Maggie

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"Avresti dovuto dirmelo cazzo, non puoi nascondere una cosa del genere"

Sento delle urla provenire dall'altra stanza. Mi sveglio di colpo.
Apro leggermente la porta per cercare di riconoscere le voci: sono Najwa e Teo.
Cazzo. Deve averci visto dormire nella stessa stanza.
Ho fatto un casino.

"Ho avuto paura, pensavo che non mi avresti più rivolto la parola"
Nella voce di Najwa c'è una nota di tristezza.

In quella di Teo c'è solo tanta rabbia.
"Sono tuo figlio, come puoi pensare una cosa simile"

Najwa si avvicina e cerca di abbracciarlo.

"Ho bisogno di tempo, lasciami stare." Esce, sbattendo la porta.

Corro subito da Najwa che, appena mi vede, si copre gli occhi, cercando di nascondere le lacrime; come se non volesse mostrarsi debole.
Sposto delicatamente la sua mano.
"Non c'è niente di male a sfogarsi" le accarezzo il viso.
"Gli passerà, vedrai" cerco di rassicurarla.
"È solamente scosso, non se l'aspettava, è normale che abbia reagito in questo modo" continuo.

Ci abbracciamo per quale minuto, poi si tranquillizza.

"Ti preparo la colazione" dice, dandomi un bacio sulla guancia.
"Ah e... Buon Natale" sorride.
L'avevo completamente dimenticato. Oggi c'è il pranzo in famiglia, di nuovo.

"Oggi pomeriggio usciamo" dico, avvicinandomi al tavolo.
"Il Natale si passa in famiglia" commenta.
"Io e te siamo una famiglia" farfuglio, mentre mangio un biscotto.

"Quanto sono buoni questi biscotti! Li hai fatti tu?"
Annuisce, sorridendo.
"Non sono buoni quanto te, ma ci siamo quasi" confesso.

La ringrazio con un bacio e mi avvio verso la macchina. Sono in ritardo, come sempre. Forse è meglio che vada direttamente al ristorante.

"Ce l'hai fatta!" mi rimproverano.
"Ho avuto un contrattempo"

"Oggi sei costretta a giocare, ieri sera sei scappata via" commenta qualcuno.

Cazzo è vero, avevo promesso che avrei giocato a 'dimmi un segreto'.
Cercherò di non rivelare nulla di compromettente.

"Ho fatto sesso con la cameriera"
"Ho lasciato l'università"
"Non mi sono mai ubriacata"
"Non ho mai fumato erba"

Ognuno svela un proprio segreto.

"Tocca a te, Maggie" urlano.
"Io...non so andare in bicicletta" dico, ridendo.
"Dai ma noi vogliamo un vero segreto" sbuffa qualcuno.
"Non ho segreti, sono un libro aperto" alzo le mani.
"Maggie Civantos non ha segreti? A chi vuoi darla a bere?"

Ci penso un po'...

"Sono innamorata" confesso.
"Lo sapevo cazzo" urla mio cugino.
"Vogliamo sapere i dettagli" insiste.
"No, il gioco non funziona così, mi dispiace" cerco di difendermi.
"Quanti anni ha? È bello? È intelligente? È un attore?"

Mi fa ridere l'idea che siano tutti convinti si tratti di un 'Lui'.

"Sì, è un'attrice, ma non aggiungo altro"

Le loro facce sono abbastanza sconvolte. Trattengo una risata. Devo assolutamente raccontarlo a Najwa.
Accendo il telefono per scriverle ma la notifica del suo messaggio mi precede

Tra un abbraccio e una parolacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora