Finale

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Con Can scegliamo le foto più belle. Forse solo in una fatta insieme sono venuta decente. Non la pubblicherò subito. Sono le uniche foto che ho di questa vacanza. Non avevo aspettative e ho ricevuto il regalo migliore.
<< io devo andare, non voglio arrivare in ritardo>> dice e mi scocca un bacio sulle labbra. Sembra un gesto di quotidianità ma non lo è e mai lo sarà. Se non riesco a salutarlo questa sera lo rimpiangerò per tutta la vita. Dopo averlo seguito con gli occhi fino alla porta, quando se la chiude dietro di sé io mi risiedo un secondo. Non sprecherò questa giornata a piangermi addosso. Faccio finta di sbracciarmi - sebbene non abbia le maniche lunghe - e prendo tutto ciò che mi serve per la spiaggia.
Da quando sono arrivata ad oggi vedo i colori in modo diverso. Mi sembra tutto più vivido, più speciale. Ogni volta che vado a dormire non vedo l'ora che arrivi il giorno dopo anche solo per provare quell'eccitazione data dalla possibilità di rivederlo. Probabilmente, se non fosse stato per lui, sarei andata via dopo due notti. Ci sono ancora così tante cose che vorrei sapere di Can ma il tempo non basta mai.
Una volta sulla sabbia morbida, prendo il mio telo mare e lo stendo o almeno ci provo. Il vento lo fa posizionare in modo sbagliato e finisco per sprecare un paio di minuti solo per far si che non ci finisca la sabbia sopra. Non ho l'ombrellone quindi devo mettere la protezione cinquanta. Aspetto mezz'ora prendendo il sole prima di fare il bagno. L'acqua è fredda ma conto fino a tre e mi butto. Che meraviglia, ci sono anche i pesciolini.
Nuoto e faccio il morto. Ogni tanto mi assicuro che le mie cose siano ancora sulla spiaggia. Quando esco lascio che il sole mi asciughi i capelli creando delle onde naturali. Quando mi stanco vado a comprare un po' d'acqua e mi godo l'ombra di un grande ombrellone bianco fuori da un minimarket. Guardare le coppiette baciarsi mi dà meno fastidio di prima, sono quasi felice per loro...AHAHAHA scherzo, li invidio ancora troppo ma li tollero.
***
All'entrata dell'hotel rivedo Lorenzo che, dopo avermi rivolto un sorriso tirato, si guarda intorno come se stesse cercando qualcuno. Si aspetta che Can venga fuori da un momento all'altro? Sarebbe meraviglioso ma non può salvarmi sempre.
<<ehi>> mi dice e mi si fa vicino per baciarmi sulla guancia.
<< ciao>> rispondo sorpresa dal gesto.
<< allora, niente mister muscolo? >> ride per farmi credere che sia una domanda scherzosa ma lo so che in realtà vuole saperlo.
<< siamo stati insieme finora>> mento.
<< ah, è il tuo ragazzo? >>
<< no, ma sai ci... Ci stiamo frequentando>> si, nei miei sogni. Ti pare che Can va a pensare a me oltre il tempo di questo flirt estivo?
<< capisco, avresti potuto dirmelo... Cioè non che mi sia pentito di averti offerto da bere! >>
<< mi dispiace... >> e adesso cosa gli dico?
<< ti dispiace per cosa? >> dice Can alle mie spalle seguito da suo padre. Sussulto e mi giro. Ah no, non ci tengo proprio a conoscere la sua famiglia. Li guardo e faccio un risolino imbarazzato. <<sei qui! Niente, piccoli malintesi>>. "Aiutami" mimo con la bocca voltando le spalle a Lorenzo.
<< bene, possiamo andare adesso? Tesoro? >> dice Can un po' confuso e incerto sull'aver usato il giusto appellativo. Anche il padre di Can ci guarda senza capire cosa stia succedendo. Can non mi tocca, non può di certo prendermi sottobraccio davanti a suo padre.
Mi rigiro verso Lorenzo. << io... Devo andare, sai in vacanza si va sempre in giro... Bene, ciao>>
Lo supero ancora prima che possa dire qualcosa e vado verso l'ascensore. Sgrano gli occhi quando capisco che anche Can e suo padre stanno per salire con me. L'ambiente mi sembra troppo piccolo una volta chiuse le porte. In sottofondo c'è una musichetta in portoghese che rende il tutto ancora più imbarazzante. Mi appoggio in un angolino e mi faccio piccola piccola. Loro devono scendere prima ma quando arrivano al piano che gli interessa Can dice qualcosa in turco a suo padre che esce da solo facendomi un cenno con la testa e un sorriso. Lui rimane con me. << È successo qualcosa? Ti ha fatto qualcosa? >> sembra quasi preoccupato e anche infastidito. Arriviamo al piano delle nostre camere.
<< no, non ha fatto niente. Mi ha solo chiesto se fossi fidanzata e io gli ho fatto intendere che non lo sono ma che... Ti sto frequentando>> faccio una smorfia in segno di scuse. Lui scoppia a ridere.
<< lo so che non è così ma che dovevo fare? Lui ci avrebbe riprovato e... >> Mi zittisce con un bacio e io indietreggio aggrappandomi alla parete dell'ascensore. Le porte si sono richiuse, e ha ripreso a scendere senza che noi avessimo pigiato qualche bottone.
<< questo che significa?>>
<<ti stavi agitando troppo>>
<< non t'importa ciò che ho detto? >>
<< non amo le etichette. Voglio solo che ci godiamo questi momenti, ok?>>
Prima che possa controbattere arriviamo di nuovo al piano che gli interessava e se ne va mentre salgono altre persone. Almeno su una cosa siamo d'accordo, "goderci il momento" .
Ripigio il bottone per andare in camera. Quasi quasi mi piacerebbe andare nella sua a provare la vasca ma non sono sicura di essere capace di scavalcare il muretto come lui. E poi la porta potrebbe essere chiusa. Ma che cosa sto dicendo? Non potrei mai farlo, sarebbe un reato... anche se Can l'ha fatto un paio di volte venendo in camera mia... "Si, però io ero presente quindi basta". Gli prenderebbe davvero un colpo se mi trovasse sommersa dalla schiuma. Mi viene da ridere pensando alla sua possibile espressione facciale.

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