Prologo - Duemilasei

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2006

<<Chiara, scendi! Sono arrivati gli ospiti>> urla mia madre dal piano di sotto. Il pennello mi cade da mano dalľemozione, sporcando di azzurro il pavimento della mia cameretta. Stavo dipingendo il Lungomare Caracciolo che riesco a vedere dalla mia finestra, brulicante di gente essendo inizio giugno ma ľarrivo degli ospiti interrompe la mia sessione di pittura.

Mi guardo allo specchio prima di scendere: voglio fare bella impressione sugli ospiti che staranno da noi per tutta ľestate. Sono di Bergamo e hanno un figlio della mia età che non so nemmeno come si chiami

Lego i miei capelli neri e mossi in una coda alta e ripulisco i vetri dei miei occhiali, poi scendo le scale e arrivo in salone.

Tutti gli adulti prendono il caffè seduti al tavolo della cucina mentre invece, quello che presumo sia loro figlio è anche lui seduto assieme agli altri ma ha le cuffiette nelle orecchie ed è assorto dallo schermo del suo cellulare
<<Eccoti, tesoro, lei è mia figlia Chiara>> dice papà sorridendomi e facendomi cenno di venire da lui

<<Chiara, loro sono Cristina e Roberto>> continua, presentandomi gli adulti
Roberto è un uomo alto, dai capelli biondi e lisci e gli occhi azzurro ghiaccio, Cristina invece è più bassa,ha gli occhi verdi ed i capelli neri e ricci che le arrivano sotto le scapole

<<Gennaro, è uguale a te>> dice Roberto guardando mio padre
<<Quanti anni hai, Chiara?>> chiede invece Cristina sorseggiando dalla tazzina arancione il caffè, di cui il profumo forte riempie la stanza
<<13>> dico quasi sottovoce per via della mia forte timidezza
<<Hai la stessa età di Riccardo quindi>> e si gira verso il biondino che ancora gioca al cellulare

La madre gli mette una mano sulla spalla, lui si toglie le cuffiette
<<Cosa vuoi adesso?>> dice alla madre scocciato
Ha la S moscia, cosa che mi fa un po' ridere

<<Lei è Chiara, la ragazza di cui ti abbiamo parlato a casa, starete insieme tutta ľestate>> gli dice la madre sorridendo, lui si alza dalla sedia
È poco più alto di me, magrolino e dalla pelle chiarissima, gli occhi azzurri e i ricci biondi uguali a quelli del padre, la maglietta degli ACDC nera ed un jeans dello stesso colore

Viene verso di me, io non ce la faccio ad incrociare i suoi occhi, sono così belli a differenza dei miei occhi marroni misti a qualche sfumatura verde
<<Io...Io sono Riccardo, a casa mi hanno parlato tanto di te>> e mi porge la mano, io gliela stringo
<<Io sono Chiara>> e sorrido a labbra chiuse

Vedo le valigie davanti alla porta e riconosco subito i suoi bagagli: una fodera di una chitarra, uno zaino ed una valigia pieni di adesivi
<<Iniziamo a portare le valigie su?>> gli chiedo, lui annuisce ed io prendo il suo zainetto, lui la sua valigia e la chitarra e saliamo le scale, entrando in camera mia
<<Hai una camera bellissima>> dice appena apre la porta

Sarà forse perchè ha le pareti gialle chiaro, o forse per le piantine sul davanzale, o anche per i miei disegni appesi al muro
<<Oh...Grazie>> gli dico sistemandogli il letto montato qualche giorno fa accanto al mio
<<In stanza insieme?>>
<<Già>> gli rispondo imbarazzatissima

Mentre sistemo le lenzuola del suo letto, lui sistema i suoi vestiti nelľarmadio
<<Hai fatto la terza media anche tu quest'anno>> chiede
<<Sì, è andato tutto bene>>
<<Voto?>>
<<10>>
<<Io 9 invece, i miei prof erano dei perfettini rompipalle>> e ride. Ha una risata contagiosa infatti rido anche io con lui

Continuiamo a parlare della scuola, del liceo nuovo, delle nuove materie che affronteremo, lui fisica ed io greco finchè il discorso non viene interrotto dal rumore della sua chitarra
Mi volto verso il suono, siccome ero di spalle per finire di aggiustare il letto e vedo lo strumento, di un marrone chiaro che fa contrasto con le mie lenzuola azzurre

<<Posso sedermi sul tuo letto?>> ed io annuisco

Si siede a gambe incrociate, accorda la chitarra, io seduta sul suo letto a guardarlo mentre, cautamente, gira le chiavi della chitarra per accordarla
<<Cosa posso suonare?>> chiede lui con ancora lo sguardo fisso sulla chitarra

<<La sai la nuova dei Coldpaly? Fix You>> e mi guarda
<<Li ascolti anche tu?>> chiede incredulo
<<Sì, a quanto pare anche tu>>
<<Già>> e sorride
<<Aspetta...Prima di iniziare a suonare...>> e mi alzo velocemente per prendere il mio taccuino con la matita dove, soltamente, disegno le bozze dei miei disegni, che siano paesaggi o persone, poi prendo la matita e la gomma da cancellare

<<Cos'è quello?>>
<<Oh, nulla, non farci caso>> gli dico
<<Dai, voglio sentire come suoni>>
Mi sorride, poi fa un respiro profondo, chiude gli occhi e inizia a suonare
Ha una voce fantastica, la s moscia la rende fuori dal comune
Inizio a disegnarlo, ma ogni volta che lo guardo mi ipnotizzo e rimango lì, incantata, a guardarlo

Saranno i movimenti delle sue mani, la sua voce, i suoi occhi chiusi, la sua S moscia, non lo so, ma c'è qualcosa in lui che mi fa incantare
Continuo a disegnarlo, cercando di non incantarmi a guardarlo. La canzone finisce e finisco anche io il mio disegno di lui che suona la chitarra

<<Cavoli, sei bravissimo!>> gli dico stringendomi la coda, posando il taccuino coi fogli rivolti verso ľalto
<<Grazie...Tu disegni una meraviglia>> e guarda i fogli con la bozza del suo disegno
<<Oh, grazie>> lo ringrazio abbassando lo sguardo ma sorridendo allo stesso tempo

<<Che dici, ci prendiamo un gelato?>> gli chiedo mentre lui posa la chitarra nella fodera che poggia poi accanto alľanta delľarmadio
<<Va bene, poi ti faccio vedere un po' Napoli>> e lui sorride, spostandosi il folto ciuffo di ricci biondi alľindietro
Io ricambio il sorrido e alla fine scendiamo le scale insieme
Ho il presentimento che trascorreremo insieme una bellissima estate

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Angolo autore

OOOK questo è solo il Prologo ma vabbè
Comunque da notare la foto meravigliosa che ho messo nello spazio foto che ho trovato con cura nelľInstagram dei Pinguini lol
E nulla, domani il prossimo capitolino

Sab vi ama.💘

𝐅𝐢𝐱 𝐘𝐨𝐮 - 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐙𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐢 (𝐏𝐓𝐍)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora