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La luce del giorno illuminò il volto pallido del giovane disteso sul letto, con l'addome che adagiava perfettamente sul materasso morbido e comodo, dalle lenzuola di cotone bianco messe proprio per la stagione estiva.
Si portò una mano sul viso cominciando a svegliarsi, stropicciandosi delicatamente l'occhio esposto alla luce fioca del sole che trapassava dalle finestre che affacciavano su un grande prato.
Si stirò curvandosi dolcemente su se stesso, emettendo alcuni mugolii, sbadigliando poi.
Si portò d'istinto una mano tra i capelli lunghi e scombinati dalla lunga sessione di sonno notturno, cercando invano di sistemarli.Decise di mettersi subito all'opera quella mattina, così si mise seduto al bordo del letto, rimanendo fermo per qualche istante prima di alzarsi, così da evitare vari giramenti di testa per via di movimenti bruschi.
Aveva ancora gli occhi indolenziti, cercò dunque di riportarli alla "normalità" stropicciandoli delicatamente entrambi con entrambe le mani a forma di pugno.
Si sapeva che gli occhi chiari erano più sensibili in generale rispetto agli occhi scuri, ma poco gli importava, gli occhi erano la parte che più preferiva di sé, ne andava molto fiero.Si alzò dal letto dopo una lunga sessione di ripresa mattutina e si avvicinò alla finestra, dove spalancò le tende e aprì entrambe le ante per far circolare aria nuova e pulita, in confronto a quella notturna.
Dopo essersi toccato per la milionesima volta i capelli castani, si passò entrambe le mani sul volto stropicciandolo, eliminando eventuali rimasugli della notte, a partire dallo sguardo assonnato ed un accenno di occhiaie lievemente scure sotto gli occhi.Come prima cosa decise di andare a fare colazione, al resto ci avrebbe pensato più tardi.
Scese con calma le scale, aggrappandosi allo scorri mano, arrivando così in soggiorno.
Era molto ampio, era forse la stanza più grande della casa assieme alla sua camera da letto e alla cucina.
Come già detto precedentemente, harry aveva una famiglia benestante in grado di permettersi lussurie del genere: come una casa propria, una macchina al quanto bella e dei soldi in tasca che non mancavano mai.Il soggiorno era davvero grande per una sola persona, Harry si sentiva così solo in quella casa tranne quando il migliore amico gli faceva visita.
Spesso rimaneva a dormire da lui, anche per numerosi giorni: Niall è sempre stato il coinquilino part-time.
Il biondo viveva ancora con i suoi genitori, non che gli dispiacesse ma ogni tanto aveva bisogno anche lui di starsene per le proprie, così Harry era sempre disponibile ad ospitarlo nella sua "dimora".Trapassando il soggiorno arrivò in cucina, stanza altrettanto grande.
Si diresse subito verso il frigorifero, aprendolo e osservando per qualche secondo l'interno illuminato.
Optò per del semplice latte, che avrebbe mangiato accompagnato a dei cereali, o magari dei biscotti.Chiuse il frigorifero con la bottiglia in mano e la posizionò subito sul davanzale della cucina in marmo.
Si allungò con le braccia verso la credenza e tirò fuori da essa una ciotolina di vetro assieme ad un pacco di cereali ancora intatti, non aperti.
Cercò poi in un cassetto un cucchiaio che sarebbe servito per mettere i cereali nella ciotola ed un cucchiaino per mangiarli.Portò tutto il necessario nella sala da pranzo, poggiandolo poi sul grande tavolo in vetro posizionato quasi al centro della stanza.
Senza ancora sedersi, stappò la bottiglia del latte e ne versò il necessario mettendola poi da parte, prendendo il pacco dei cereali e aprendolo con cura, così da far attenzione a non sporcare troppo in giro.
Mise un abbondante porzione di cereali nella ciotola e si sedette poi, prendendo tra la mano destra il cucchiaino cominciando ad amalgamare il tutto.In tutto ciò erano le undici e mezza, abbastanza tardi per fare colazione, ma poco gli importava.
Cominciò a mangiare il latte con i cereali con ancora il petto nudo e dei semplici pantaloncini da calcio verdi addosso, con la schiena leggermente ricurva in avanti, mentre i capelli cadevano lunghi sulle spalle.
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Kiss me before you go || Larry Stylinson
FanfictionPrimo giorno (di tanti) di sosta a New York, la città che non dorme mai. Per Harry Styles fu la prima volta che mise piede in una delle città Americane più famose e conosciute. Scaricò le valigie all'interno della stanza affittata in fretta e furia...