh...Me lo chiedo anche io...

Mi chiamo Choi Y/n, ho 22 anni, e lavoro presso l'agenzia più famosa in Corea, il mio sogno è di poter lavorare con grandi informatici per costruire invenzioni per il bene dell'umanità.

Vorrei davvero farmi notare dal presidente, per farmi lavorare al famoso progetto top secret di cui tanto si vocifera a lavoro, so che potrei aiutare, solo che al momento il mio unico lavoro è di servire i miei colleghi.

Non so il perché...Ma credo che sia forse per mantenere la promessa fatta a mia madre prima che morisse, quella di rimanere gentile e di sempre pensare agli altri superiori a noi.

<<Ecco tieni>>
Dopo aver ridato il cappuccino, senza grazie e offerto involontariamente da me, mi rimetto al mio posto, controllando sul computer se gli affari vanno bene.

<<Choi Y/n>>
Alzo lo sguardo e rimango scioccata nel sentire il presidente chiamare il mio nome.

<<S-Sì! Arrivo subito!>>

Corsi verso il presidente e mi inchinai in segno di rispetto.

<<Ho rivisto di nuovo il suo curriculum e ho notato che lei ha vinto varie gare di informatica, si è laureata molto presto ed ha dei voti semplicemente perfetti>>

Sono sicura di essere arrossita, mi copro con la mano fingendo di avere uno starnuto per non far vedere il mio rossore.

<<Quindi ti chiedo...Vuoi aiutarmi per far parte del progetto segreto?>>

Improvvisamente le mie gambe diventarono di gelatina e ci mancó poco che cadessi proprio lì, di fronte al presidente

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Improvvisamente le mie gambe diventarono di gelatina e ci mancó poco che cadessi proprio lì, di fronte al presidente.

Rimasi li ferma a fissare il presidente impalata, fino a quando non mi riportò alla realtà

<<Y/n? Se non te la senti posso sempre chiedere al candidato numero 2.>>

Indicó Hyunjin, il collega che mi chiese il cappuccino, che a sua volta mi salutó con quel perfetto sorriso, sicuramente falso, e si inchinò fingendo di non aver notato il presidente.

"Che leccapiedi"
Per una volta sono d'accordo con la mia coscienza.

<<Allora?>>

<<Eh? Ah sì...Volevo dire, si certo che voglio! È un onore per me lavorare ad un progetto così importante!>>

Mi sorrise

"Come fa ad essere così bello"

Zitta coscienza, non è il momento di pensare a certe cose.

<<Perfetto allora, la aspetto domani alle 9 in punto, non un minuto in più .>>

<<Considerilo già fatto>>
Con questo se ne andò.

Non posso crederci, anni di lavoro passati a portare cappuccini e brioche e finalmente posso lavorare ad un progetto che quel leccapiedi di Hyunjin può solo sognarsi!
°•°•°•°•°•°
Quella notte non riuscii a dormire.
Chiamai la mia migliore amica Arin per invitarla a casa mia e darle la notizia.
<<Oddio Y/n ma è fantastico!>>
<<Lo so! Non posso ancora crederci>>
<<Dopo mi dirai tutto del progetto vero?>>
<<Sognatelo>>
<<Come so- Ehy Y/n, ti ricordo che siamo amiche dalle elementari e dobbiamo dirci tutti i segreti, come quella volta che mi confessai che ti piace il tuo presi->>
Le lanciai un cuscino in faccia prima che potesse continuare
<<Arin perché non ti cuci quella bocca una volta per tutte eh?>>
<<Perché voglio trovarmi un fidanzato, e anche tu dovresti se non vuoi diventare zitella, se vuoi posso sempre chiamare il tuo amato Min->>
Ricominciammo a lanciarci i cuscini come bambine di 2 anni, fino a che non ci addormentammo...
Domani lavorerò a quel progetto e scoprirò finalmente di cosa si tratta.

°•°•°•°•°•°
Ciao ragazzi! Ho scritto questa storia perché ultimamente sto tipo impazzendo per questo tipo di storie. Spero vi piaccia tanto quanto piace a me e niente, ci vediamo con il secondo capitolo!



Senza Emozioni -Han Jisung-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora