Perdonare un crimine tanto efferato quanto quello per il quale era stato incolpato in flagranza Tom il Carpentiere della Tom's Worker di Water Seven era imperdonabile, ma a quanto aveva appena udito da parte del barista così era, e tanto pareva confermare e approvare qualsiasi individuo del popolino.
"Il Mastro Carpentiere Tom? Un uomo perbene, garantisco io per lui se proprio devo" sosteneva l'uno e sosteneva l'altro, con quel genere di sorriso desto a traversar le guance da parte a parte, e un rossore di gaia contentezza e occhi lucidi, luminosi di speranza. "Tutti meritano una seconda occasione nella vita... no?"
...Nossignore!, pensava Spandam, col liquore già in circolo e in vena, ormai, più rabbia che comprensione: non era possibile che quell'uomo - se così poteva definirsi in tutto e per tutto quel mostro abnorme proveniente dall'isola degli Uomini-Pesce -, indagato e poi confermato colpevole per aver costruito la nave pirata di Gold Roger, fosse perdonato e Governo e Marina votassero le spalle alla faccenda.
O perlomeno, che altri votassero pure le spalle; ma Spandam no, non avrebbe compiuto lo stesso errore.
Lo doveva alla Giustizia Assoluta.
Lo doveva ai sacrifici di Spandine, suo padre, che prima di lui s'era preso in carico la direzione della segreta organizzazione della Chiper Pol. E lo doveva alla stessa Chiper Pol.
Lo doveva alla propria stessa persona, avendoci rimesso la faccia nel suggerire e conferire con ottima e lecita dialettica a nient'altri che i cinque Astri di Saggezza!
Un fallimento? Avrebbe decretato una sorda batosta alla sua reputazione, a quella di suo padre, e al sogno di una promozione... E lui l'avrebbe avuta quella promozione, diamine!
Scoppiò a ridere da solo: certo che se la meritava, dopo tutti gli sforzi impiegati per parlare senza sorta alcuna d'impicci alla saggia potenza dei Cinque!
La gente si pensava forse che fosse stata cosa facile?
No che non lo era stato; no, che non avrebbe permesso a quelli e ad altri di schernire un suo fallimento in grande.
No, che il costruttore della efferata Oro Jackson sarebbe passato impunito, dopo tutta la fatica condotta da Spandam!
"Forza, ragazzi! Ho un'idea..." suggerì ai suoi uomini, e le sue labbra formarono un ghigno furbetto e meschino, già immaginandosi la giustizia di Enies Lobby, la sua promozione e un coro d'acclamazioni gloriose.
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||Spandam entra in un Caffè. Splash.
Fanfiction. . . . . . .Raccolta di monologhi su Spandam... uno dei miei personaggi preferiti di One Piece per molte ragioni.