"Era bastato poco per innamorarci. Come si può non innamorarsi di Niall? Ogni voltache lo guardo mi sembra di vedere un angelo. Ricordo ancora che la prima voltache lo vidi fu a scuola. Avevamo solo 18 e 19 e pensavamo già di avere il mondo in mano, finché non ci siamo incontrati e abbiamo capito che in realtà, fino ad allora, non avevamo avuto proprio niente. Fu davvero un attimo. Stavamo camminando per il corridoio, io stavo parlando con il mio migliore amico Louis e non badavo a dove stavo andandomentre lui stava parlando con Michael mentre camminava all'indietro. Non lo avevo visto arrivare. Semplicemente me lo sono ritrovato ad un palmo dal naso. I miei occhi incontrano subito i suoi occhi color ghiaccio e pensai immediatamente che fossero bellissimi, ma ancora non sapevo a chi appartenessero. Mi bastò fare qualche passo indietro per avere tutta la sua figura nel mio campo visivo. Pensavodavvero di essermi scontrato con un angelo. Era il ragazzopiù bello che avessi mai visto, con i suoi capelli biondo tinti, i suoi occhi chiari, le guancerosse e le labbra rosee. Era bellissimo e io avevo perso il respiro alla sua vista. Oltre che scusarci, quel giorno non ci dicemmo nient'altro. Nonostante lo avessi visto una volta sola, non riuscivo a farlo uscire dalla mia testa. Passai tutta la notte a pensare a lui. Volevo rivederlo a tutti i costi e così il giorno dopo feci in modo di farmitrovare sul suo cammino, così come il giorno dopo e quello dopo ancora. Cercavo sempre di entrare nel suo campo visivo, di attirare la sua attenzione e anche se ogni volta ci riuscivo e lo vedevo addirittura arrossire, non avevoil coraggio di parlargli. Fu lui a parlarmi per primo. Era un giornocome tanti altri, le lezioni non erano ancora iniziate e io mi trovavo appoggiato ad un qualsiasi armadietto. Lo vidi correre verso di me tutto affannato, pensavo che finalmente avesse trovato il coraggio di parlarmi, nella mia testa mi stavo già facendo mille film e invece era solamente interessato all'armadietto a cui ero appoggiato. Mi chiese se potevo spostarmi perché quello era l'armadietto del suo amico e doveva urgentemente prendere dei libri. Ricordo ancora il suo imbarazzo, le sue guance che pian piano presero colore, la sua voce bassa e il fatto che non riusciva a guardarmi negli occhi. Era bellissimo. Avevo sempre avuto un debole per i ragazzi timidi. Fu in quel momento che capì che dovevo fare la mia mossa. -Mi sposto solo se accetti di uscire con me- Ancora nemmeno ci conoscevamo, non sapevamo nemmeno i nostri nomi ma questo non ci fermò. Niall disse subito di sì.
Il nostro primo appuntamento sinceramente non è stato un granché. Eravamo entrambi imbarazzati e, non conoscendoci, non sapevamo cosa potesse piacere all'altro. Cosa dovevamo evitare di fare? Come ci dovevamo comportare? Però a quanto pare non andò così male visto che io trovai il coraggio di chiedergli un altro appuntamento e lui accettò di nuovo. Abbiamo imparato a conoscerci appuntamento dopo appuntamento. Sapevamo di avere tutto il tempo a disposizione. Se era destino le cose avrebberofunzionato, in caso contrario ci saremmo persi. Finite le superiori avevamo paura di perderci. Avevamo iniziato a frequentarci realmente, ma non stavamo insieme cosìtanto da poterci fidare completamente l'uno dell'altro. Avevamo scelto indirizzi diversi ed eravamo spaventati che l'altro potesse trovare qualcuno di migliore, o che la distanza avrebbe potuto separarci definitivamente. È stata dura. Tre anni difficili in cui i momenti da passare insieme erano davvero pochi, ma il nostro amore era troppo forte. Nonostante tutto, più il tempo passava e più ci innamoravamo. Una volta laureati, non ne volevamo più saperne di restare separati. Cercammo in tutti i modi di guadagnare dei soldi e nel giro di un annetto riuscimmo a comprare una casetta tutta per noi. Vivere insieme era fantastico. Svegliarsi ogni mattina con lui al mio fianco, poter passare tutto quel tempo insieme, andare a dormire insieme. Era stupendo. Eravamo entrambi felici. Ma nel giro di qualche anno, tre per la precisione, iniziammo a sentire che mancava qualcosa. Ormai vivevamo in una casa più grande, stavamo insieme da tempo, ci eravamo sposati. Mancava solo una cosa. Un figlio. Entrambi volevamo diventare genitori e fu così che decidemmo di adottare un bambino. Non è stato facile, così come tutta la nostra storia. C'erano sempre alti e bassi, come è normale che sia. Ci sono stati momenti difficili e di sconforto, ma insieme ce l'abbiamo sempre fatta. Ci siamo sempre fatti forza a vicenda. E ora eccoci qui, nonostante tutteletempesteche abbiamo dovuto affrontare, siamo davvero felici. Abbiamo una famiglia fantastica con due bambini stupendi che amiamo alla follia. Io, personalmente, sono l'uomo più felice al mondo avendo voi al mio fianco. Vi amo con tutto il cuore. Lo so che non ci siamo conosciuti come nelle fiabe che papà ti legge alla sera ma è comunque la nostra storia d'amore, è la storia di come ho conosciuto l'amore della mia vita, la persona per me più importante e non mi stancherò mai di raccontartela ogni voltache me lo chiederai. Va bene piccola?" Zayn si chinò verso sua figlia e le lasciò un bacio sulla fronte. "Ora però a letto, tesoro, che è tardi"
La bambina gli sorrise, lasciandosi prendere in braccio. "Papà? Non importa se non è come nei libri. È comunque la mia storia preferita."
Ciao. Eccomi di nuovo con una storia breve sugli Ziall. Probabilmente non sarà un granché anche perché l'ho scritta di getto in una notte insonne. Sono le 3:30 di notte e il mio cervello non connette completamente quindi scusate eventuali errori. Fatemi sapere cosa ne pensate.
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